Amore paterno e libertà di scelta. Questo è ciò che racconta Madonna nel video di “Papa don’t Preach”.

Fin dalla pubblicazione del suo primo singolo, “Everybody” risalente al 1982, i testi e i video di Madonna sono sempre stati al centro di molte discussioni, sia per le tematiche trattate che per la messa scena delle sue performance.
Nel corso degli anni videoclip come “Like a Prayer” (1989), in cui assistevamo attoniti ad un’esibizione di Madonna che cantava di fronte a croci infuocate, o “Justify My Love” (1990), dove, tra i tanti riferimenti sessuali più o meno espliciti, ebbe un coito sia con un uomo sia con una donna (il video venne bandito da MTV perché ritenuto troppo provocante), furono causa di controversie e polemiche da parte di istituzioni come la chiesa e associazioni culturali.
Ma il primo video a fare scalpore fu senza dubbio quello di “Papa don’t Preach” del 1986.

Scritto da Brian Elliot e da Madonna, il testo di “Papa don’t Preach”, racconta la storia di una ragazza adolescente rimasta incinta, che suscitò il disappunto di Papa Giovanni Paolo II, conservatore e contrario all’aborto. Tentò in tutti i modi di cancellare la prima data italiana della Regina del pop, senza riuscirci.
Il video si presenta come un film in perfetto stile anni ’80. Madonna, che interpretava la giovane in dolce attesa, si presentò in un inedito look acqua e sapone, con i capelli corti e abiti sportivi, lontano dalla linea cool di “Like a Virgin” e “Material Girl”. La storia raccontata potrebbe risultare in minima parte autobiografica. La protagonista, proprio come Madonna rimasta orfana di madre a soli cinque anni, è una ragazza cresciuta solamente con il padre, che nel video venne interpretato dall’attore italo americano Danny Aiello.
Il video diretto da James Foley si svolge a Staten Island (New York) e vediamo Madonna interpretare due ruoli differenti tra loro.
Nel primo, è una ragazza vestita con abiti semplici, jeans e una maglietta con la scritta “Italians do it better” (“gli italiani lo fanno meglio”). Durante il ritornello invece, esegue dei passi di danza in uno studio dallo sfondo nero. E mentre canta i versi della sua canzone sfoggia un look con i capelli ossigenati che ricorda molto quello di Marilyn Monroe.

La scena si apre con la giovane, interpretata dalla cantante, che cammina ricordando alcuni bei momenti passati assieme a suo padre. Intanto cerca di pensare al modo migliore di confessare all’uomo che l’ha cresciuta con tanto amore, la sua gravidanza, con la speranza di non deludere le sue aspettative sul futuro.
Con l’incontro tra la ragazza e il futuro padre di suo figlio, un ragazzo di umili origini che lavora come meccanico in un’officina, Foley ci racconta, attraverso una serie di immagini, la storia d’amore tra i due adolescenti, tra attimi di spensieratezza e felicità. Ma il vero fulcro della storia è il rapporto della protagonista con suo padre. Come si evince dal video difatti, è sempre stata una figura più che presente e dedita alle attenzioni verso sua figlia.
Ed è proprio grazie a questa unione che per la ragazza sarà difficile confessare la sua gravidanza.
Nonostante le numerose critiche ricevute a causa del testo che, secondo alcuni sarebbe un incitamento alle gravidanze adolescenziali e secondo altri, un video contro l’aborto, “Papa don’t Preach” ha il pregio di aver sollevato una questione tanto attuale negli anni ‘80 quanto ai giorni nostri: il libero arbitrio della donna. Infatti, la gravidanza della ragazza viene usata da Madonna come mezzo per trasmettere un determinato messaggio: ogni donna/ragazza ha il pieno diritto di scegliere il proprio destino. La giovane descritta attraverso le parole di Madonna cerca nella figura paterna un appoggio emotivo. Ma al di là della decisione che prenderà il padre, la ragazza avrà il pieno controllo su sé stessa, ed è proprio così che la giovane cantante entrò nella pelle delle giovani donne dell’epoca, che fino ad allora erano costrette a sottostare ad alcuni stereotipi che riguardavano la figura femminile.