Per anni il Marvel Cinematic Universe ha prodotto una serie di pellicole incentrate principalmente su personaggi maschili. Dal geniale Tony Stark (alias Iron Man), al super soldato Steve Rogers (alias Captain America)e all’asgardiano Thor. Eppure, nel mondo fumettistico, le supereroine hanno avuto da sempre un ruolo centrale, da protagoniste. Basti pensare alle potentissime Jean Grey e Tempesta degli X–Men; Scarlet Witch che, ultimamente è stata protagonista della serie “Wanda/Vision”; Capitan Marvel, la prima eroina protagonista film all’interno dell’MCU; Natasha Romanoff (alias Black Widow), la spia più letale del mondo nonché uno dei personaggi con il passato più travagliato e misterioso dell’intero Universo Marvel.
Difatti, molto prima di diventare un membro degli Avengers, Natasha faceva parte del progetto “Black Widow”. Un rigido programma di addestramento portato avanti dal governo russo e dal KGB, atto a formare un esercito di superspie letali e prive di sentimenti.
Ma quali sono le origini di Natasha Romanoff?
La storia dell’Ordine delle Vedove Nere ha avuto inizio nel 1940. I disegnatori della Timely Comics (antesignana della Marvel), George Kapitan e Harry Sahle, idearono il personaggio di Claire Voyant.
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La prima Black Widow era una medium che, dopo aver trovato la morte per mano James Wagler (un suo cliente insoddisfatto), venne resuscita da Satana stesso che le conferì poteri come: immortalità, forza e agilità sovrumane, manipolazione mentale, e la capacità di spedire all’Inferno i farabutti semplicemente toccandoli. Il 25 aprile 1945, durante la Battaglia di Berlino, Claire e un gruppo di supereroi noto come i Twelve, vennero catturati e ibernati all’interno di un bunker nazista sepolto sotto le macerie di un palazzo, ed essere casualmente risvegliati sessantatré anni dopo. E mentre in Europa imperversava la Seconda guerra mondiale, a Stalingrado una ragazzina di dieci anni rimasta orfana, venne affidata alle cure del soldato russo Ivan Petrovich Bezukhov.
Da quel momento iniziò l’educazione della piccola Natasha Romanoff, che la portò ad essere la spia più efficiente a servizio del KGB.
Natasha dimostrò fin da subito una grande attitudine per la arti marziali e una sviluppata capacità di apprendimento. Dopo aver superato tutti i test e aver resistito al lavaggio del cervello da parte del Barone von Strucker (uno dei fondatori dell’HYDRA), Petrovich si convinse a inserire la sua pupilla nel programma Black Widow. La condusse quindi alla base militare segreta nota come la Stanza Rossa, luogo di addestramento delle future Vedove Nere.
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Creata da Stan Lee, in collaborazione con Don Rico e Don Heck, Natasha Romanoff fece la sua prima apparizione nel numero 52 della serie “Tales of Suspense”. Tuttavia, il grande successo riscosso dalla seconda Vedova Nera, convinse i dirigenti della Marvel a creare una serie di fumetti dedicati all’eroina russa. Diedero così vita ad una versione più approfondita delle origini di Nat.
In questa nuova canonica variante, Natasha, strappata da Petrovich sin da piccola dalla sua vera famiglia, si arruolerà, assieme ad altre ragazzine della sua stessa età, nel progetto Black Widow. Esse verranno sottoposte ad un addestramento spietato e ad un lavaggio del cervello che sostituirà loro la memoria con dei ricordi fittizi. Una volta terminato il ciclo di formazione, le saranno impiantati degli innesti biotecnologici atti a potenziare ogni sua capacità motoria e rallentare il processo di invecchiamento.
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Durante il periodo di permanenza nella Stanza Rossa, vivrà una breve ma intensa storia d’amore con il Soldato d’Inverno (uno dei suoi addestratori). E sarà costretta a sposare il pilota Alexei Shostakov in un matrimonio combinato dal KGB. Tuttavia, quando il governo lo selezionerà come soggetto ideale per essere trasformato nel super soldato comunista Red Guardian, Natasha riceverà la falsa notizia che suo marito è morto in un incidente aereo.
In breve tempo, Black Widow diventerà una delle migliori e più letali spie al servizio del KGB e dell’Unione Sovietica. Ma la sua fedeltà alla Russia avrà breve durata.
Così, durante la missione per riportare in patria il professor Anton Vanko, colpevole di tradimento, Natasha si scontrerà con Iron Man. In seguito, gravemente ferita, si darà alla fuga, incontrando l’uomo che le cambierà per sempre la vita: l’arciere fuorilegge Clint Burton, alias Occhi di Falco. Tra i due, in men che non si dica, nascerà un profondo amore. Un amore talmente intenso da spingere Natasha a disertare per rimanere negli Stati Uniti con il suo amato Clint. Ciononostante, i membri del KGB riusciranno a rintracciarla e a ricondurla nella Stanza Rossa, dove sarà sottoposta ad un nuovo lavaggio del cervello.
Sarà solo grazie all’intervento di Occhi di Falco e degli Avengers che Natasha riuscirà a recuperare la memoria, defezionando così il KGB per unirsi ai Vendicatori, diventare un agente dello S.H.I.E.L.D. e iniziare una nuova vita come paladina della giustizia negli Stati Uniti assieme alla sua nuova famiglia di supereroi.