Durante i festeggiamenti per il compleanno del signor Dickinson, Emily esegue una bellissima versione di “Hard Times”, una balla composta da Stephen Foster. Una scena tanto bella quanto profonda.
12 aprile 1861. Le truppe degli Stati Confederati d’America assaltarono la piazzaforte di Fort Sumter, uno dei principali presidi dell’esercito dell’Unione, costringendo i soldati alla resa. Tale evento viene ricordato come il Casus Belli della Guerra di Secessione Americana (o Guerra Civile). Il conflitto bellico imperversò per quattro anni. Fino alla resa ufficiale dell’esercito confederato avvenuta il 23 giungo 1865, seminando per tutti gli Stati Uniti vittime e devastazione, instillando un senso di ansia e terrore in tutti i cittadini americani, persino in coloro che non erano impegnati al fronte.
In molti si unirono volontariamente alla causa portata avanti da Lincoln e dai suoi comandanti. Altri, considerati abili e arruolabili, erano costretti a rispondere alla chiamata dell’esercito e raggiungere le truppe oberate nei combattimenti. Vivendo col dubbio se un giorno avrebbero mai fatto ritorno a casa, dalla propria famiglia.
Come ci viene mostrato nella serie TV “Dickinson”, nella piccola cittadina di Amherst (Massachusetts), sebbene si trovi lontana dagli scontri a fuoco e dai bombardamenti della guerra, la famiglia Dickinson dovrà affrontare le conseguenze del clima di incertezza che ha invaso gli Stati Uniti, interrogandosi sui possibili cambiamenti che subirà il paese al termine delle ostilità.
Molti sono gli eventi che influiranno sul benestare di Emily e della sua famiglia.
A cominciare dall’improvvisa partenza di Henry, che fino a poco tempo prima era a servizio dei Dickinson, unitosi volontariamente ad un reggimento dell’Unione. Ma soprattutto sarà il malanimo che si creerà tra Edward Dickinson e suo figlio Austin, unito alla precarietà del suo matrimonio con Sue, a sconvolgere l’equilibrio di casa Dickinson.
Vivendo tali avversità, Emily Dickinson, anima poetica quanto romantica, sentirà più che mai il bisogno di quel calore che ha sempre avvolto la sua famiglia. Un bisogno che la somma poetessa esprimerà durante una serata di canto per festeggiare il compleanno di Edward, cantando e suonando al pianoforte “Hard Times”, un brano scritto da Stephen Foster nel 1854.
Considerato il padre della musica americana, Foster fu uno dei più prolifici musicisti americani del XIX secolo, autore di innumerevoli canzoni ancora oggi popolari come: “Oh! Susanna”, “Old Folks at Home” e “My Old Kentucky Home”.
“Hard Times” è una di queste canzoni.
Tanto antica quanto moderna, “Hard Times” è una composizione dedicata alle anime sognanti, a coloro che vivono con la consapevolezza che, per quanto la vita sia dura e piena di avversità, per tutti c’è un filo di speranza.
Non a caso, Emily decide di eseguirla durante i festeggiamenti per il compleanno del padre. Nel momento in cui sembra che il labile velo che separa l’allegria dalla tristezza stia per crollare definitivamente. L’assenza di Austin, la guerra che imperversa e la morte prematura della sorella di Mrs. Dickinson, rischiano di far sprofondare la felicità nel baratro oscuro dell’avvilimento.
Attraverso le parole di “Hard Times”, Emily cerca di trasmettere alla sua famiglia quella verità che rivela che anche i momenti più difficili possono essere superati.
“Oh, hard times, come again no more
…
While we seek mirth and beauty and music light and gay“
E mentre le parole di Foster riecheggiano nell’atmosfera di casa Dickinson, le scene in successione ci danno un’idea di come coloro che fanno parte della vita di Emily stiano affrontando un momento difficile. In qualche modo, le parole di Foster, proprio come la poesia di Emily, donano la sensazione che possano offrire un pizzico di speranza nelle loro vite.
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