La Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa. Ecco tutti i vincitori della kermesse veneziana.
“Sono stati giorni intensi perché la Mostra è stata intensa, al centro gli esseri umani e le loro fragilità che sono anche i loro punti di forza. È stata una Mostra gioiosa, le star internazionali di tutto il mondo, sono stati giorni incredibili, persone provenienti da tutte le parti del mondo a parlare di cinema, le sale sempre piene. Ci siamo ritrovati, siamo ritornati a casa, seduti seppur distanziati, uno accanto all’altro sotto il grande schermo. Finalmente. Grazie alle persone che con dedizione fanno cinema alle persone che sono tornate e quelle che torneranno al cinema“.
Questo è il discorso di apertura di Serena Rossi (riportato sul sito de La Repubblica), madrina della 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, durante la cerimonia di premiazione. Una kermesse che si è conclusa nel segno dell’Italia e delle donne.
Difatti, l’ambito Leone d’Oro per il Miglior Film è stato assegnato a “L’événement (12 settimane)”, la pellicola sull’aborto diretta dalla regista franco-libanese, Audrey Diwan.
Tratto dal romanzo autobiografico di Anne Ernaux, “L’événement (12 settimane)” è la storia di una studentessa universitaria nella Francia del 1963. Una volta resasi conto di essere incinta, la giovane Anne deciderà di voler abortire, una pratica ritenuta illegale in Francia fino al 1975, per potersi laureare e realizzare i suoi sogni lavorativi.
Jane Campion, che aveva consegnato il Leone d’Oro alla Carriera a Roberto Benigni, questa volta è salita sul palco di Venezia per ricevere il Leone d’Argento per la Miglior Regia del western “The Power of the Dog” (“Il potere del cane”).
Anche Maggie Gyllenhaal, alla sua prima esperienza da regista e sceneggiatrice, si è tolta una bella soddisfazione, aggiudicandosi il Premio Oscella alla Miglior Sceneggiatura per il film “The Lost Daughter”.
Per quanto riguarda la Coppa Volpi, il premio per la Miglior Interpretazione femminile e maschile, è andato rispettivamente a Penelope Cruz, per la sua performance nel film di Pedro Almodovar “Madres Paralelas”, e all’attore filippino John Arcilla, protagonista di “On the job 2: The Missing 8”, sgominando la concorrenza di Toni Servillo che sembrava avere la vittoria in pugno.
Grandi soddisfazioni anche per il cinema italiano. Il film di Michelangelo Frammartino, “Il Buco” è stato insignito del Premio Speciale della Giuria.
Ma il vero trionfatore della 78esima Mostra del Cinema di Venezia è senza dubbio Paolo Sorrentino, che con il suo “È stata la mano di Dio” si è portato a casa due premi, ossia il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni, conferito al giovane Filippo Scotti, attore ventunenne che nella pellicola interpreta l’alter ego del regista. Sorrentino nel discorso di ringraziamento non ha mancato di citare tutti i membri del cast e della produzione; senza riservare una piccola frecciatina ad alcuni giornalisti:
“Qualcuno, un po’ antipatico, continua a chiedermi “perché fai un altro film con Servillo?”. Ora gli posso rispondere, guardate dove sono arrivato facendo film con Toni.”
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