Maggie Smith, il nostro addio ad un’attrice straordinaria.
Vincitrice di due Premi Oscar e di un Tony Award, Maggie Smith era un’attrice amata e ammirata di tutto il mondo. Osannata dalla critica internazionale. E forse, era proprio grazie alla sua esperienza teatrale, che Maggie riusciva a donare un’estrema profondità ad ogni sua interpretazione. E renderla un’attrice di altissimo livello.
Professoressa McGranitt, nonché mentore, di Harry Potter. Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham in “Downton Abbey”. La versione adulta di Wendy Moira Angela Darling in “Hook”. Madre superiora in “Sister Act”. E poi Gunilla Garson Goldberg nel film “Il Club delle prime mogli”, Maggie Smith ha sempre dimostrato una gran classe. Oltre ad una grande versatilità. E ad uno sconfinato talento per la recitazione.
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Talento che è sbocciato grazie a “Senza domani” (la sua prima esperienza cinematografica accreditata) e che poi si è consacrato con i ruoli in pellicole come “Otello” (1965) e “La strana voglia di Jean” (1969). Ed è proprio grazie alla sua eleganza innata, da tipica Signora britannica, e alla sua capacità di dar letteralmente volto a qualsiasi tipo di emozione che si è costruita un’invidiabile e onorevole carriera (se non avete ancora visto “Downton Abbey”, fatelo al più presto).
Da “Assassinio sul Nilo” in cui interpretò Miss Bowers, fino ai misteri di “Gosford Park” e poi in mezzo ad un gruppetto di anziane signore nel delicato “I sublimi segreti delle Ya-Ya sisters”, l’attrice inglese è riuscita a farci divertire, commuovere ed emozionare. Lasciando un segno indelebile nella storia del cinema.
Sguardo dolce ma profondo, da cui riusciva a far parlare le sue emozioni, le angosce e i dubbi dei suoi personaggi, Maggie Smith era considerata, a ragion veduta, una delle più grandi attrici britanniche (e non solo britanniche) di sempre, al pari di Judi Dench e Vanessa Redgrave. Scomparsa alla venerabile età di 89 anni, a pochi mesi dal traguardo dei 90, la grande interprete si era da sempre distinta per le sue doti recitative grazie ad una scioltezza e una naturalezza che ben pochi attori possono tuttora vantare.
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E non abbiamo dubbi che ad Hogwarts, così come sull’Isola che non c’è, e nel mondo del cinema chiunque in questo momento sta piangendo la dipartita di un’icona. Una grande donna che è stata capace di unire e coinvolgere generazioni e generazioni di veri appassionati.