“La maschera di Innsmouth”, la versione fumettistica del capolavoro di H. P. Lovecraft.
Nato a Providence nel 1890, Howard Phillips Lovecraft, meglio conosciuto come H. P. Lovecraft, ancora oggi viene considerato (a ragion veduta) uno dei maggiori maestri della letteratura dell’orrore, al pari di un autore come Edgar Allan Poe.
Difatti, grazie al suo innato talento, riuscì a creare opere in grado non solo di introdurre un nuovo epico mondo popolato da colossali e aliene entità maligne, culti blasfemi e misteriose città celate nei più remoti angoli del pianeta, bensì a elaborare un nuovo genere letterario. Alcuni tra i più illustri nomi della letteratura hanno definito “horror cosmico”, in grado di fondere la fantascienza all’horror.
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Presentato anche con il titolo di “La maschera di Innsmouth”, così come alcune opere precedenti quali “Il richiamo di Cthulhu” e “Alle montagne della follia”, “L’ombra su Innsmouth” trasporta il lettore nel tenebroso mondo dominato dalla funesta ombra dei Grandi Antichi. Arcaiche creature semidivine, provenienti da altre dimensioni spazio-temporali, imprigionate nei ghiacciai e nelle profondità degli oceani del nostro pianeta.

Attraverso le accurate descrizioni del desolato paesaggio della città portuale di Innsmouth, tipiche dell’estetica dello scrittore americano, e dei suoi inquietanti abitanti, adoratori del maligno Dio Cthulhu, Lovecraft riesce a trasmettere tutta l’ansia e la claustrofobia provate dal giovane protagonista, di cui non ci è dato sapere il nome (né la discendenza…).
Difatti, è proprio attraverso lo sguardo terrorizzato e attonito del giovane protagonista che Lovecraft trasporta il lettore nella raggelante realtà di Innsmouth. Lo scrittore americano descrive minuziosamente non solo l’aspetto degli abitanti e della cittadina, vero e proprio sobborgo fatiscente e dimenticato da Dio, bensì le sensazioni provate da un uomo determinato ma che lentamente sprofonderà in un abissale stato di disperazione.
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Eppure, nonostante l’estrema precisione con cui viene descritta la trama de “L’ombra su Innsmouth”, riadattare un’opera di Lovecraft non è mai un’impresa semplice. Invero, per decenni lo stesso Dio Cthulhu (probabilmente il più celebre dei personaggi del maestro americano) è stato rappresentato senza una precisa forma artistica. Tanto era complesso l’aspetto del Grande Antico.
Per tali motivi il lavoro di Gou Tanabe, mangaka giapponese classe 1975 e responsabile delle trasposizioni fumettistiche di alcuni dei più amati racconti di Lovecraft, merita di essere celebrato.
Difatti, con l’adattamento de “L’ombra su Innsmouth”, edito in Italia da J-Pop con il titolo “La Maschera di Innsmouth“, presentato in due volumi in un box da collezione, il fumettista di Tokyo, oltre a rappresentare perfettamente gli orripilanti abitanti della città portuale, è riuscito a ricreare fin dalla prima pagina quel senso di marciume e putrefazione che impesta la decadente città di Innsmouth.
Ma non solo. Tanabe riesce abilmente a mescolare lo stile cartoonesco ad un tratto deciso ma raffinato. Alternando tavole degne della tradizione giapponese dei manga a dei veri e propri dipinti. Enfatizzando il senso di angoscia e inquietudine in uno splendido bianco e nero che traspare dalle pagine del romanzo di Lovecraft.

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Così come Lovecraft, Gou Tanabe pone una particolare attenzione ad ogni minimo particolare. Nella rappresentazione dell’orrido aspetto degli abitanti di Innsmouth, compreso il bizzarro vestiario della setta adoratrice del Dio Cthulhu, che nel desolato paesaggio che circonda la funerea città portuale.
Invero, se nell’opera del maestro americano a far da padrone sono l’afflizione e il turbamento del protagonista, che inevitabilmente dovrà affrontare il proprio destino, nel fumetto di Tanabe è l’atmosfera pestilenziale di Innsmouth che attanaglierà la mente del lettore. Oltre a far provare una forte empatia con il malcapitato che si troverà a dover affrontare una delle sette più misteriose e inquietanti della letteratura.
In conclusione, il senso di smarrimento trasmesso dalle immagini e dall’estrema espressività dei personaggi disegnati da Tanabe, il ributtante aspetto della città portuale e la febbrile ansia delle didascalie, alcune delle quali riprese direttamente dall’opera dello scrittore americano, rendono “L’ombra di Innsmouth” un vero e proprio capolavoro del genere horror fumettistico.