La nostra recensione di “Citrus”, il manga da cui è tratto l’omonimi anime.
Sorelle o più che sorelle. Anzi, prima sconosciute e poi sorelle.
Sorelle, sorellastre e qualcosa di più. Ad una prima lettura la reazione – più che legittima – potrebbe essere: ma che ca…?
Al cuor non si comanda come si suol dire.
Perché “Citrus” non è solo una storia tutta al femminile – un po’ come “The L Word” ma in formato manga, ma è la storia tutta “o quasi” da ridere di due adolescenti alla prese col primo grande batticuore.
Scritta da Saburouta, “Citrus” è una serie manga Yuri composta da dieci volumi, pubblicata in Italia da Panini Planet Manga. Considerato il successo della serie cartacea, nel 2018 è stato realizzato un adattamento anime, che potete trovare in streaming su Crunchyroll con sottotitoli in italiano.
Mettendo da parte una scrittura un po’ troppo superficiale dei personaggi anche principali e alcuni momenti lasciati a metà, “Citrus” è un manga Yuri – dedicato all’universo femminile degli amori LGBTQ+ – una lettura godibile, che crea dipendenza.
Ebbene sì. Perché “Citrus” non affonda le redini su una scrittura solida e stabile come può essere invece “Bloom into you” – della stessa categoria Yuri – ma è imprevedibile, un po’ come la protagonista della storia, Yuzu Aihara.
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Sì perché l’imprevedibilità di “Citrus” non risiede nella maturazione di Yuzu, ragazza pazzerella alle prese con le difficoltà del primo anno di superiori, ma nella sua capacità di stravolgere l’andamento della storia e di rendere ogni personaggio interessante ai fini della trama.
Difatti Yuzu, è l’elemento chiave affinché “Citrus” trovi un’evoluzione. Ogni persona che Yuzu conoscerà o ritroverà, Senpai o meno, avrà una personalità ben definita ed entrerà in quel gruppo di amiche che lei e Harumi (Harumin per le amiche) – la prima ragazza con cui farà amicizia – riusciranno a formare nel corso di un anno di scuola.
“Citrus” ruota attorno alle avventure di Yuzu Aihara, una ragazza di città alla moda, genuina, espansiva e amante del divertimento, si trasferisce in un altro liceo dopo il matrimonio della madre.
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Emozionata di intraprendere questa nuova avventura, scoprirà che la sua “gioventù” avrà breve vita perché il liceo che avrà l’obbligo di frequentare è un istituto femminile.
Affranta non poco a causa di questa “tragica” rivelazione, dovrà affrontare non pochi grattacapi non solo con le regole del rigido istituto conservatore che si vede costretta a frequentare, ma con la glaciale, quanto laboriosa e bellissima presidente del consiglio studentesco: Mei Aihara.
Sorprendentemente le due, tendenzialmente l’una l’opposto dell’altra, scopriranno invece di avere molto in comune, dal cognome Aihara allo stesso letto da condividere la sera. Perché, inconsapevolmente (come non si può sapere una cosa del genere lo sanno solo i giapponesi, ma va beh) Yuzu e Mei sono diventate sorellastre. E poco importa se non si sopportano.
Il manga scritto e disegnato da Saburōta diventa un crescendo di emozioni man mano che il rapporto di sorellanza tra Yuzu e Mei crescerà. Come i sentimenti d’amore che le due sorellastre inizieranno a nutrire l’una nei confronti dell’altra.
Un bacio sarà fatale per il piccolo e inesperto cuoricino della piccola Yuzu. E quei sentimenti che la sua mente non avrebbe mai pensato di provare per una ragazza – figurati una sorella – iniziano ad affiorare. Da una più che legittima confusione iniziale alla consapevolezza dell’amore per Mei, che, al contrario di Yuzu, è costretta ad adempiere ad obblighi della famiglia Aihara.
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Mei, infatti, è tutto il contrario di Yuzu. Seria e studiosa, dentro di sé porta il fardello di numerose inquietudini derivate, e non solo, dalla sua sessualità. Introversa e pensierosa, troverà in Yuzu un vero sostegno su cui la ragazza non potrà fare a meno.
Riusciranno le due a stare insieme e affrontare le numerose difficoltà e imbarazzi che incontreranno nel loro cammino?
“Citrus” è quindi una lettura estremamente piacevole da leggere e consigliata. Non esente da difetti – se pensiamo alla frettolosità di alcuni eventi, come la nascita dell’amore tra le due sorelle – si dimostra essere davvero gradevole e a tratti seducente. Gli imbarazzi di Yuzu sono davvero spassosi, se li rapportiamo all’intraprendenza di Mei.
“Citrus” è arricchito da parti iniziali a colori, oltre che una divisione a capitoli che profetizza un coinvolgimento sempre più profondo tra le due ragazze.
Di seguito, l’edizione pubblicata da Panini Planet Manga