Ancora troppi tabù? Ora non più! Come sempre, Netflix colpisce nel segno con la serie animata “Big Mouth”, datata 2017, che vede come protagonisti Nick, Andrew, Jessi e Jay assieme alle rispettive famiglie e i loro mostri della pubertà. Si tratta proprio di ragazzi che hanno appena varcato la soglia dell’adolescenza, età in cui si comincia a prendere consapevolezza della propria sessualità, delle proprie emozioni e dei cambiamenti del proprio corpo. Tutti i temi affrontati della serie convergono nella sigla iniziale, una bellissima canzone di Charles Bradley, “Changes”,che significa proprio “cambiamenti”.
Temi di “Big Mouth”
Il sesso, la masturbazione, il ciclo mestruale, la vergogna, l’ansia, la paura si fanno co-protagonisti delle vicende quotidiane dei personaggi, eventi in cui ciascuno di noi si sta interfacciando o si è interfacciato in passato. Si cercano di sfatare tutti quei pregiudizi e tabù che i giovani adolescenti creano durante la fase infantile, perché gli è stato inculcato o perché al contrario, non gli è mai stato spiegato. Tutto è oggetto di discussione, tutto è oggetto di curiosità. I personaggi invitano i giovani adolescenti ad aprirsi al confronto con i coetanei ma anche con persone più adulte per poter sciogliere i loro dubbi riguardo la sessualità e la loro emotività. Un punto a favore della serie sono le modalità in cui vengono trattati i diversi argomenti.
Un pizzico di black humor in una parentesi di riflessione, catturano l’attenzione di quello spettatore più sensibile come di quello meno attento. Finalmente una serie che “normalizza” i vari orientamenti sessuali tra i ragazzi. Direttamente o indirettamente vengono puniti tutti quegli atteggiamenti di stigmatizzazione o di scherno, comunissimi tra gli adolescenti. Un pansessuale è rappresentato allo stesso modo di un etero o un omosessuale, così come dovrebbe essere nella realtà.
I mostri della pubertà
È importantissimo il ruolo svolto dai mostri della pubertà che vengono assegnati ad ognuno. Essi fungono da mezzo affinché i ragazzi capiscano ciò che desiderano davvero, sia da un punto di vita sessuale che umano. Fomentano gli ormoni adolescenziali, incoraggiando i ragazzi a dare ascolto ai propri impulsi, un po’ seguendo il pensiero freudiano. Libertà e ribellione sono le loro prerogative. Tuttavia, essi sono dei veri e propri guru dei protagonisti. Gli sono vicini in momenti di ansia e stress, in particolare per ciò che accade nelle vite di Andrew, Jessi e Nick.
Linguaggio
“Big Mouth” è una vera e propria rivoluzione di linguaggio e di immagini. Nulla è censurato, nulla è lasciato al caso e tutto viene esposto in modo chiaro e trasparente. Per quanto possa risultare irriverente e spinto, la serie non manca di dare informazioni sulla masturbazione, su come gestire il ciclo mestruale e perfino come gestire un attacco d’ansia. Non manca quell’ironia e quel tono di leggerezza nell’affrontare questioni più frivole e adolescenziali, senza parlare di tutti i riferimenti a personaggi famosi ‘impersonati’ dai fantasmi tra cui Freddie Mercury, i Fab Five o ancora il pitbull di Jay di nome Featuring Ludacris.
Ne consiglierei la visione a tutti gli adolescenti che si stanno avvicinando alla fascia più matura. Per quanto riguarda un possibile pubblico adulto, non è affatto da escludere, poiché anche i genitori molte volte possono imparare dai propri figli e sarebbe importante far capire loro che gli apparenti ‘silenzi’ dei ragazzi, nascondono in realtà tante paure e incertezze di cui non ci si rende conto. Allo stesso modo invitarli ad aprirsi con i propri figli e confrontarsi sulla sessualità e sui corpi maschili e femminili.
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