SINOSSI DE “IL LIBRO DELLA VITA E DELLA MORTE”:

Ultima discendente di un’antichissima stirpe di streghe, Diana Bishop ha rifiutato la magia per tutta la vita, dedicando anima e corpo alla sua carriera di storica della scienza. Quando però entra in possesso di un misterioso manoscritto alchemico ritenuto perduto da secoli, il passato torna a bussare alla sua porta, facendo riemergere paure e ricordi legate alla morte dei suoi genitori. Altre creature, demoni, streghe e vampiri cercano il libro e sono disposti a tutto pur di ottenerlo. Tra tutti, Matthew Clairmont, vampiro millenario, sembra ben presto più interessato alla strega che al suo potere. Farà di tutto per proteggerla, mettendo a rischio il fragile rapporto tra creature e umani.
RECENSIONE:
“Tutto ebbe inizio con l’assenza e il desiderio, tutto ebbe inizio con il sangue e la paura, tutto ebbe inizio con la scoperta delle streghe”. Paura e desiderio sembrano essere le forze motrici di questo romanzo fantasy, il primo della trilogia “All Souls” di Deborah Harkness.
Diana Bishop, giovane e brillante ricercatrice di storia dell’alchimia, dalla morte dei genitori convive con costanti attacchi di panico. Cresciuta con le zie, si è sempre rifiutata di accettare i poteri della sua famiglia, ritenendo che proprio la magia abbia portato alla morte degli amati genitori, potentissimi stregoni, quando era solo una bambina.

Matthew Clairmont, vampiro dell’epoca di Clodoveo e ricercatore di genetica, desidera comprendere l’evoluzione delle diverse creature esistenti.
Ma, soprattutto, desidera Diana dal primo momento che posa gli occhi su di lei. Un antico manoscritto alchemico, ritrovato nella biblioteca Bodleiana di Oxford, è punto di inizio e fine dell’intera vicenda. Sembra risvegliare i poteri che Diana ha tenuto celati per tanto tempo e lega indissolubilmente il destino di tutti i protagonisti. La storia è raccontata quasi interamente dal punto di vista di Diana. Assieme a lei, anche noi lettori ci avviciniamo piano piano alla magia, scoprendo un mondo incredibile da sempre celato sotto i nostri occhi. Pagina dopo pagina, comprendiamo il rapporto con Matthew, con la sua famiglia ma, soprattutto, con sé stessa e con il suo passato.
Gli avvenimenti si svolgono nell’arco di 40 giorni, passando dai classici paesaggi inglesi alla Francia dei vecchi borghi medievali, fino alla campagna della cittadina americana di Madison. Vampiri, demoni e streghe, i personaggi aumentano capitolo dopo capitolo, mettendo sul tavolo dei giochi le loro profonde differenze ma, soprattutto, le medesime paure e fragilità. Tutti riescono ad avere una caratterizzazione ben precisa e uno scopo all’interno della vicenda, positivo o negativo che sia. Personaggio sicuramente degno di essere menzionato è la bellissima Isabeau, madre di Matthew, che, per amore del figlio, mette da parte la sua avversione nei confronti delle streghe, non senza difficoltà. Tantissimi sono i riferimenti storici e scientifici che portano il fantasy su un piano più reale e lo fanno distaccare da generi come Twilight a cui è stato ingiustamente paragonato.
Deborah Harkness ci trascina in un mondo ancora troppo legato ai pregiudizi sociali.
Il solo contatto con il diverso è visto come una minaccia per l’equilibrio esistente. Le stesse famiglie dei protagonisti sono riluttanti anche solo all’idea di interagire gli uni con gli altri, figurarsi collaborare, forti del reciproco odio. Punto di partenza per il cambiamento è proprio l’amore tra Diana e Matthew, un qualcosa di proibito ma destinato a compiersi. Matthew è duro, irascibile e tormentato, ma è anche un uomo d’altri tempi, un principe nero, un cavaliere medioevale. E ama Diana più della sua vita. Diana è brillante, intelligente, una donna in carriera e, per la prima volta in vita sua, si innamora. E questo amore, che la vorrebbe debole e soggiogata ad un vampiro, la rende ancora più forte e potente.

Il libro funziona, è scorrevole, si legge tutto d’un fiato.
Di fantasy ne sono stati scritti tanti, di storie d’amore altrettanto ma l’unicità di questo libro credo sia proprio quella di mantenersi su un piano reale, come se fosse possibile da un giorno all’altro incontrare un affascinante ricercatore di genetica che, casualmente è anche un vampiro. Dal libro è stata tratta la serie tv Sky “A discovery of witches”. Purtroppo, molte delle scene che nel libro ho preferito, come alcuni dei momenti tra Matthew e Diana o l’evolversi dei poteri di lei, sono stati semplificati e tagliati. Nonostante ciò, ho davvero apprezzato la resa, grazie anche a due attori straordinari come Teresa Palmer e Matthew Goode che sono riusciti a far rivivere perfettamente le emozioni provate durante la lettura.
Il finale aperto, tanto nel libro quanto nella serie, ci lascia con il desiderio irrefrenabile di scoprire cosa avviene dopo. Lettura assolutamente consigliata per chi ama i grandi classici e vuole perdersi in una romantica storia d’amore, ma anche per gli amanti dell’urban fantasy, della storia e del mistero.
La seguente edizione è stata pubblicata da Pickwick.
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