• ANIMAZIONE
  • Ascolta i nostri Podcast
  • Chi Siamo
  • CINEMA
  • Elementocreativo – Home Page
  • Elementocreativo.it
  • elementocreativo.it
  • EVENTI
  • EVENTI
  • Fiabe e Leggende
  • Home
  • HOME PAGE
  • INTERVISTE
  • INTERVISTE
  • Interviste
  • Iscriviti alla nostra Newsletter
  • LETTERATURA
  • MONDI PARALLELI
  • Mondi Paralleli
  • MUSICA
  • NOTIZIE
  • NOTIZIE
  • PRIVACY POLICY
  • Recensioni
  • Serie TV
  • Shop
  • STORIA
venerdì, Maggio 23, 2025
  • Login
  • Register
  • Home
  • CINEMA
    • Podcast
    • Recensioni
    • Scene
    • Animazione
    • Anni ’80
    • Anni ’90
    • CinemaArte
    • Corti
    • Documentario
    • Il Doppiaggio
    • Oscar
    • Storia del Cinema
    • The Best Of
  • LETTERATURA
    • Classici
    • Fumetti e Graphic Novel
    • Racconti
    • Romanzi
    • Recensioni
  • MUSICA
    • Autori
    • MusicArte
    • Recensioni
    • Storia della canzone internazionale
    • Storia della canzone italiana
    • The Best Of
    • The Sound of Music
    • Videoclip
  • ANIMAZIONE
    • Recensioni
    • Disney
    • Corti
    • The Best Of
  • Serie TV
    • Podcast
    • Recensioni
    • Scene
    • The Best Of
  • Fiabe e Leggende
  • Mondi Paralleli
    • DC
    • Marvel
  • EVENTI
  • NOTIZIE
  • STORIA
    • Podcast
  • INTERVISTE
  • Shop
  • Home
  • CINEMA
    • Podcast
    • Recensioni
    • Scene
    • Animazione
    • Anni ’80
    • Anni ’90
    • CinemaArte
    • Corti
    • Documentario
    • Il Doppiaggio
    • Oscar
    • Storia del Cinema
    • The Best Of
  • LETTERATURA
    • Classici
    • Fumetti e Graphic Novel
    • Racconti
    • Romanzi
    • Recensioni
  • MUSICA
    • Autori
    • MusicArte
    • Recensioni
    • Storia della canzone internazionale
    • Storia della canzone italiana
    • The Best Of
    • The Sound of Music
    • Videoclip
  • ANIMAZIONE
    • Recensioni
    • Disney
    • Corti
    • The Best Of
  • Serie TV
    • Podcast
    • Recensioni
    • Scene
    • The Best Of
  • Fiabe e Leggende
  • Mondi Paralleli
    • DC
    • Marvel
  • EVENTI
  • NOTIZIE
  • STORIA
    • Podcast
  • INTERVISTE
  • Shop
No Result
View All Result
elementocreativoo.it
No Result
View All Result

Il Codice Hays -I film che subirono la censura

Redazione di ElementoCreativo by Redazione di ElementoCreativo
17 Settembre 2024
in Cinema, Storia del Cinema
0
258
SHARES
2.3k
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

“A Hollywood si annida una colonia di esseri famosi per la loro dissolutezza, la loro corruzione e i facili costumi. Molte di queste star non sanno più come impiegare le loro ricchezze se non abbandonandosi alla lussuria e allo sperpero. I nostri giovani devono dunque prendere esempio da questi modelli di vita? C’è forse ancora qualche dubbio sulla necessità della censura?” Questo fu il discorso di un oratore, stanco dei continui scandali legati a Hollywood, durante un Congresso del 1922, che portò alla successiva creazione de “Il Codice Hays“. La questione della censura trova comunque radici molto più antiche. La diffusione del cinema rappresentò in America sin dagli inizi un pericolo per la pubblica moralità.

Il Codice Hays -I film che subirono la censura
“The Kiss” del 1896
Già nel 1896 “The Kiss”, un film realizzato da Thomas Edison fu fonte di numerose proteste per quello “scandaloso” scambio di effusioni tra due amanti.

Leggi e ascolta – Dracula (1931): la storia di come Dracula divenne un’icona cinematografica

Nel 1921 l’industria cinematografica elesse il politico repubblicano (ex deputato ed ex ministro) William Harrison Hays, presidente della “Motion Picture Producers and Distributors Association of America”. Lo scopo di tale mossa era quello di stabilire e mantenere un alto livello di moralità all’interno della produzione cinematografica; senza però abbassare gli standard di qualità delle pellicole.

You might also like

Nonnas: A tavola (e in cucina) non si invecchia

Il Mago di Oz: Il tornado che ha cambiato il cinema

Marrowbone: un accattivante thriller a tinte horror

Troppe erano infatti le lamentele dei benpensanti, stanchi delle situazioni licenziose presenti nei film e dei continui scandali che infestavano Hollywood. Uno su tutti la vicenda del comico Roscoe “Fatty” Arbuckle, coinvolto in un’orgia con tanto di omicidio. Il processo era ancora in corso quando un nuovo scandalo mise a soqquadro Hollywood. L’omicidio dell regista britannico William Desmond Taylor avvenne il 1 febbraio 1922. In seguito si scoprì che le ultime due persone a vederlo vivo furono la giovane attrice Mary Miles Minter, amante del regista, e Mabel Normand, altra brillante attrice. Il colpevole non fu mai trovato. Ciononostante per la Minter e per la Normand, sospettate di avere avuto a che fare con la morte del regista, questo episodio pose fine alle loro carriere.

Leggi – Susanna!: curiosità e dietro le quinte di uno dei film più divertenti della storia del cinema

L’anno successivo fu la morte di Wallace Reid a sollevare grande scalpore. L’attore, famoso per i suoi ruoli di eroe onesto, morì per una dose troppo forte di droga.
Il Codice Hays -I film che subirono la censura
Will H. Hays, creatore de “Il Codice Hays”

Fu così che nel 1927 l’ufficio di Hays iniziò a stilare la bozza di un regolamento che comprendeva un insieme di norme e di applicazioni particolari atte a specificare cosa fosse o non fosse moralmente accettabile nella produzione di film. Il “Production Code”, meglio conosciuto come “Il Codice Hays”, venne ufficialmente adottato nel 1930. Ma solo nel 1934 entrò effettivamente in vigore.

Leggi – Frankenstein Junior: Le curiosità di un capolavoro senza tempo

Con tre regole generali, undici applicazioni particolari e ventisette postille da usare come linee guida, “Il Codice Hays” è decisamente una delle forme di censura più rigide che Hollywood abbia mai visto. Tale Codice prevedeva dei principi atti ad evitare il turbamento della moralità del pubblico. Nette furono le condanne verso comportamenti di vita scorretti, ambigui e peccaminosi. È opportuno sapere che prima che un regista potesse cominciare le riprese di un film, l’ufficio di Hays doveva leggere la sceneggiatura ed eliminare le parti considerate oscene, oltre ai termini inappropriati.

Solamente dopo aver ricevuto l’approvazione dell’associazione de “Il Codice Hays” un film poteva ottenere i permessi necessari per essere girato.

Leggi – Modern Times: L’operaio bloccato tra gli ingranaggi della Grande Depressione

Le applicazioni del Codice prevedevano un lungo elenco di situazioni proibite o sconsigliate: delitti contro la legge (tecniche delittuose, brutali assassini, sanguinose vendette, traffico illegale di droga o alcool); rappresentazioni della vita sessuale (adulterio, scene di passione, perversioni, promiscuità razziali e amplessi); scene in cui un uomo e una donna giacevano nello stesso letto; varie forme di oscenità e volgarità (soggetti disgustosi, parolacce, gesti inconsueti); abbigliamento inadeguato (nudità, spogliarelli e abiti indecenti); scene macabre (impiccagioni, crudeltà verso i bambini e gli animali, operazioni chirurgiche).

Era un testo meticoloso, preciso nell’indicare tutti i possibili divieti, tanto da chiedersi quali libertà rimanessero ai produttori che volevano trattare temi e argomenti di vita quotidiana. Tutto doveva essere rappresentato sotto forma di allusioni, mai mostrato esplicitamente.

Leggi – Da P.L.Travers a Supercalifragilistichespiralidoso: I segreti di Mary Poppins

I CASI PIU’ FAMOSI DE “IL CODICE HAYS”

L’impatto che il Codice Hays ebbe sulle produzioni cinematografiche fu devastante e le vittime del nuovo regolamento furono molteplici. I primi film a subirne le conseguenze furono quelli della storica serie di Tarzan. In particolare le prime due pellicole “Tarzan l’uomo scimmia” (1932) e “Tarzan e la compagna” (1934). Jane aveva un comportamento troppo ammiccante per le rigide regole del Codice, e il rapporto tra lei e Tarzan era eccessivamente intimo. Hays fece in modo che la scena del film del 1932, in cui Tarzan e Jane sono fianco a fianco nello stesso “letto”, venisse censurata. E il costume di Maureen O’Sullivan, che interpretava Jane, giudicato troppo rivelatore, sostituito con uno più coprente e consono alle regole del Codice.

Il Codice Hays -I film che subirono la censura
“Tarzan e la compagna” del 1934

Anche “Casablanca” ebbe i suoi problemi con la censura. Ma se i membri del Codice Hays non si fossero imposti, uno dei finali più belli della storia del cinema non sarebbe mai stato girato. Joseph Breen, che dal 1935 aveva preso il posto di William Hays ai vertici del “Motion Picture Producers and Distributors Association of America”, desiderava che la passata relazione tra Rick (Humphrey Bogart) e Ilsa (Ingrid Bergam) non venisse raccontata in maniera esplicita. Così il regista Michael Curtiz, costretto a modificare la sceneggiatura, descrisse questo aspetto delle loro vite con una serie di allusioni al loro passato. Ma non solo.

Leggi e ascolta – Che fine ha fatto Baby Jane?

La prima stesura della sceneggiatura prevedeva che sul finale Ilsa scegliesse di rimanere a Casablanca con Rick, piuttosto che partire assieme al marito Victor Laszlo (Paul Henreid). Una cosa del tutto inaccettabile. Curtiz fu costretto a cambiare l’epilogo dando vita all’indimenticabile sequenza finale del film.

Altri lavori furono censurati solamente qualche anno dopo la loro data di uscita.

E’ il caso del film “Segno della croce”, diretto da Cecil B. De Mille. Nel 1932, anno di uscita della pellicola, molti puritani si indignarono per le scene ad alto contenuto erotico, ma la commissione per la censura intervenne solo nel 1944, costringendo il regista a tagliare circa un’ora di contenuti. Tra le scene cancellate, una delle più conosciute, è quella in cui Claudette Colbert, che interpretava Poppea, fa il bagno completamente nuda in una vasca piena di vero latte di asina, il cui odore sgradevole fece svenire la povera attrice durante le riprese. Recentemente è stata riprodotta una versione del film nel formato integrale, senza le censure applicate nel ‘44.

Il Codice Hays -I film che subirono la censura
“Casablanca” del 1942

Uno dei casi più famosi è sicuramente quello di “Via col vento”, capolavoro del 1939 diretto da Victor Fleming e prodotto da David O. Selznick. La battaglia che regista e produttore combatterono contro il sistema della censura fa ormai parte della storia del cinema; così come la famosa battuta che venne messa sotto processo.

Leggi – Gossip – Louella e Hedda, le regine di Hollywood

“Frankly, my dear, i don’t give a damn” (“francamente, mia cara, non me ne frega un dannato niente”), poi tradotta in italiano “Francamente me ne infischio”, ha seriamente rischiato di non far parte della pellicola.

La parola “Damn”, infatti negli anni in cui il Codice Hays vigilava sulle produzioni cinematografiche, era considerata una parola vietata. Joseph Breen, ritenendo la frase originale un’espressione di uso comune, era disposto a chiudere un occhio e concedere l’autorizzazione a Selznick di produrre il film, ma essendo il capo della commissione di censura, non poté fare altro che applicare il Codice e vietarne l’utilizzo.

Il produttore, che non voleva assolutamente rinunciare alla battuta di Rhett Butler (Clark Gable), fece allora una cosa che nessun altro aveva mai fatto prima di allora. Scavalcò il sistema andando a lamentarsi direttamente da William Hays. Selznick fece notare al censore che nel dizionario “Damn” non veniva definita come un’oscenità , ma come semplice volgarismo. E come prova della sua tesi mostrò ad Hays un mucchio di riviste a larga tiratura che facevano un uso continuo della parola. A quel punto il censore dovette cedere.

Leggi – Il Production Code – dall’era pre-codice alle Screwball Comedy

Selznick pagò una multa di 5.000 dollari per aver violato una regola del Codice, ma riuscì a fare in modo che Clark Gable pronunciasse la frase che entrò nella storia del cinema.

Altro caso celebre fu quello di “The Outlaw” (in italiano “Il mio corpo ti scalderà”), il western di Howard Hughes e Howard Hawks.

Il film era stato girato per essere portato sul grande schermo nel 1941, ma la produzione non aveva fatto i conti con le leggi del “Production Code”, che ne vietò la riproduzione per vari motivi, anche se il fattore scatenante di tale negazione fu l’aspetto di Jane Russell. Nella locandina del film, l’attrice appare con il seno prosperoso messo in bella mostra, e per tutta la durata della pellicola non mancano le scene in cui la Russell (al suo debutto su grande schermo per altro) sfoggia le sue forme con abiti succinti. Lo scopo del regista era quello di provocare le autorità e del Codice e, allo stesso, creare un caso attorno al suo film per attirare la curiosità del pubblico. Ad Howard Hughes ci vollero tre anni di battaglie continue prima di ottenere l’autorizzazione per proiettare su grande schermo “Il mio corpo ti scalderà“.

Leggi – Le origini di Stanlio e Ollio

Questa vicenda non fu del tutto un male per la pellicola di Hughes, né per la giovane Jane Russell. “The Outlaw” diventò un cult del western ancora prima che uscisse al cinema, e la protagonista finì col diventare una star di Hollywood ancor prima che il pubblico potesse vederla recitare. Non tutti i mali vengono dunque per nuocere.

“Il mio corpo ti scalderà” del 1943
Certo non mancarono le menti che riuscirono a trovare delle scappatoie per poter girare i propri film senza dover scontrarsi con le rigide regole della censura.

Leggi – I fratelli Lumière e la nascita del Cinematografo

Uno su tutti fu Alfred Hitchcock. Il Maestro del Brivido infatti trovò diversi stratagemmi per aggirare il sistema. Un esempio calzante è la scena di quello che viene ricordato come il “bacio più lungo della storia del cinema”, nel film “Notorious” (1946). Il Production Code prevedeva che un bacio non durasse più 30 secondi consecutivi. Il lungo scambio di effusioni tra T.R. Devlin (Cary Grant) e Elena Huberman (Ingrid Bergman), sarebbe stato decisamente inappropriato non fosse stato per i continui cambi di inquadratura e le pause che i due amanti si prendevano per parlare tra loro. Due semplici espedienti che consentirono ad Hitchcock di creare una delle sequenza amorose più famose della storia del cinema.

Anche per girare “Psycho” dovette adottare alcuni speciali accorgimenti. Decise di girarlo in bianco e nero, in modo da ridurre la brutalità delle scene sanguinose. Per la famosissima scena della doccia sfruttò la particolare tecnica chiamata “montaggio serrato”. Consiste nel mostrare allo spettatore solamente una parte di ciò che sta accadendo, lasciando il resto all’immaginazione. Infatti, non c’è un solo fotogramma in cui viene inquadrato il coltello che colpisce il corpo di Marion Crane; e il liquido che vediamo scivolare nello scolo della doccia è in realtà cioccolato fuso.

E’ proprio il caso di dire “fatta la legge, trovato l’inganno”.

Persino l’animazione venne censurata. Un esempio è Betty Boop, che prima dell’avvento del Production Code indossava un vestitino corto ed una giarrettiera. Ma con l’applicazione del Codice, Betty dovette dire addio alla giarrettiera e indossare un abito più consono alle nuove regole.

Leggi – Indovina chi viene a cena? – la recensione dell’ultimo film di Spencer Tracy

Il film che decretò il definitivo crollo della censura fu “Psyco“. Difatti mostrava alcune sequenze che sotto l’impero di Breen e del Production Code sarebbero state messe al bando. La pellicola di Hitchcock mostrò al pubblico scene di sesso, nudità e violenza come nessuno aveva mai osato fare prima. La definitiva abolizione del “Production Code” fu nel 1967 per fare spazio al nuovo “MPAA film rating system”, ovvero il sistema per valutare che un film sia “adatto a tutta la famiglia”, “per bambini accompagnati da genitori” e “solo per un pubblico adulto”

Correlati

LEGGI ANCHE

La Sirenetta – l’evoluzione delle Principesse Disney Vis a vis – il prezzo del riscatto: Yellow is the new black – recensione Audrey Hepburn: dall'infanzia a “Vacanze Romane”Audrey Hepburn: dall’infanzia a “Vacanze Romane” Charles Starkweather e Caril Ann Fugate: La folle e violenta storia che ha ispirato “Nebraska”, il celebre brano di Bruce SpringsteenCharles Starkweather e Caril Ann Fugate: La folle e violenta storia che ha ispirato “Nebraska”, il celebre brano di Bruce Springsteen Nightmare Alley: L’incubo del Sogno Americano nel Noir di William Lindsay Gresham Il doppiaggio – Figure professionali e tipologie The Addams Family: They're creepy and they're kooky, Mysterious and spooky, They're all together ooky, The Addams FamilyThe Addams Family: They’re creepy and they’re kooky, Mysterious and spooky, They’re all together ooky, The Addams Family Emma.: Dal Bullet Pudding all’epistassi di Anya Taylor-Joy, le curiosità sul film di Autumn de Wilde
Tags: Betty Boopcensuracodice haysHitchcockNotoriousproduction code
Previous Post

Mary Poppins: analisi del capolavoro di Walt Disney

Next Post

I Guerrieri della Notte: La storia delle gang di strada di New York

Redazione di ElementoCreativo

Redazione di ElementoCreativo

Siamo AlexMadoka (Alessia) e il Signor Nessuno (Andrea), fondatori di Elementocreativo.it, due ragazzi convinti che la creatività sia il bene supremo della vita. Nostalgici per natura, apparteniamo ai favolosi anni '80, epoca di grandi film e successi musicali. Viviamo di cinema, musica e letteratura, in pratica ci nutriamo di tutto quello che si può considerare arte e mistero... sognando un giorno di poter approdare sull'Isola che non c'è in groppa a Falcor il Fortunadrago.

Related Posts

Nonnas: A tavola (e in cucina) non si invecchia

Nonnas: A tavola (e in cucina) non si invecchia

by Andrea Dimas
20 Maggio 2025
0

Ispirato alle vera storia di Joe Scaravella, “Nonnas” racconta la storia della nascita dell'Enoteca Maria.Quella dell' Enoteca Maria è una...

Il Mago di Oz: Il tornado che ha cambiato il cinema

Il Mago di Oz: Il tornado che ha cambiato il cinema

by Andrea Dimas
18 Maggio 2025
0

Quella del tornado è una delle scene più memorabili de “Il Mago di Oz”. Ma come venne realizzata? Da “La...

Marrowbone: un accattivante thriller a tinte horror

Marrowbone: un accattivante thriller a tinte horror

by AlexMadoka
16 Maggio 2025
0

"Marrowbone". Una nuova generazione di talenti in un film che stupisce e non annoia mai. Perché è importante creare tensione...

Conclave: Il Vaticano si tinge di angoscia e mistero

Conclave: Il Vaticano si tinge di angoscia e mistero

by Andrea Dimas
12 Maggio 2025
0

“Conclave”. Tra incertezze e misteri un thriller ambientato nella Santa Sede. La Sede è Vacante. Il Papa Gregorio XVII è...

Next Post
I Guerrieri della Notte: La storia delle gang di strada di New York

I Guerrieri della Notte: La storia delle gang di strada di New York

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Ascolta i nostri Podcast

Cinema, Serie TV, Fiabe e Leggende

The Fall Guy

Related Post

Stardust di Neil Gaiman: Un'epica avventura nella terra di Faerie nella speciale edizione edita da Panini Comics

Stardust di Neil Gaiman: Un’epica avventura nella terra di Faerie nella speciale edizione edita da Panini Comics

9 Novembre 2022
One Piece season 2, Hugh Grant in versione malefica e il nuovo film di Guy Ritchie: trailer e news

One Piece season 2, Hugh Grant in versione malefica e il nuovo film di Guy Ritchie: trailer e news

1 Luglio 2024
Charles Starkweather e Caril Ann Fugate: La folle e violenta storia che ha ispirato “Nebraska”, il celebre brano di Bruce Springsteen

Charles Starkweather e Caril Ann Fugate: La folle e violenta storia che ha ispirato “Nebraska”, il celebre brano di Bruce Springsteen

18 Luglio 2024
Telegram Facebook Instagram Youtube TikTok

. CHI SIAMO

. PRIVACY POLICY

. ASCOLTA I NOSTRI PODCAST

. ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

ASCOLTA I NOSTRI PODCAST

The Fall Guy
No Result
View All Result
  • ANIMAZIONE
  • Ascolta i nostri Podcast
  • Chi Siamo
  • CINEMA
  • Elementocreativo – Home Page
  • Elementocreativo.it
  • elementocreativo.it
  • EVENTI
  • EVENTI
  • Fiabe e Leggende
  • Home
  • HOME PAGE
  • INTERVISTE
  • INTERVISTE
  • Interviste
  • Iscriviti alla nostra Newsletter
  • LETTERATURA
  • MONDI PARALLELI
  • Mondi Paralleli
  • MUSICA
  • NOTIZIE
  • NOTIZIE
  • PRIVACY POLICY
  • Recensioni
  • Serie TV
  • Shop
  • STORIA

© 2023 - Elemento creativo

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Verificato da MonsterInsights