Una scelta di grandi e piccole curiosità su Fiori d’acciaio, l’indimenticabile pellicola classe 1989.
Nei lontani anni ’80, in una piccola cittadina della Louisiana, sei donne in età più o meno avanzata, si riunivano a scambiarsi pettegolezzi e piccole o grandi confidenze nel salone di bellezza di Truvy (Dolly Parton), un ambiente accogliente dove ogni donna poteva sentirsi come a casa. Unite da una forte amicizia e da un legame difficile da scalfire, M’Lynn, Shelby, Ouiser, Clairee, Truvy e Annelle erano le “Steel Magnolias”, un gruppo di donne forti e coraggiose pronte ad affrontare ogni genere di avversità con quel pizzico di ironia appropriato ad ogni genere di situazione.
Come molti di voi sapranno, nato come commedia teatrale, “Fiori d’acciaio” – “Steel Magnolias” – è ispirato ad una storia vera.
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Robert Harling, che curò anche la sceneggiatura del film, servito dalla necessità di superare un periodo difficile della sua vita fu spinto da amici e parenti a scrivere un dramma che raccontasse una storia a lui molto cara: la morte di sua sorella Susan.
Inizialmente l’idea era di creare un racconto, ma man mano che scriveva, Robert realizzò una commedia che pian piano si trasformò in un’opera teatrale e, in seguito, in un film.
Colpito dalla straordinaria umiltà con cui amici e vicini di Natchitoches – la città natale degli Harling – appoggiarono la sua famiglia in quei momenti di estrema difficoltà, Robert Harling ne volle cogliere lo spirito, inserendo nell’opera teatrale personaggi che aggiungessero la giusta dose di umorismo e grazia necessari per la buona riuscita. Ma, soprattutto, per il giusto rispetto che la storia di sua sorella meritava.
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“Fiori d’acciaio” ne uscì così un film splendido come pochi. Uno di quei film che al giorno d’oggi non fanno più. Con un cast pieno di talento e in gran parte tutto al femminile, che comprendeva nomi del calibro di Sally Field, Shirley MacLaine, Julia Roberts, Dolly Parton, Olympia Dukakis e Daryl Hannah, “Fiori d’acciaio” non è solo la storia di Shelby, colpita da una grave forma di diabete, ma è, soprattutto, una storia di amicizia e di amore tra una madre e una figlia.
Di seguito alcune curiosità su “Fiori d’acciaio”.
1 – La sorella di Robert Harling aveva una grave forma di diabete che le costò, purtroppo, la vita. Così il soggetto del film “Fiori d’acciaio” si basava principalmente sull’esperienza vissuta da Susan Harling, morta in giovane età, sposata e con un figlio. Proprio come Susan, il personaggio di Shelby, interpretata da Julia Roberts, aveva saltuari shock dovuti alla malattia e Robert ne inserì uno all’interno del film. Ed Herbert Ross, il regista, volle che la scena risultasse perfetta. Così facendo pretese che all’interno della scena si intuisse che tutte loro, abituate ai continui attacchi di Shelby, sapessero cosa fare per cercare di calmarla.
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La scena in questione venne girata molte volte perché risultasse perfetta sotto ogni aspetto: dall’ambiente famigliare alla spontaneità delle attrici. Tutto doveva risultare il più naturale possibile. Ne uscì una scena molto potente, che ritraeva alla perfezione cosa queste donne significavano l’una per l’altra.
2 – E a proposito della scena dello shock. Per riuscire ad ottenere una scena che fosse credibile, fecero molte ricerche. Non solo si affidarono a quello che Robert Harling ricordava di sua sorella, ma parlarono con lo staff dell’ospedale locale che si era occupato della malattia di Susan Harling. Tutto il resto fu merito della recitazione di Julia. Rese credibile la scena riuscendo ad essere davvero molto convincente.
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3 – Per riuscire a dare credibilità alla storia, decisero che il film sarebbe stato girato a Natchitoches, in Louisiana, nei luoghi dove lo scrittore crebbe assieme a sua sorella. La suggestività del luogo era fondamentale per la buona riuscita del film. Difatti, nato come opera teatrale “Fiori d’acciaio” aveva la caratteristica di avere per lo più un’unica location e il salone di bellezza di Truvy fungeva da protagonista.
Nel film, invece, l’unico set costruito appositamente per le riprese fu proprio il salone di bellezza. Il desiderio di autenticità era fondamentale per la buona riuscita e così gli abitanti del luogo ricoprirono il ruolo di comparse e le loro case servirono da location per le riprese. Come la casa di M’Lynn.
Il matrimonio di Shelby era quindi invaso da persone di Natchitoches, molte delle quali erano state vicino alla famiglia Harling. La sequenza di ballo mostrata era il Two – Step, un tipico ballo del Texas.
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4 – Come scritto sopra dare credibilità era fondamentale per la buona riuscita del film. Così sia Daryl Hannah che Dolly Parton presero lezioni di acconciatura sul set. Al solo scopo di rendere la scena più credibile, mentre Sally, Julia, Olympia e Shirley venivano inquadrate conversando tra loro, le acconciature venivano fatte dal vivo.
5 – Molte tra le scene presenti nel film sono state aggiunte, o improvvisate, poiché nell’opera teatrale veniva solo fatto riferimento a talune situazioni. Un esempio è quando Shelby è in coma.
A teatro le condizioni di Shelby e la sua morte vengono descritte da M’Lynn. Nel film, tutte le sequenze in ospedale vennero aggiunte ma improvvisate. Al contrario la chiacchierata al cimitero tra Ouiser e Clairee era ben presente nella commedia teatrale, ma nel film anch’essa venne in gran parte improvvisata.
6 – Se vi ricordate la scena del cimitero, che vede una grandissima esecuzione di Sally Field, in realtà nasconde un incredibile lavoro di impronta tecnica da parte dell’attrice. Per trasformare la voce, rendendola soffocata dal gran pianto, Sally urlò a squarciagola contro un cuscino. Il risultato è evidente, e la scena rimane potente e tra le più famose nella carriera dell’attrice.
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7 – In “Fiori d’acciaio”, Ouiser fa la sua comparsa tenendo il suo cane al guinzaglio, irrequieto a causa degli scoppi dovuti a Drum (Tom Skerritt), il marito di M’Lynn, e alla sua intenzione di cacciare via alcuni uccelli fastidiosi da un albero. Difatti Ouiser è visibilmente irritata da tale situazione e non lo dà certo a nascondere.
Shirley MacLaine che ha interpretato Ouiser, per girare la scena in questione ha faticato non poco. Invero il cane avrebbe dovuto essere addestrato. L’addestratore era presente sul set con il compito di far calmare il cane, ma senza alcun risultato. Tanto che Shirley si slogò una spalla cercando di contenerlo. E nella scena, quando Ouiser fa la sua apparizione, Shirley era davvero infastidita, ma riuscì ad usarlo a suo favore per il personaggio.