“Venne al mondo nel più folto del bosco, in una di quelle camerette nascoste tra il verde che sembrano aperte da ogni parte, mentre da ogni parte sono riparate. Lo spazio era pochissimo, appena sufficiente per lui e la madre. Si reggeva vacillando sulle esili gambe e guardava fisso davanti a sé con occhi velati che non vedevano niente, reclinava la testa, tremava, ancora tutto intontito.” (“Bambi – La vita di un capriolo“)
Così comincia il libro scritto da Felix Salten nel 1923 dal titolo “Bambi – La vita di un capriolo”. Il romanzo narra della crescita di un capriolo nato in una foresta in mezzo alle Alpi, dai primi giorni di vita fino all’età adulta, affrontando tutte le vicissitudini e i pericoli della foresta, dal lutto, al senso dell’abbandono, alla paura di un terrore invisibile e senza nome, identificato semplicemente come “LUI”.
Qualche anno più tardi, nel 1942, la Walt Disney Productions acquistò i diritti del racconto di Salten e riadattò il macabro romanzo dello scrittore austriaco, facendolo diventare una fiaba adatta ai bambini (potete acquistare il Classico Disney cliccando su questo link). Sebbene in maniera molto più sintetica e meno approfondita, il film d’animazione ripercorre in maniera abbastanza fedele la storia raccontata da Salten, aggiungendo due simpatici personaggi come il coniglio Tamburino e la puzzola Fiore. Ma, pur riadattando la storia, Disney non modificò alcuni dei punti focali dell’opera di Salten, cosa che farà in futuro con il “Libro della Giungla” (trovate la nostra recensione cliccando su questo link). L’esempio perfetto è l’indimenticabile sequenza in cui Bambi perde la madre. La scena riesce a trasmettere perfettamente quel senso di ansia, terrore e smarrimento provati dal piccolo capriolo, espressi in maniera esemplare nel romanzo del 1923.
Ma andiamo per gradi…
Il primo importante incontro del piccolo protagonista, è ovviamente quello di Ena e di sua figlia Faline, un capriolo femmina sua coetanea dal carattere esuberante. In un primo momento Bambi si dimostra piuttosto restio nei suoi confronti, ma piano piano prende coraggio e instaura una bellissima amicizia con la cerbiatta.
Nella versione di Salten, insieme a lei conosce anche suo fratello Gobo, una figura molto importante per lo sviluppo del suo carattere, poiché insieme vivono molte esperienze, alcune belle ed altre piuttosto traumatiche. Gobo è un capriolo gracile e timido, ma non ci mette molto a fare amicizia con Bambi. In breve tempo i tre diventano inseparabili e passano intere giornate a correre nella prateria, mentre le loro madri pascolano tranquille.
Proprio durante una di queste giornate all’insegna del divertimento, i tre giovani caprioli fanno la “conoscenza” di Lui, il cacciatore, il maggior pericolo della foresta. Un mostro sanguinario e spietato, senza alcun pelo sul corpo, che caccia le proprie prede con l’ausilio di un terzo braccio (il fucile).
L’invisibile antagonista della storia incombe, perennemente in agguato, sulla vita degli abitanti della foresta. La mamma di Bambi è solamente una delle numerose vittime di quel Lui di cui gli abitanti della foresta sono terrorizzati. Il capitolo in cui la Madre viene uccisa è uno degli episodi più macabri e ansiogeni che avvengo tra le pagine del libro. Salten non scrive come muore la mamma di Bambi. Si limita ad informare il lettore che il capriolo non la vedrà mai più, e il modo in cui descrive quello che succede attorno a Bambi è un colpo al cuore.
Ma è la figura umana il punto focale del romanzo di Bambi.
La figura umana uccide, terrorizza, si innesta all’interno delle menti confuse e terrorizzate degli abitanti della foresta. L’uomo è invisibile, sia nel romanzo che nel Classico Disney, e l’invisibile fa ancora più paura del tangibile. Rappresenta la paura primordiale, senza volto e senza uno scopo preciso se non quello di fare del male.
Quando l’uomo arriva, sulle vite del piccolo capriolo e della Madre cala l’oscurità, ogni cosa attorno a loro diventa arida e colma di terrore. Contro l’uomo, c’è poco da fare, serve solo scappare. Con un solo colpo di fucile una vita spezzerà e Bambi, inconscio della triste realtà, solo rimarrà…
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