Madonna ha dettato mode, ha rivoluzionato la scena della musica pop. Scegliere non è stato affatto facile. Ma al cuor non si comanda.
Costantemente provocatoria, Madonna è divenuta nel corso della sua carriera, da semplice ragazza nata a Bay city e con il sogno nel cassetto di andare a New York e diventare una ballerina, una donna determinata ad avere successo. Ad ogni costo. Brillante, piena di talento, tanto da divenire un’icona per generazioni e generazioni. Costantemente criticata e amata, Madonna è stata tra le prime cantanti sulla scena musicale anni ’80 a iniziare a smuovere le masse grazie alle sue provocazioni, dettate sia dalle sue canzoni che dai suoi videoclip messi in onda da MTV. Nei suoi videoclip molti sono i riferimenti al mondo del cinema, specialmente al cinema classico.
Di seguito, vi presenteremo, in ordine cronologico quei videoclip che in qualche modo hanno influenzato non solo il mondo della musica, ma della cultura pop.
Like a virgin – Pubblicato nel 1984, “Like a virgin” è stato il primo grande successo di Madonna, e, probabilmente, la sua prima grande provocazione che, ancora oggi, viene associata alla regina del pop. La canzone fu presentata in anteprima all’inaugurazione degli MTV Video Music Awards. Madonna apparì vestita da sposa con velo, una fibbia con su scritto “Toy Boy”, in cima ad una torta nuziale, muovendosi in maniera decisamente equivoca. Il testo della canzone fece molto scalpore perché pieno di allusioni sessuali. Il videoclip, girato tra New York e Venezia, diretto da Mary Lambert, mostra Madonna all’interno del sontuoso Palazzo Zenobio, indossando un abito nuziale, simbolo di integrità, purezza e, soprattutto, verginità. Allo stesso tempo, esplora in gondola i canali dell’elegante città di Venezia, provocando tumulti con sensuali passi di danza.
Papa don’t preach – “Papa don’t preach” è tra le canzoni racchiuse nel terzo album della cantante, “True blue”, del 1986. “Papa don’t Preach”, racconta la storia di una ragazza rimasta incinta, che cerca di confessare la propria gravidanza al padre (interpretato da Danny Aielllo). Il videoclip, diretto da James Foley, suscitò numerose critiche anche a causa del testo che, secondo alcuni sarebbe un incitamento alle gravidanze adolescenziali e secondo altri, un video contro l’aborto, “Papadon’tPreach” ha il pregio di aver sollevato una questione tanto attuale negli anni ‘80 quanto ai giorni nostri: il libero arbitrio della donna.
Material Girl – Pubblicato come secondo singolo, estratto dall’album “Like a Virgin”. “Material Girl” è tra i videoclip più famosi della pop star, dove, avvolta in un abito di satin rosa, respinge a suon di cuori i suoi spasimanti, appropriandosi di bracciali di diamanti e banconote. Il video in questione è una rivisitazione della famosissima scena di Marilyn Monroe nel film “Gli uomini preferiscono le bionde” (Gentlemen prefer blondes), dove la dolce attrice si esibiva nella canzone “Diamonds Are a Girl’s Best Friend”, impazzendo per ogni gioiello regalato.
La Isla Bonita – Pubblicato come estratto del terzo album di Madonna, “True Blue” (1986), il videoclip, diretto da Mary Lambert, mostra la giovane cantante intenta a interpretare due personaggi molto diversi: una ragazza che si raccoglie in preghiera e una latinoamericana appassionata di flamenco. La giovane Madonna, accetterà l’invito della gente del luogo a scendere in strada e a danzare insieme. La musica inizialmente era stata proposta a Michael Jackson per il suo album “Bad”, che però rifiutò. Madonna ne scrisse così il testo, aprendo così la strada nella sua discografia a sonorità più latine. Alla fine del videoclip è presente un giovanissimo Benicio Del Toro, che, appoggiato su una macchina, guarda la giovane Madonna ballare.
Open Your Heart – Quarto singolo estratto dall’album “True Blue”. Il videoclip, diretto da Jean-Baptiste Mondino, si discosta molto dal testo da cui è tratto. La canzone parla di una ragazza vulnerabile alla ricerca di un amore non corrisposto. Il videoclip, invece, raffigura Madonna nei panni di una seducente spogliarellista, osservata, fotografata da ogni personaggio presente nel peep show. Qui l’immagine di Madonna appare più definita. Bionda platino, strizzata in un body con i seni a punta. Il videoclip si apre con una gigantografia di un’opera di Tamara De Lempicka. L’immagine di Madonna, è un chiaro omaggio sia a Liza Minnelli, per il musical Cabaret, sia a Marlene Dietrich per il film “L’angelo azzurro”.
Like a Prayer – Dal quarto album in studio della cantante , “Like a Prayer” diretto da Mary Lambert, simboleggia una fase più matura per Madonna. Cambiò immagine, mostrando una parte di sé più consapevole. Il videoclip di “Like a Prayer” è un mix esplosivo di provocazioni. Tra violenze, razzismo, preghiera e blasfemia. È l’ennesima dimostrazione che Madonna ha sempre vissuto per suscitare stupore. In questo famoso videoclip, Madonna interpreta una ragazza che assiste ad uno stupro. Viene accusato ingiustamente un ragazzo nero, che, al contrario, aveva cercato di salvare la ragazza. Tra santi sexy che si animano, atteggiamenti sensuali, cori gospel e croci in fiamme, iniziò anche il periodo blasfemo per la giovane cantante che non accennava a voler smettere di provocare.
Vogue – Dopo aver già collaborato con la Pop Star ad almeno due videoclip, ovvero “Express Yourself”, basato sul classico del cinema “Metropolis” e “Oh Father”, David Fincher tornò dietro la macchina da presa per dirigere “Vogue” (primo estratto dell’album “I’m Breathless”) , considerato, probabilmente, tra i migliori videoclip della cantante. Girato in uno splendido bianco e nero, come già scritto in “I Videoclip: nascita, arte e creatività nella cultura pop anni ’80 e ’90”, ispirato alle atmosfere dei locali gay di New York, “Vogue” è un’alternanza di primi piani in perfetta armonia con lo stile anni ’80 e ’90 e con la moda della golden age americana. All’interno, una serie di coreografie chiamate vogueing, ovvero uno stile di danza contemporanea, nato nei locali gay durante gli anni ’60 e che Madonna, grazie alla sua diropompente popolarità, contribuì a rendere popolare, grazie all’uscita del videoclip.
Justify My Love – Senza ombra di dubbio il videoclip più provocatorio della cantante, assieme a “Erotica” (1992). A causa del contenuto fortemente esplicito, erotico fu censurato da MTV e mandato in onda solo di notte. Girato a Parigi in bianco e nero da Jean Baptiste Mondino, “Justify My Love” vede la sua protagonista entrare in un hotel, vestita solo di lingerie e un pesante cappotto che la avvolge. Successivamente all’incontro con un uomo, la donna si abbandonerà a innumerevoli fantasie sessuali. Censurata da MTV, la cantante decise di distribuire il video in VHS. Il video ha ricevuto quattro dischi di platino.
This Used to Be My Playground – È una canzone del 1992, facente parte della colonna sonora del film “Ragazze vincenti” (A League of Their Own), diretto da Penny Marshall e dove Madonna ha prestato il volto e la grinta a Mae Mordabito. Nel 1993 ottenne una nomination ai Golden Globes come Migliore canzone originale. La canzone, tra le colonne portanti del film, è un inno alla nostalgia, a quei ricordi che non ci abbandoneranno mai nella vita. Nel videoclip, infatti, compare una figura, ripresa solo dall’alto, intenta a sfogliare un album di fotografie. In cui compare sia Madonna che canta, sia alcune scene dal film “Ragazze vincenti”.
Secret – Pubblicato come singolo nel 1994, “Secret” alla sua uscita anticipava l’album Bedtime Stories. Ambientato ad Harlem e diretto sempre in bianco e nero, “Secret” è la storia di una cantante che si esibisce in un locale jazz del quartiere di New York. La telecamera successivamente si sposta nel cuore del quartiere, dove siamo invitati a osservare i suoi abitanti. Tra una scena e l’altra vediamo Madonna che, mentre è ai piedi di un altare, osserva il suo uomo e scopre il segreto che nasconde.
Frozen – Girato nel deserto del Mojave in pieno inverno (1998), il videoclip, diretto da Chris Cunningham, vede la pop star dai lunghi capelli corvini impegnata in un rituale volto a “sciogliere” il cuore gelido dell’uomo di cui è innamorata. “Frozen”, è ancora oggi il videoclip di Madonna tra i più ricordati di sempre. E mentre la canzone è appena stata intonata, un velo nero prende vita, serpeggia sul terreno arido, avvolgendo Madonna, tramutandosi definitivamente in uno stormo di corvi che spiccano il volo. Grazie a questi effetti speciali, “Frozen” ha vinto il premio Migliori effetti speciali agli MTV Video Music Awards nel 1998.
The Power of Goodbye – Facente parte dell’album “Ray of Light”, pubblicato nel 1998, esattamente come Frozen, “The Power of Goodbye” parla di un amore che finisce. Diretto da Matthew Rolston, il videoclip mostra una coppia, Madonna e l’attore Goran Višnjić, intenti a giocare una serrata partita a scacchi come metafora della loro relazione. Dopo un bacio appassionato che li vedrà coinvolti, il videoclip si sofferma a tributare la pellicola degli anni ’40, “Perdutamente”, con protagonista Joan Crawford.
Music – Siamo ufficialmente nel nuovo millennio. La musica sta cambiando, anche se sta assorbendo le influenze della dance anni ’90. È il caso di “Music”, estratta dall’album omonimo, in cui una Madonna cowgirl con pelliccia si aggira per i locali notturni in una limousine guidata da Ali G (Sacha Baron Cohen). Il videoclip non si prende troppo sul serio, anzi. È lasciarsi andare, puro divertimento. In mezzo a cotanta libertà di espressione, vi è una parte animata, in cui Madonna si trasforma in una specie di supereroina che lotta contro uomini verdi a suon di karate e che distrugge le insegne che riportano alcuni titoli dei suoi successi del passato. Lucky Star, Material Girl, Vogue.
Hollywood – Pubblicato nell’album “American Life” nel 2003, è un susseguirsi di provocazioni a quella Hollywood colma di vizi e narcisismo. A tredici anni dal videoclip di “Vogue”, un chiaro omaggio della cantante a quella golden age che ha tanto contribuito a costruire il mito del Cinema, Hollywood, ne svela i segreti più oscuri.
Hung up – Alzi la mano chi non ha mai ballato sulle note di “Hung up”, estratto dall’album “Confessions on a Dance Floor” (2005). Diretto da Johan Renck, “Hung up” è un inno alla Pop music, al ballo, strizzando anche un occhio a “La Febbre del sabato sera”, Madonna appare in body e in giubbotto di pelle, jeans e t-shirt poi, mentre balla, si scatena in una sala prove, in una discoteca e in una sala giochi. La pop star aveva avuto un incidente, cadendo da cavallo solo poche settimane prima. Girò questo video il giorno del suo compleanno, con ancora qualche costola rotta, antidolorifici e tanta determinazione.