Presentato alla XIX Festa del Cinema di Roma, “Eterno Visionario” racconta la storia del grande drammaturgo Luigi Pirandello.
Amburgo, 8 dicembre 1934. Luigi Pirandello (Fabrizio Bentivoglio), scrittore e drammaturgo italiano di fama mondiale, è in viaggio per Stoccolma dove verrà insignito del prestigioso Premio Nobel per la letteratura. E mentre il Sovrano della Svezia, assieme ai membri dell’Accademia Svedese e il comitato del Premio Nobel attendono il suo arrivo, il Maestro italiano si siede nella sua cuccetta, sconsolato e visibilmente triste. Invero, per quanto sia onorato dal prestigio che gli sarà riconosciuto, Pirandello si trova a dover viaggiare in solitudine, accompagnato dalla sola compagnia di Saul Colin (Michele Placido), il suo agente.
Accanto a lui non c’è Stefano, il maggiore dei suoi figli, né Fausto, il suo secondogenito, e neppure Lietta, la più piccola della famiglia, che si è trasferita in Cile assieme al marito. E, soprattutto, non c’è Marta Abba, la sua musa ispiratrice. L’unica persona con cui Pirandello vorrebbe condividere quella magica esperienza.
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Diretta e scritta (con la collaborazione di Toni Trupia e Matteo Collura) da Michele Placido, “Eterno Visionario” è una pellicola che si pone il complicato obiettivo di raccontare la vita artistica e sentimentale di uno dei più grandi drammaturghi italiani di sempre. Il tutto partendo dal culmine della sua poetica carriera: l’assegnazione del Premio Nobel. Il risultato è un’opera che profuma di teatralità tanto quanto le commedie scritte dal Maestro. E la regia precisa ed efficace di Michele Placido rende omaggio ad un autore che ha segnato in maniera indelebile il mondo della letteratura e della commedia.

William Shakespeare disse che “tutto il mondo è un palcoscenico”, ed è proprio come un’opera melodrammatica che il regista decide di rappresentare il mondo di Pirandello. Attraverso i campi lunghi, le scenografie di Tonino Zera , si trasformano in un palcoscenico e i primi piani enfatizzano quel senso di teatralità di cui è intriso “Eterno Visionario”. E grazie alla maestria con cui Placido si adopera nell’utilizzo dei primi piani, i personaggi, proprio come negli spettacoli teatrali, attraversano la quarta parete per parlare direttamente allo spettatore.
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E se la regia rende “Eterno Visionario” un’opera tanto cinematografica quanto drammaturgica, la sceneggiatura esalta le doti attoriali del protagonisti.
Fabrizio Bentivoglio si dimostra essere un interprete elegante e profondo nel prestare volto al Maestro Luigi Pirandello. Un uomo la cui vita è stata segnata da una tragedia e dall’amore per il teatro, la commedia e l’arte. E, soprattutto, un uomo che ha dovuto dividere la propria esistenza tra la famiglia, l’affetto per i suoi figli e l’attrazione per il palco, la scena e per la sua musa ispiratrice, Marta Abba. Quest’ultima impersonata da Federica Vincenti, alla sua terza collaborazione da attrice con Michele Placido dopo “Il grande sogno” e “Vallanzasca – Gli angeli del male”. L’attrice pugliese sfoggia un talento e una bellezza da vera diva, e un avvenenza degna di una musa ispiratrice.

Ma è forse Valeria Bruni Tedeschi che, pur avendo un minutaggio molto ridotto, riesce a spiccare con la sua interpretazione di Antonietta Portulano, la consorte di Pirandello. La quattro volte vincitrice del David di Donatello brilla di luce propria impersonando una donna che nella sua follia riesce colmare lo schermo tanto risulta intensa la sua interpretazione.
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Prodotto da Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, “Eterno Visionario” risulta quindi un’ottima opera biografica, accompagnata dalle avvolgenti musiche di Oragravity, duo musicale di cui fa parte la stessa Federica Vincenti. Inoltre “Eterno Visionario” da la possibilità a Michele Placido di confrontarsi con il più grande drammaturgo italiano, dirigendo una pellicola che, oltre a presentare dei costumi perfettamente attendibili, sottolinea quanto grazie alla sua mente geniale, Pirandello, fosse un precursore artistico. Qualità che spesso non veniva apprezzata dal pubblico, come dimostra la Prima teatrale di “Sei personaggi in cerca di un autore”.
Volendo quindi narrare la storia di Pirandello, Michele Placido dirige una pellicola con protagonista un uomo innamorato della scena e della sua musa ma, allo stesso tempo, affranto a causa dei rapporti conflittuali con la propria famiglia. “Eterno Visionario” si sviluppa quindi come una pellicola estremamente intima con un alto valore sia registico che scenico.
Di seguito il Trailer di “Eterno visionario”.