Pochi sanno che la storia della leggendaria guerriera Mulan ha origine antiche. Il poema originale è una canzone popolare composta durante le dinastie del Nord (386 d.C. – 557 d.C.), chiamata La ballata di Mulan e trascritta per la prima volta nel VI secolo. Non si conosce con sicurezza l’autore ma alcuni attribuiscono questo scritto a Liang Tao, scrittore e filosofo cinese, cantastorie e commediografo.
Mulan è la massima espressione della poesia della Cina del Nord e riflette lo spirito avventuroso di quelle popolazioni ancora nomadi.
È ambientata nelle grandi pianure della Cina settentrionale, durante le invasioni barbariche avvenute tra la fine della dinastia Han e l’inizio della dinastia Sui.
Mulan, intenta a tessere a telaio, continua a sospirare. La sua mente è ferma alla sera prima, quando l’esercito è giunto al suo villaggio, annunciando la guerra. L’imperatore ha richiesto di richiamare alle armi tutti gli uomini cinesi iscritti nell’elenco dei riservisti per aiutare l’esercito a difendere il regno dall’avanzata dei nemici. Tra questi vi è anche Hua Hu, noto condottiero e padre di Hua Mulan. Nonostante la sua veneranda età e il suo debole stato di salute, Hua Hu non ha nessuna intenzione di sottrarsi al suo impegno e intende rispondere alla chiamata per onorare il nome della sua famiglia e dei suoi antenati.
Mulan è preoccupata per la salute del padre e decide di prendere il suo posto ed andare in guerra.
Va al Mercato d’Oriente a comprare un buon destriero; al Mercato d’Occidente compra invece una sella e una coperta; al Mercato del Sud si procura le redini e il morso; e, infine, al Mercato del Nord acquista un lungo frustino. All’alba, dopo essersi travestita da uomo e aver preso il nome di suo fratello minore, ancora troppo piccolo per andare in guerra, Hua Jun, saluta i suoi amati genitori e parte verso il Fiume Giallo, fino ad arrivare sulla vetta della Montagna Nera.
Ormai non sente più i richiami del padre e della madre ma solamente le urla dei cavalieri barbari sotto i monti di Yan. Continua ad andare avanti per oltre diecimila miglia, superando montagne, fino a trovarsi in mezzo alla battaglia, dove risuonano metallici i colpi sulle armature di ferro.
Trascorsero più di dieci anni e Mulan prese parte a cento battaglie, compiendo incredibili gesta e mantenendo segreta la sua vera identità. Quando la guerra finalmente finì, la leggendaria guerriera fu investita dei più grandi onori imperiali. Le fu proposta la carica di alto funzionario e le fu concesso di scegliere qualsiasi cosa volesse come ricompensa, ma la ragazza rifiutò qualsiasi tipo di ricchezza e chiese solamente di tornare a casa dai propri cari.
«Desidero un corsiero che faccia mille miglia e mi riconduca al paese natale!»
Quando il padre e la madre seppero del ritorno della figlia, le andarono incontro oltre le mura, aspettandola impazienti e guidandola poi verso casa, mentre la sorella l’aspettava sulla soglia e il fratello preparava il grande banchetto in onore della sua valorosa sorella maggiore.
Dopo aver riabbracciato i propri cari, Mulan è finalmente pronta a togliersi il mantello del tempo della guerra ed a indossare le sue vesti passate. Quando esce di casa, però, rincontra i suoi vecchi compagni d’armi, che rimangono meravigliati dalla visione di Mulan. Per dodici anni avevano marciato insieme senza sapere che Mulan era, in realtà, una graziosa fanciulla.
«Il coniglio adopera le zampe per saltare, la coniglia ha occhi che sembrano non vedere. Ma quando entrambi corrono insieme, chi sa distinguere il maschio dalla femmina?»
Esistono varie versioni di questa leggenda ma la più famosa e importante è quella contenuta nel romanzo storico del XVII secolo di Chu Renhou: Il romanzo di Sui e Tang.
L’opera è ambientata più avanti nel tempo, fra il 603 ed il 619, e vede la nostra eroina impegnata nella guerra contro l’alleanza delle dinastie Khan e Tang, che tentarono di conquistare l’impero cinese.
Mulan vive sotto il dominio di Heshana Khan del Khanato Turco Occidentale. Un giorno il Khan decide di intraprendere una guerra per conquistare tutta la Cina, alleandosi con l’emergente dinastia Tang. Il padre di Mulan, Hua Hu, da tempo malato, comincia a temere di poter essere chiamato ad entrare nell’esercito in vista della guerra, dal momento che ha solo due figlie e un figlio neonato ed essendo, perciò, l’unico nella sua famiglia a potersi arruolare. Ma Mulan, travestitasi da uomo, decide di prendere il suo posto.
Arrivata al campo di arruolamento, però, viene intercettata dalle forze del re Xia Dou Jiande e sottoposta ad un interrogatorio da parte dalla guerriera Xianniang, figlia del re.
Xianniang riesce a scoprire subito la vera identità di Mulan e, lieta di avere un’altra donna nell’esercito, le due diventano come sorelle.
La guerra continua, ma, nonostante gli sforzi, il padre di Xianniang, dopo essersi schierato con il nemico della dinastia Tang, viene sconfitto. Le due ragazze si offrono di morire al suo posto, ma l’Imperatore, mosso dalla pietà, opta per il perdono, consegnando alla principessa denaro per le sue future nozze e a Mulan un’ingente somma di denaro atta a provvedere alla sua famiglia.
Al suo ritorno a casa, però, Mulan scopre che l’amato padre è morto e che la madre si è già risposata. Incapace di rassegnarsi a un destino tipicamente femminile, che la vede tornare a palazzo come concubina di Khan, dopo aver mostrato tutto il suo valore durante la guerra, l’infelice eroina sceglie di suicidarsi. Prima di togliersi la vita, però, decide di consegnare una lettera per il proprio amato, il generale Luo Chéng, alla sorella minore Youlan che recita:
«sono una ragazza, sono stata in guerra e ho fatto abbastanza. Ora voglio stare con mio padre».
Questa versione della leggenda è quella che si discosta di più dalla trasposizione fatta dalla Disney nel 1998. Inoltre, a differenza della leggenda originaria, nel classico Disney,Mulan si arruola nell’esercito senza il permesso dei genitori e impara a combattere durante l’addestramento. Anche il momento e il modo in cui l’identità della protagonista viene svelata cambia radicalmente. Nella versione animata, infatti, provocando una valanga che travolge e sbaraglia i nemici, Mulan riesce a salvare i suoi compagni, ma resta gravemente ferita e, durante le cure, viene “smascherata”. Per il suo inganno dovrebbe essere punita con la pena capitale, ma Li Shang, il capo della spedizione, ammirato dal valore e dal coraggio da lei dimostrato in battaglia, decide di risparmiarla. Abbandonata e disprezzata da tutti, Mulan continua a combattere per proprio conto, fino a scontrarsi con Shan Yu, il capo degli Unni , sconfiggendolo.
Il live action Mulan, invece, cerca di mantenersi più fedele possibile alla ballata, restituendoci l’eroina indipendente e coraggiosa che abbiamo tutti imparato ad amare.
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