James Earl Jones: Omaggio al Re Leone e Darth Vader

Addio a James Earl Jones, leggenda del cinema, voce di personaggi come Mufasa e Darth Vader.

“Guarda Simba. Tutto ciò che è illuminato dal sole è il nostro regno. Il periodo di reggenza di un Re sorge e tramonta come il sole. Un giorno, Simba, il sole tramonterà su tuo padre e sorgerà con te, come nuovo Re!”.

Certo, noi italiani associamo tale aforisma al grande Vittorio Gassman (scomparso il 29 giugno del 2000), una delle voci più profonde e avvolgenti del cinema nostrano. Oltre ad essere uno dei migliori attori del nostro bel paese. Tuttavia, nella versione originale, mentre Re Mufasa insegnava le leggi della vita al piccolo e futuro re Simba, la voce che dal grande schermo giungeva al pubblico americano, era quella di James Earl Jones.

Ma, al contrario di quanto asserisce il Re Leone, purtroppo, adesso che il sole è tramontato sull’attore americano, nessuno potrà prendere il suo posto come nuovo Re.

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Scomparso alla venerabile (e per alcuni invidiabile) età di 93 anni, James Earl Jones è stata un’icona del cinema internazionale. Fin dalla sua prima apparizione sul grande schermo, avvenuta nel film “Il dottor Stranamore” di Stanley Kubrick.

Padre del “Principe cerca moglie”, nonché sovrano dello stato di Zamunda. Scrittore bollato come comunista ne “L’uomo dei sogni” e condottiero conquistatore (o meglio, distruttore) in “Conan il Barbaro”, Jones ricevette l’Oscar alla Carriera nel 2012. E il prestigioso Tony Award nel 1969. E, successivamente uno alla carriera nel 2017.

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Ma ovviamente, la maggior parte della Generazione X e di noi Millennials/Nerd, lo ricorda per essere stato la storica voce di Darth Vader, l’acerrimo e tirannico nemico dell’Alleanza e dei Jedi nella saga di “Star Wars”. Sebbene in seguito abbia impersonato un ruolo importante come quello del viceammiraglio James Greer in “Caccia a Ottobre Rosso”. E aver letteralmente “terrorizzato” Scotty Smalls e gli altri “Ragazzi Vincenti” (The Sandlot) nella pellicola di David Evans.

Quella di James Earl Jones è stata una carriera di tutto rispetto, risultato di un’infanzia difficile e di una storia famigliare non proprio idilliaca. Nato nel 1931 nel Mississippi dove vigeva la segregazione, abbandonato dal padre, che (guarda caso) lasciò la famiglia per dedicarsi alla carriera da attore (con scarsi risultati), crebbe insieme alla madre. E, prima di intraprendere il mestiere di attore servì il paese lavorando come Ranger per l’Esercito Americano.

Tuttavia, recitare e doppiare era la vera vocazione di quel ragazzo che aveva avuto la forza e il coraggio di superare le leggi razziali e frequentare l’Università del Michigan. Una vocazione che lo portò ad essere uno degli attori più amati e ricordati degli anni a cavallo tra il 1900 e i 2000.