Norma Jeane (Marilyn Monroe) nacque martedì 1º giugno 1926 a Los Angeles. Cresciuta senza padre, e con una madre affetta da gravi disturbi mentali, visse tra famiglie affidatarie e orfanotrofi. In questa situazione di carenza affettiva, era alla continua ricerca di una figura di riferimento nella propria vita, qualcuno che le potesse dare l’appoggio che le era mancato fin dall’infanzia. Così a soli sedici anni Norma Jeane sposò il ventunenne James Dougherty, abbandonò gli studi per dedicarsi alla vita coniugale, divenendo di fatto una casalinga.
Il matrimonio però fu di breve durata, perché Dougherty tra il ’43 e il ’44 decise di arruolarsi nella marina mercantile e la fanciulla, orfana dei bisogni primari di una giovane donna, intraprese una strada che, in seguito, la condusse tra le stelle del firmamento. Quando James Dougherty tornò dal fronte, trovò una Norma Jane cambiata e, da lì a poco, i due chiesero il divorzio che si formalizzò a metà del 1946.
Difatti, la giovane Norma Jeane, poco più che diciannovenne, alla fine della seconda guerra mondiale lavorava in un’industria aeronautica che collaudava paracadute. Un giorno, un fotografo di nome David Conover, incaricato di scattare foto propagandistiche che ritraevano le giovani donne ad affrontare il periodo bellico, notò la giovane Norma Jeane rimanendo colpito dalla bellezza e dalla sensualità che emanava.
David Conover, rimasto folgorato dalla bellezza di Norma Jeane, la presentò all’agente Emmeline Snively, che non perse tempo a lanciarla: prima come Pin – up e poi come Cover Girl. In seguito, grazie all’astuzia di Emmeline Snively, Norma ottenne un provino per la 20th Century Fox. Ben Lyon, che allora era un talent – scout della casa di produzione, le consigliò di cambiare nome.
Fu scelto Marilyn, dallo stesso Lyon che volle omaggiare una diva dei tempi del cinema muto: Marilyn Miller. Con lei Ben Lyon recitò in “Her Majesty, Love” (1931).
Così Norma, si schiarì i capelli e divenne Marilyn Monroe. Sotto consiglio della Fox iniziò a frequentare l’Actor’s Studio dove conobbe il suo primo maestro di recitazione. Tuttavia, nonostante l’impegno e le continue lezioni, Marilyn sviluppò uno stile di recitazione molto personale che, in seguito, avrebbe messo a dura prova la pazienza dei suoi registi (fra i tanti Billy Wilder).
Difatti Marilyn Monroe a seguito di piccole parti e ruoli marginali, ottenne un piccolo ruolo accanto a Bette Davis nel film “Eva contro Eva”, dove ebbe finalmente l’occasione di sfoggiare una serie di battute che ben presto avrebbero contribuito ad alimentare il mito del suo personaggio da ragazza svampita.
Da lì in poi furono tre i film che consacrarono la carriera e il mito di Marilyn Monroe: “Niagara”; “Gli uomini preferiscono le bionde”; “Come sposare un milionario”.
Di seguito alcune curiosità sull’icona che divenne Marilyn Monroe:
1 – Quando la Fox chiese al regista Howard Hawks come avrebbero potuto accelerare i tempo di produzione del film “Gli uomini preferiscono le bionde”, il regista replicò: “prima cosa sostituire Marilyn, riscrivere la sceneggiatura e infine, trovare un nuovo regista.”
2 – Lo studio voleva doppiare la voce di Marilyn perché la considerava troppo sciocca e non adatta al film. L’attrice Marni Nixon, celebre per aver doppiato le parti cantate di Natalie Wood in “West side story” e Audrey Hepburn in “My Fair Lady”, in un primo momento si rifiutò, perché riteneva che la voce di Marilyn rispecchiasse la bellezza del personaggio. Alla fine Marni Nixon doppiò solo le note più alte di “Diamonds are a girl’s best friend”.
3 – Nel gennaio 1954, Marilyn Monroe e Joe DiMaggio si sposarono e partirono per il Giappone per la luna di miele. Mentre DiMaggio era impegnato nei suoi allenamenti di baseball, la Monroe fece una deviazione nella penisola coreana. Marilyn vi rimase quattro giorni, visitando le basi militari ed esibendosi in circa dieci spettacoli. In seguito avrebbe ricordato questa esperienza come una delle più importanti della sua vita.
4 – Per il ruolo di Holly Golightly nel film “Colazione da Tiffany”, lo scrittore Truman Capote voleva a tutti i costi Marilyn Monroe. La sua insegnante di recitazione Paula Strasberg le sconsigliò di evitare il ruolo di un’accompagnatrice. Così, Capote, si dichiarò contrariato ad avere Audrey Hepburn. Più volte la Hepburn dichiarò di sentirsi a disagio sul set, perché Capote non gradiva la sua presenza.
5 – Era il 1954 e Marilyn venne a sapere che ad una delle sue cantanti preferite, Ella Fitzgerald era stato proibito l’accesso ad uno dei club più esclusivi di Hollywood, il “Mocambo”. Al Mocambo di Hollywood, numero 8588 Sunset Boulevard, si esibiva, tra i tanti, Frank Sinatra, di fronte ad una platea che comprendeva alcune stelle del firmamento: Charlie Chaplin, Lauren Bacall, Humphrey Bogart, Marlene Dietrich. Ma ad Ella, seppur famosa, era vietato accedervi, perché afroamericana. Così Marilyn decise di contattare il proprietario del locale, lanciandogli una proposta che non poté rifiutare. A quell’epoca Marilyn era all’apice della fama, e se il proprietario avesse acconsentito a far cantare Ella, Marilyn si sarebbe presentata nel suo locale per i sette giorni successivi, proprio davanti al palco. Così, grazie a Marilyn Monroe, Ella Fitzgerald fu la prima donna nera a esibirsi in un locale di Hollywood.
Articoli Correlati:
- John Landis: curiosità sul regista di “Un lupo mannaro americano a Londra”
- Gossip – Louella e Hedda, le regine di Hollywood
- Il Production Code – dall’era pre-codice alle Screwball Comedy
- Tempi Moderni – L’ultima apparizione di Charlot e altre curiosità
- Tempi Moderni – La Grande Depressione Secondo Chaplin
- Le origini di Stanlio e Ollio
- Il Codice Hays -I film che subirono la censura
- I fratelli Sherman – i canzonieri del Regno Disney