“Afterlife” è una canzone scritta da Hailee Steinfeld, protagonista di “Dickinson”, appositamente per la serie TV di Alena Smith.
Nel novembre del 2019, sulla piattaforma streaming di Apple, approdò “Dickinson”, la serie tv incentrata sulla vita sentimentale e creativa della più grande poetessa dal XIX secolo. E mentre era impegnata nelle riprese della serie TV, Hailee Steinfeld, colei che interpreta proprio Emily Dickinson, scrisse, in collaborazione con Stargate, KOZ e Kennedi Lyken, “Afterlife”, un brano che non solo narra i sentimenti della somma poetessa, bensì il senso di oppressione e confinamento che le donne dell’epoca erano costrette a subire.
Proprio come la serie tv, “Afterlife” racconta l’anima indomita di Emily Dickinson. Non a caso la canzone è stata inserita nei titoli di coda dell’ultimo episodio della prima stagione. Nell’episodio intitolato “I felt a funeral, in my brain”, Emily confessa a suo padre che, nonostante fosse fermamente convinto che la donna dovesse essere confinata ai meri doveri domestici, lei sarebbe diventata una poetessa, con o senza il suo benestare.
In “Afterlife”, sia il video che il testo sono colmi di chiari riferimenti alla serie TV, all’attrazione che Emily nutriva nei confronti della Morte e al desiderio della poetessa di abbattere i confini culturali e sociali imposti dalla società.
I richiami alla serie TV, e quindi al pensiero patriarcale dell’epoca, sono molteplici. Infatti alcune ambientazioni sia interne (molto simile alla cameretta di Emily Dickinson) che esterne ricordano molto quelle viste nella serie TV di Alena Smith, specialmente il giardino di casa di Dickinson, e a quell’albero che tanto ricorda uno dei luoghi preferiti di Emily e Sue Gilbert (l’interesse amoroso della scrittrice). Durante tali sequenze, Hailee indossa un vestito rosso, lo stesso colore dell’abito indossato da Emily Dickinson durante i suoi incontri con la Morte (interpretata da Wiz Khalifa). E sarà proprio nei confronti della morte che Emily proverà un forte senso di attrazione.
Will you love me when my heartbeat stops?
When my heartbeat stops, will you stay mine? (Mine)
…
Will you find me afterlife? (Life)
…
Will death be our last kiss, my love? (Love)
…
Will you find me afterlife? (Life)
Tra pose seducenti e la speranza di un amore talmente forte ed eterno da sopravvivere anche alla morte, si può supporre che la Steinfeld abbia voluto omaggiare il forte legame sia intellettuale che passionale che la Dickinson condivideva con Sue Gilbert (Ella Hunt). Difatti sappiamo che Emily Dickinson, quando morì nel 1886, lasciò in eredità tutte le sue poesie (la maggior parte dedicate a Sue Gilbert) e che attraverso di esse molti studiosi scoprirono il legame indissolubile che la poetessa nutriva nei confronti della cognata. Haile, attraverso i suoi versi, che abbia voluto omaggiare quell’amore così tanto tormentato?
Will you love me when my heartbeat stops?
When my heartbeat stops, will you stay mine? (Mine)
Will you promise me you’ll search for us?
Will you find me afterlife? (Life)
Oh, for better or for worse
Will death be our last kiss, my love? (Love)
Will you promise me you’ll search for us?
Will you find me afterlife? (Life)
E naturalmente non mancano i riferimenti alla natura curiosa della poetessa. In una breve ma significativa sequenza, che può essere intesa come il desiderio ardente che la Dickinson nutriva verso la cultura, Hailee indossa abiti maschili (ma provocanti). Un chiaro richiamo alla seconda puntata della prima stagione, “I have never seen ‘Volcanoes’”, in cui per assistere ad una conferenza di un famoso docente esperto di vulcani, incuriosita dell’effetto scientifico che essi avevano sull’ambiente, Emily convince Sue ad indossare abiti maschili. All’epoca difatti era pensiero comune che le donne dovessero limitarsi ad adempiere ai loro doveri domestici, occupazione per la quale non serviva una particolare istruzione. Per tal motivo, nonostante nel XIX secolo siano stati fondati i primi college per sole donne, nel Massachusetts il diritto di un’istruzione superiore era esclusivamente riservato agli uomini.
Il video di “Afterlife” inoltre comincia e finisce con una conturbante immagine di Hailee con indosso un abito tipico del 1800, corpetto e un enorme crinolina (accessorio della biancheria intima femminile che veniva utilizzato per sostenere e tenere rigide le gonne). La cantante si trova in una piccola stanza buia, dove finanche le pareti sono tetre, e i lunghi lacci del corsetto la incatenano al muro, impedendole di scappare e di respirare.
Questa immagine è una chiara metafora di come la figura della donna vivesse in uno stato di perenne costrizione, soffocata dal volere dell’uomo.