“La ragazza nello schermo”. Una favola ambientata nell’era moderna nata dalla penna di Manon Desveaux e Lou Lubie.
Tutti noi desideriamo quel minuscolo momento di felicità che riserviamo nel nostro intimo e che ci fa sentire completi.
Molti non ce l’hanno, non possono ottenerlo o averlo, possono solo immaginarlo. Molti altri, invece, per poter sopravvivere alle ingiurie della vita e per contrastare un’esistenza priva di gioia, conservano una foto, una lettera, un ricordo che, inevitabilmente riporta alla mente quel minuscolo momento di felicità.
Coline e Marlène, hanno un segreto. Quel minuscolo momento di felicità è per loro l’aver trovato l’amicizia l’una dell’altra in una vita insoddisfacente e ordinaria, colma di dubbi, insicurezze e, soprattutto, ansie.
L’amicizia tra Coline e Marlène si farà sempre più profonda. Tanto da diventare una certezza, un punto di riferimento di cui né l’una né l’altra potranno fare a meno, e con il bisogno perpetuo di osservare il telefono e desiderare il suo squillo. Il loro legame, diventato sempre più profondo e intimo col passare dei giorni, dei mesi e, di conseguenza delle stagioni, si farà sempre più concreto. Fino a tramutarsi in quel sentimento di cui nessuno, nel bene e nel male può fare a meno: l’amore.
Nato dalla penna di due autrici, Manon Desveaux (Coline) e Lou Lubie (Marlène), “La ragazza nello schermo” è la storia di due ragazze francesi, Coline e Marlène che abitano in parti opposte del pianeta: Périgeux, Francia; Montréal, Canada.
Le loro esistenze si incroceranno dal momento in cui Coline, che desidera completare un progetto grafico da molto tempo, contatterà Marlène per email, con il desiderio di usare come riferimento, alcune foto di animali e paesaggi immortalate dalla ragazza, in Québec.
Da quel momento ha inizio la favola nell’era digitale di Coline e Marlène, due ragazze che scoprono di avere in comune più di quanto pensano.
Entrambe insoddisfatte della propria vita e desiderose di trovare il coraggio necessario per cambiarla, sfidano ansie e paure che le attanagliano e le incatenano in quella realtà e concretezza. Concretezza che invece chi le circonda vorrebbe per loro.
Coline, appartata nella sua mansarda al confine con la casa dei suoi amati nonni è ben lontana dai giudizi di sua madre. Ma vive un’esistenza in preda all’ansia causata dal mondo esterno e alla paura di fallire e cadere nella pressione genitoriale.
Marlène, sebbene sia francese, vive in Canada con il suo compagno Vince, che non condivide l’idea di convivenza intima a sé stessa e le regole che ne dovrebbero derivare: comunicazione e complicità.
Infelice del rapporto con il suo compagno e del suo lavoro in una tavola calda, Marlène desidera trovare quella forza che la potrebbe condurre ad avere più fiducia in sé stessa.
Manon Desveaux e Lou Lubie, autrici e narratrici della Graphic Novel, “La ragazza nello schermo”, un’opera piena di dolcezza e di sentimento, raccontano la vicenda di Coline e Marlène dividendo l’albo in due storie differenti, ma che si rincorrono e intrecciano via via che le pagine scorrono, separandole e differenziandole sia nel carattere di Coline e Marlène che nello stile.
La vita di Coline difatti è rappresentata in bianco e nero, delineandone il carattere solitario, timido, insicuro; Marlène, invece, è esuberante e piena di vita, solare e sensuale. Una ragazza che entra nella vita di Coline come un uragano, ma di cui Coline ha un disperato bisogno per trovare quella felicità che, probabilmente, non ha mai provato.
La seguente edizione è stata pubblicata da Comicout.
Articoli Correlati:
- Il blu è un colore caldo: la vita di Adele e i turbamenti di Clementine
- Blacksad e quell’ambientazione noir tanto retrò quanto necessaria
- Il lungo Halloween: Batman e l’ascesa dei freaks
- Castello di sabbia: l’estinzione umana secondo Pierre Oscar Levy
- La profezia dell’Armadillo: ironia e satira nell’opera prima di Zerocalcare
- Io Sono Shingo: l’opera visionaria di Kazuo Umezz