“Mamma ho perso l’aereo” oggi è considerato un cult, un tradizionale film natalizio. E, come ben sappiamo, le tradizioni vanno rispettate. Difatti (ammettiamolo) come potremmo mai vivere a pieno la Vigilia senza “Una poltrona per due”? E che Natale sarebbe senza il Classico “La vita è meravigliosa” con James Stewart. “Il Grinch” di Jim Carrey. “Il canto di Natale di Topolino”, con zio Paperone nei panni di Ebenezer Scrooge. E i due film della saga dedicata a Kevin McCallister, “Mamma ho perso l’aereo” e “Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York”?
Eppure, nonostante sia uno dei film di maggior successo di tutti i tempi, uno di quei classici intramontabili che non invecchiano mai, “Mamma ho perso l’aereo” ha rischiato di non vedere mai la calda luce del proiettore di una sala cinematografica. Infatti, non fosse stato per la 20th Century Fox, non avremmo mai potuto vedere Kevin (Macaulay Culkin) preparare il “piano di battaglia” per difendere la sua casa da Harry (Joe Pesci) e Marv (Daniel Stern), i due “Banditi del Rubinetto” intenzionati a svaligiare la residenza dei McCallister (e non solo). E, cosa ancora più importante, non avremmo mai sentito Kate McCallister (Catherine O’Hara) gridare “KEVIN!” in aeroporto (anche se questo avviene nel secondo capitolo della saga).
Uscito nelle sale americane il 16 novembre del 1990, “Mamma ho perso l’aereo” fu in assoluto il film campione d’incassi della stagione invernale. Registrando l’incasso più alto dell’anno negli Stati Uniti.
Ma allora, considerato il grande successo di pubblico, critica e al botteghino, com’è possibile che abbia rischiato di non essere prodotto?
È presto detto. John Hughes (produttore e sceneggiatore) e Chris Columbus (regista), si accordarono con la Warner Bros che, per la produzione del film, investì 10 milioni di dollari. Tuttavia, durante le riprese i costi aumentarono. La casa di produzione si rifiutò di concedere quel milione e mezzo in più che avrebbe consentito a Columbus di ultimare il film. A quel punto entrò in gioco la 20th Century Fox.
Hughes, prevedendo l’imminente licenziamento, ebbe un’idea geniale. Aveva segretamente preso contatti con la Fox che, intuendo il potenziale del film, si offrì di subentrare alla Warner e concedere a Columbus la cifra che sarebbe servita per concludere le riprese. Quindi, nel momento stesso in cui un dirigente della Warner comunicò a tutti i membri dello staff che erano effettivamente licenziati, Chris Columbus ricevette una telefonata. Da quel momento la crew era ufficialmente sotto contratto con la 20th Century Fox.
Fu una bella fortuna per la 20th Century Fox, perché non solo il film rimase primo in classifica per settimane, ma guadagnò 285 milioni di dollari! E questa è la storia di come, per un milione e mezzo di dollari, la Warner Bros, tra le società produttrici più famose al mondo, rinunciò ad una pellicola campione d’incassi come “Mamma ho perso l’aereo”.
Ma non è finita qui! Di seguito vi proponiamo altri interessanti aneddoti che potranno stuzzicare la vostra curiosità.
1 – John Hughes aveva scritto il personaggio di Kevin McCallister appositamente per Macaulay Culkin, con il quale aveva già lavorato in “Io e zio Buck”. Tuttavia, prima di scritturarlo, Chris Columbus volle fare altri provini. Dopo aver incontrato oltre 400 ragazzini si rese conto che nessuno sarebbe stato all’altezza di Macaulay.
2 – Per il ruolo di Harry, la produzione prese in considerazione Jon Lovitz e Robert De Niro. Ma alla fine Columbus e Hughes scelsero Joe Pesci, ritenendolo la scelta migliore per lavorare in un film per famiglie. Da grande fan di “Toro Scatenato”, Chris Columbus era elettrizzato all’idea di lavorare con l’attore che aveva impersonato Joey LaMotta.
3 – Tutte le scene interne della casa dei McCallister furono girate nei set costruiti in una palestra di una scuola abbandonata, poiché l’abitazione di Chicago scelta per apparire in “Mamma ho perso l’aereo” era troppo piccola e non c’era spazio sufficiente perché la troupe potesse lavorare al meglio.
4 – Daniel Stern venne licenziato perché aveva chiesto un aumento di stipendio per interpretare Marv, il complice di Harry e al suo posto fu assunto Daniel Roebuck.
Ben presto però, Columbus si rese conto che tra Joe Pesci e Roebuck non c’era alcuna alchimia, motivo per cui convocò nuovamente sul set Daniel Stern per far si che provasse un paio di scene assieme al protagonista di “Quei bravi ragazzi”. I due avevano già lavorato insieme in “Jean e Barbara” (1982), sviluppando una forte intesa oltre che una bella amicizia. C’era poco da fare, insieme erano perfetti e quindi Columbus decise di riassumere Stern.
5 – A nessun attore sul set era permesso improvvisare. John Hughes pretendeva che tutti seguissero alla lettera il copione che aveva scritto. Tutti tranne John Candy, al quale aveva concesso carta bianca. Difatti, Candy accettò di partecipare al film in cambio del minimo salariale come favore personale a John Hughes. Per tal motivo, lo sceneggiatore gli concesse il diritto di improvvisare. Difatti, la scena dell’incontro tra Kate e il Re della Polka del Midwest è stata in gran parte improvvisata da Candy.
6 – Essendo un film con budget piuttosto ridotto, era impensabile poter usufruire di alcuni effetti visivi e di particolari accorgimenti per le cadute. Ecco perché ogni colpo subito da Marv e Harry è autentico. Per realizzare tali scene vennero assunti stuntman professionisti che, facendo da controfigura a Pesci e a Stern, inscenarono ogni loro caduta, rischiando ogni volta di farsi molto male. Tuttavia, fortunatamente, tutti quanti ne uscirono illesi. Ma le cadute di Marv e Harry divennero così tanto famose da avere un impatto fortissimo nel settore degli stunt. Difatti, ancora oggi, nei set cinematografici si usa il termine “caduta alla Home Alone”.
7 – Per esseri sicuri di riprendere le acrobazie degli stuntman, senza dover ripetere troppe volte la scena (e per l’incolumità degli stessi), lo staff installò sul set una telecamera di scorta che chiamarono “Cinepresa Bonus”.
Si trattava di una piccola cinepresa, talmente minuta (ovviamente per gli standard dell’epoca) da poterla posizionare nei posti più impensabili. Dopo un paio di giorni la troupe si rese conto che le riprese più interessanti erano frutto della piccola Cinepresa Bonus. Iniziarono così ad usarla sempre più spesso e i risultati, specialmente durante la lavorazione dell’attacco di Harry e Marv a Casa McCallister, furono incredibili!
8 – Per realizzare la scena in cui Marv viene colpito in faccia da un ferro da stiro vennero utilizzate due telecamere. Una puntata verso l’alto per riprendere il ferro, l’altra legata ad una corda e lasciata cadere assieme ad esso. Lo staff aveva preso le misure e aveva calcolato che la telecamera si sarebbe fermata prima del ferro da stiro, a qualche centimetro di distanza dal volto di Marv. Tuttavia Daniel Stern ebbe l’ingrato compito di restare immobile a guardare una cinepresa di 150 chili che cadeva verso di lui.
9 – Il chiodo calpestato Marv era in realtà un piccolo cilindro di gomma, mentre le decorazioni natalizie poste ai piedi dell’albero da Kevin, e che Marv pesta una volta entrato in casa erano fatte di zucchero.
10 – La famosa tarantola che Kevin posiziona delicatamente sul volto di Marv avrebbe dovuto essere un piccolo aracnide meccanico. Tuttavia, la differenza tra un modellino meccanico e un ragno vivo era troppo evidente, e dovettero usare una vera tarantola. O meglio, Daniel Stern si vide costretto ad avere un incontro super ravvicinato con un’autentica tarantola! L’urlo lanciato dall’attore in seguito non solo era autentico, ma anche giustificabile, poiché durante le riprese, il ragno aveva ancora il pungiglione e, ovviamente, il veleno. Difatti, la rimozione del pungiglione avrebbe causato la morte della tarantola.
11 – Il film che Kevin guarda in VHS e che usa per spaventare Marv e Harry e il fattorino delle pizze è un cortometraggio girato appositamente per apparire in “Mamma ho perso l’aereo” dal titolo “Angeli con le anime sporche”.
12 – La famosa scena in cui Joe Pesci entra in casa McCallister e si ustiona la testa con la fiamma ossidrica è stata realizzata con una tecnica chiamata “Pepper’s Ghost”. Sopra la testa dell’attore era stata posizionata una lastra di vetro mentre, sul lato opposto una vera fiamma ossidrica bruciava la testa di un manichino. La fiamma che vediamo nel film è in realtà il riflesso sulla lastra di vetro.
13 – Durante la sequenza della cena, la sera prima della partenza della famiglia McCallister, Kevin combina un disastro rovesciando del latte sul tavolo. Nel tentativo di ripulire il tutto velocemente, assieme ad un mucchio di tovaglioli zuppi di latte, Peter getta nel bidone dell’immondizia anche il biglietto aereo di Kevin. Era destino quindi che Kevin non salisse su quell’aereo!
14 – La fidanzata di Buzz, immortalata in una foto che Kevin trova tra nella camera del fratello maggiore, è in realtà il figlio del direttore artistico Dan Webster truccato da ragazza. A Columbus non piaceva l’idea che si facesse beffa dell’aspetto fisico di una ragazza.
15 – Pur aspettandosi una risposta negativa, una volta concluse le riprese e il montaggio, Chris Columbus inviò una copia di “Mamma ho perso l’aereo” a John Williams, chiedendogli se sarebbe stato disposto a creare la colonna sonora per un film così lontano dai suoi standard qualitativi. Inaspettatamente, il Maestro accettò e compose le musiche che resero di “Mamma ho perso l’aereo” il gioiello che noi tutti conosciamo.
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