Nel secondo giorno della kermesse veneziana sono stati presentati in concorso il film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio”; “The Power of Dog” di Jane Campion; e “The Card Counter” di Paul Schrader.
Se la giornata di apertura della 78esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è stato all’insegna di Roberto Benigni, che ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera, il secondo giorno ha visto come grande protagonista il regista partenopeo Paolo Sorrentino. Difatti, al termine della proiezione del film “È stata la mano di Dio”, il pubblico si è alzato per omaggiare il lavoro dell’autore italiano con una standing ovation di nove minuti.

Presentato in concorso per il Leone d’Oro, “È stata la mano di Dio” è ambientato nella Napoli degli anni ‘80, e racconta la storia del giovane Fabio Schisa, meglio conosciuto come Fabietto (Filippo Scotti). Il ragazzo avrà l’occasione di vivere uno dei sogni più grandi degli amanti del calcio quando a Napoli arriverà il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona. Purtroppo a questa immensa gioia si accompagnerà una tragedia inaspettata che sconvolgerà la vita di Fabietto.
A vent’anni di distanza dal suo esordio da regista, Sorrentino torna a Venezia, presentando il più intimo e personale dei suoi lavori.
“È stata la mano di Dio” è fortemente ispirata all’esperienza adolescenziale del regista napoletano e a quel maledetto weekend in cui perse i genitori. All’età di sedici anni infatti, Sorrentino rinunciò al tradizionale fine settimana in montagna con i genitori per andare ad Empoli per vedere giocare Maradona. Proprio in quell’occasione, nell’alloggio dei Sorrentino a Roccaraso ci fu una perdita di gas che causò la morte della madre e del padre.

Come riportato su TGCOM24, e come spiegato dal regista stesso, che si rammarica di non aver potuto mostrare il film al suo grande mito, il titolo è una citazione della famosa e ormai leggendaria frase che Maradona pronunciò per giustificare il gol segnato contro l’Inghilterra ai mondiali del 1986:
“E’ una bellissima emblematica metafora. E’ un titolo che si riferisce al caso o al divino. Io credo nel potere semi divino di Maradona. E’ un mio grande rammarico non aver potuto far vedere il film a Diego, il mio primo desiderio era questo.”
Altri grandi protagonisti della giornata sono stati la regista neozelandese Jane Campion, unica donna finora ad aver vinto la Palma d’Oro, e Paul Schrader, che rispettivamente hanno presentato “The Power of Dog” e “The Card Counter”.
Il primo è un western con protagonista Benedict Cumberbatch, Jesse Plemons e Kirsten Dunst. È la storia di due fratelli rivali in amore, proprietari del ranch più grande del Montana. “The Card Counter” narra invece le vicende di William Tell (Oscar Isaac), un uomo triste e solitario che ammazza il tempo giocando di azzardo a poker.