Dopo l’attacco a Pearl Harbor da parte dell’esercito giapponese, avvenuto il 7 dicembre del 1941, gli Stati Uniti d’America dichiararono ufficialmente lo Stato di Guerra. Con l’entrata degli USA nel conflitto mondiale, le autorità americane commissionarono ai Disney Studios una serie di animazioni atte a invogliare i cittadini ad arruolarsi e ad istruire i militari.
Con gli studi occupati di Burbank occupati da centinaia di soldati, sia della forza antiaerea sia della Marina Militare, lavorare decentemente era praticamente impossibile. Per questo motivo, Disney decise di affittare uno spazio esterno agli Studios, dove poter lavorare alle animazioni.

Fu proprio in quel periodo, tra il 1942 e il 1943, mentre gli Studios producevano video di propaganda e film come “Victory Through Air Power”, che Walt cominciò a girare dei cortometraggi sulla guerra con protagonista Donald Duck. Il risultato fu una serie di sette Short parodistici, creati appositamente per satireggiare la propaganda e la guerra.
Così, dopo la serie delle Silly Simphonies, Disney creò il Ciclo Bellico di Paperino.
1 – PAPERINO SOTTO LE ARMI (1942)

Dopo aver ricevuto l’ordine di reclutamento, Paperino si dirige orgoglioso verso l’ufficio di arruolamento, sognando di poter entrare nell’aviazione. Purtroppo per lui la sua domanda di diventare un aviatore viene rifiutata, e Paperino finisce sotto il comando del sergente Pietro Gambadilegno. Durante l’addestramento combina un guaio dopo l’altro, mettendo a dura prova la poca pazienza del sergente, che per punizione lo costringe a rimanere immobile sopra ad un formicaio. Ma le disgrazie non finiranno qui…
Nonostante Disney avesse ricevuto l’ordine di creare manifesti e animazioni a tema bellico, che fungessero come propaganda, “Paperino sotto le armi” risulta essere un cortometraggio che sbeffeggia la propaganda stessa. I manifesti parodistici, disegnati dall’Uomo dei Paperi Carl Barks, ne sono la prova. Questi infatti raccontano tutto tranne che la verità sull’arruolamento, eludendo il povero soldato, in quanto, tra le altre cose, enunciano che “l’esercito è pieno di ragazze”, “i soldati sono sempre sorridenti” e “i sergenti ti portano la colazione a letto”.
Piccola curiosità: in “Paperino sotto le armi”, per la prima ed unica volta compare il suo nome completo, ossia Donald Fauntleroy Duck.
2 – SEGRETO SVANITO (1942)

Paperino sta dipingendo un enorme cannone, per ordine del sergente Pietro Gambadilegno, che si infuria con il papero quando vede che i colori usati (giallo, verde e rosso) sono decisamente troppo sgargianti. Il sergente ordina dunque a Paperino di verniciarlo di nuovo con un colore che non dia nell’occhio. Cercando la tinta giusta, il nostro protagonista entra in contatto con una vernice che rende invisibile sia lui che il cannone. Conseguentemente inizierà un divertente inseguimento che culminerà con un’immensa esplosione.
“Segreto Svanito” è un cortometraggio importante per la storia degli Studios della Disney per diversi motivi. In primis chiarisce il fatto che la Casa delle Idee stava producendo una serie di corti sulla guerra che avevano una certa continuità, e non erano semplicemente autoconclusivi. Difatti la canzoncina che Paperino intona in apertura, “The Army is not the Army Anymore”, è la stessa che sentiamo in “Paperino sotto le armi”. E i ruoli del primo short della serie bellica vengono rispettati. Donald Duck è infatti un soldato semplice e Pietro Gambadilegno il suo sergente.
3 – PAPERINO PARACADUTISTA (1942)

Dopo aver pelato un numero immane di patate, Paperino realizza il suo sogno di poter volare su un aereo militare. Peccato che, a sua insaputa, il sergente Pietro lo fa salire su un velivolo con la squadra di paracadutisti. E quando arriva il turno del papero di gettarsi dall’aereo, Donald Duck tenta in tutti i modi di rimanere a bordo. Finisce così per coinvolgere nella caduta anche il sergente. E la cosa peggiore è che i due si ritroveranno con un ordigno esplosivo armato tra le mani.
Grazie a “Paperino Paracadutista”, il concetto di sequel e di continuità nella serie bellica prende definitivamente forma. Questo terzo cortometraggio infatti sembra ripartire dal finale di “Paperino sotto le armi”, con Donald Duck che sta pelando patate. E il fatto che questa volta il protagonista si scontri con Gambadilegno attraverso un ordigno nucleare, elevò la satira ad un livello superiore rispetto ai due precedenti short della serie, confermando il grande potenziale espressivo del personaggio di Paperino.
4 – DER FUEHRER’S FACE (1943)

Paperino viene condotto in una fabbrica dove dovrà costruire bombe per l’esercito nazista. Mentre il ritmo della produzione si fa sempre più frenetico, ricordando “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin, Paperino è circondato da messaggi di propaganda nazista, svastiche e immagini del Fuhrer. Tutta questa frenesia causa a Donald una crisi di nervi che gli provoca allucinazioni, fino a quando non si sveglierà nel suo letto, a casa sua negli Stati Uniti d’America.
Nonostante “Der Fuehrer’s Face” non faccia propriamente parte della continuity militare, di cui fanno parte i tre precedenti corti, rispecchia alla perfezione l’impegno bellico di Walt Disney. Questo short difatti copre di ridicolo la Germania nazista di Hitler.
5 – FALL OUT – FALL IN (1943)

Durante una marcia del plotone di cui fa parte Paperino, i soldati si ritrovano a dover passare la notte all’aperto. Ognuno deve montare la propria tenda, ma il papero ha qualche problema nel portare a termine l’ordine di montaggio. Tra le difficoltà causategli dalla tenda e il continuo russare dei soldati, Paperino finisce col passare la notte in bianco e al momento di riprendere la marcia è talmente stanco che non si accorge che assieme alla sua roba porterà via anche un intero pino.
Il quarto cortometraggio della serie è il primo in cui non compare il sergente Pietro Gambadilegno. Lo scopo di questa esclusione è quella di dare l’impressione che Paperino sia abbandonato a sé stesso, unico personaggio riconoscibile in una massa anonima di figure tutte uguali. Questo consente agli animatori di mostrare un lato più intrinseco del personaggio, che tuttavia torna ben presto a far divertire e a snobbare la guerra nella seconda parte dello short.
6 – IL VECCHIO GIOCO DELLE ARMI (1943)

Durante l’ispezione notturna di un dormitorio, il sergente Pietro Gambadilegno si rende conto che nessuno dei cadetti si trova nel proprio letto. Quando vede Paperino che tenta di rientrare di nascosto, cerca di sorprenderlo per poi punirlo. A questo punto comincia l’ennesimo inseguimento, in cui Paperino cercherà in tutti i modi di sfuggire al perfido sergente.
Pietro Gambadilegno torna nella sua ultima apparizione del ciclo bellico e si ritrova coinvolto in una scena comica degna di una commedia nera, decisamente fuori dagli schemi disneyani. La complessità delle gag con protagonista Paperino si eleva ad un nuovo livello, confermando definitivamente l’importanza del personaggio all’interno dell’universo Disney.
7 – COMMANDO DUCK (1944)

Paperino, che presumibilmente ha completato il suo addestramento, si trova ad affrontare la sua prima missione ufficiale: distruggere una base dell’esercito giapponese. Dopo essersi paracadutato nella giungla, Donald Duck dovrà affrontare i coccodrilli, i soldati nipponici e un’immensa bomba d’acqua.
“Commando Duck” rappresenta la prefetta chiusura del ciclo bellico. Paperino infatti affronta e porta a termine con successo la sua prima missione, in un corto che, rispetto ai cartoni visti fino a quel momento, ha un ritmo decisamente più frizzante. Il nostro protagonista non ha un attimo di respiro e si trova ad affrontare un pericolo dopo l’altro. Per la prima volta ci vengono mostrati i soldati dell’esercito nemico.
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