Mettiamo le cose in chiaro. Il “Io e te dobbiamo parlare” è di per sé ridicolo, non si prende sul serio e neanche prova a prendersi sul serio. È volto ad un solo ed unico scopo: far ridere. Il problema, però che non sempre ci riesce.
Prodotto da Italian International Film con Rai Cinema, e distribuito da 01 Distribution, scritto, interpretato e diretto dallo stesso Alessandro Siani, “Io e te dobbiamo parlare” è la sintetica espressione di una comicità confusionaria. Niente a che vedere con “Il principe abusivo”, film del lontano 2013. Un film, sempre firmato dallo stesso Siani, ma che aveva un senso. “Io e te dobbiamo parlare” è infatti un film che parte abbastanza bene, ma che, a ondate (nemmeno con il mare agitato) fa ridere, poi sorridere, e poi, sprofonda nell’abisso senza più fare ritorno.
Ma facciamo chiarezza.
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“Io e te dobbiamo parlare” è la storia (che neanche qui trova molto approfondimento, ma lasciamo stare) di Antonio (Alessandro Siani) e Pieraldo (Leonardo Pieraccioni), due poliziotti, che condividono una più che decennale amicizia, rovinata a loro sostenere, dall’ex moglie di Antonio e madre di loro figlia Maria, adesso attuale moglie di Pieraldo. I due trovatesi a lavorare in coppia, sono maldestri, privi di una vera e propria sintonia tra di loro, e soprattutto, privi di quell’intuito e quella furbizia indispensabili per lavorare come poliziotti. Ma, nonostante tutto, spinti dal desiderio di riuscire a dimostrare di valere qualcosa, lavorativamente parlando, i due si ostinano a cercare qualsiasi cosa che non li releghi a “dare da mangiare alle anatre al parco” (anche se è vietato).
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Il problema, anzi, plurale, I Problemi, non sono nella storia, che avrebbe potuto avere una trama ben più intrigante e carina considerata anche la presenza di Leonardo Pieraccioni, sono molteplici: le gag non fanno ridere e a volte sfociano nella più superficiale delle soluzioni (ricordate la festa dove entrambi si imbucano?); altre gag sono davvero troppo lunghe e illogiche, e quindi annoiano (ricordate il siparietto sulle scale tra Siani e Biagio Izzo?); una sceneggiatura (ripeto, scritta dallo stesso Siani) elaborata in maniera approssimativa, e soprattutto capace di destabilizzare lo spettatore riguardo l’andamento della pellicola; sotto trame prive di logica (il custode, il poliziotto playboy), di continuità e personaggi privi di spessore.

“ La comicità è una questione complessa, non basta mettere in scena una cosetta simpatica per guadagnarsi gli applausi”, diceva Gigi Proietti. E aveva ragione.
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Essere un comico, far ridere gli altri è tanto difficile e non basta forzare la mano con inutili siparietti, scene troppo prolisse e verbose. E non voglio soffermarmi assolutamente sulla scena iper Trash dei due poliziotti che si immaginano come cartoni animati. Mi rifiuto.
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E vogliamo parlare della scena del parco dove i due “simpaticissimi” Antonio e Pieraldo non si accorgono “dell’apocalisse” alle loro spalle? No, perché “Io e te dobbiamo parlare” è, probabilmente, deludente su tutti i fronti. Lasciamo stare che entrambi i personaggi sono talmente fessi che il fato vuole che gli succeda veramente di tutto. Va bene, può darsi. Ma tu, sceneggiatore, fa sì che gli stessi abbiano una ragione di esistere in quella scena e che quella determinata scena, di conseguenza, abbia un senso e faccia ridere.

Ripeto, se la sceneggiatura è scritta male, non si può nutrire la speranza che il regista sia abbastanza brillante da salvare il film. Anche perché in questo caso, interprete, sceneggiatore e regista è sempre lo stesso Siani. Una regia che, infatti, come la sceneggiatura, risulta essere confusionaria.
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Nonostante tutto Siani qualche volta riesce a far ridere, ma purtroppo, non è capace di trovare una giusta sintonia con il toscano Leonardo Pieraccioni. Il duo non funziona e la recitazione di Pieraccioni risulta essere molto ma molto sottotono rispetto al solito e in netto contrasto con la verve di Siani.
In conclusione “Io e te dobbiamo parlare” è il risultato di una comicità che non si impegna ma che cade in inutili e tristi siparietti.
Di seguito il Trailer di “Io e te dobbiamo parlare”.