Simon Schiele, scrittore e giornalista freelance, autore della saga fantasy di Jack, intervistato da Ale87_Book_Funko.
Mi ritengo una persona fortunata.
Perché?
Grazie a ciò che faccio, autori dalle grandi qualità e capacità arrivano a contattarmi…proprio come Simon Schiele.
Amando il genere fantasy ed incuriosita dalla trama del suo “Jack atto I: la città celata” decido di rispondere positivamente e di tuffarmi in questa nuova avventura.
Non posso che dirmi felice di averlo fatto e di aver proseguito con il seguito, “Jack atto II: la triste notte”.
Ma chi è in fondo Simon?
Conosciamolo meglio attraverso le sue stesse parole.
QUALCHE INFORMAZIONE BIOGRAFICA
Simon Schiele, scrittore, giornalista freelance e sociologo ha diverse pubblicazioni all’attivo sotto casa editrice e presso Amazon. Vive a Torino e gestisce la pagina @officialschiele con cui si tiene in contatto con i suoi lettori. Ha pubblicato la satira sul mondo dei social network “L’irriducibile inconciliabilità dell’essere” nel 2019 e dal 2020 “La città celata” e “La triste notte” della saga di Jäck. Raccontare la realtà con occhio critico è la sua specialità e inventare mondi fantastici è il suo sogno sin da bambino.
INTERVISTA ALL’AUTORE
1) La prima domanda, concedimelo, è di rito per me… Quando hai iniziato a scrivere e sentire questo mondo parte di te?
Mettiamola così: questo mondo era già parte di me. Ho pensato l’intera saga (11 libri) quando ero alle medie; e alle superiori ho cominciato a scriverla. Possiamo dire che la storia di Jack è un po’ la mia storia, insomma ?
2) Nella saga di Jack arrivati al secondo capitolo, incontriamo varie personalità… ti sei ispirato a qualcuno di reale per la loro caratterizzazione?
Come ho detto in molte dirette, Reginald è una combinazione di tutti i tipi di persona che mi stanno sulle scatole. Alcuni personaggi secondari sono i tipici abitanti delle province di qualunque nazione del mondo e i personaggi principali… Be’ io sono un po’ tutti loro, credo.
3) Nell’eterna disputa tra #teamJack e #teamNight dove ti posizioni? A quale dei due ti senti maggiormente legato?
Jack. Semplicemente perché l’ho creato per primo. Night è venuto molto dopo. Avevo già creato tutti i cattivi quando l’ho concepito.
4) Come scrittore, il tuo interesse non è solo verso il fantasy. Con quale genere ti senti più a tuo agio?
Realismo. Cerco di parlare di situazioni reali anche con il fantasy. Per esempio, Reginald è un alcolista, Cabil è stato discriminato, Judith viene abusata e sempre Reginald chiama Jack e Night “fidanzati” in un’occasione perciò… Sì, c’è tanto del brutto del mondo in Jack.
5) Quale aspetto ha maggiore importanza a tuo avviso, nella stesura di un fantasy?
Il worldbuilding. Sai, da ragazzo mi informavo molto di più e questo mi spiace. Avevo studiato anche la lingua antica per bene, ora invece, per semplicità, l’ho abbandonata (ma la riprenderò, promesso!). Il fatto è che ci vuole tantissimo tempo per costruire un mondo fantasy convincente. Io ci son riuscito, ma perché l’ho creato alle superiori, quando avevo molto più tempo che non adesso.
6) Nella saga conosciamo anche una nuova terra e più in profondità una nuova città, Adzul. Com’è nata l’idea e a cosa ti sei ispirato?
Di Adzul? El Dorado. Piccola curiosità. Il conquistatore della città di Adzul, Cortey, ha un nome molto simile a quello dell’uomo che cercava la città d’oro, Hernan Cortez.
7) Nel secondo volume troviamo delle illustrazioni davvero molto belle e che rappresentano i personaggi a regola d’arte. Vuoi parlarci del suo autore?
Direi che @arte_del_cazzo può parlare da sé (Ride) Basta guardare la sua pagina. Dirò che è un ragazzo molto paziente perché io sono estremamente pignolo con le illustrazioni.
8) Se ti sposti dall’altra parte della barricata, che genere ti piace leggere?
Realismo. Di nuovo (Ride). Tanti classici e tanta letteratura ottocentesca.
9) Sei già il lavoro sul capitolo conclusivo della saga? Hai già una previsione di uscita?
No, ora sto lavorando ad altro. Per ora mi concentro sul promuovere il primo e il secondo libro, poi, se c’è abbastanza richiesta farò il 3. Non è bello da dire ma sono arrivato ad un’età in cui devo anche pensare alla carriera e non solo a ciò che amo. Il mio obiettivo è di portare Jack sotto CE. Se non ci riesco, dovrò pensare ad altro.
10) Cosa vedi nel tuo futuro di scrittore?
Tante, tante storie. Le idee non mi mancano, per fortuna. Solo il tempo ? Ma cercherò di scriverne il più possibile (Ride).
Se siete amanti del genere e le risposte dell’autore hanno solleticato la vostra curiosità, non posso che consigliarvi di intraprendere questo viaggio assieme a Jack, Night e tutti loro.
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