“Nightmare Alley”, edito da Sellerio Palermo. Il romanzo di Williams Lindsay Gresham è un viaggio nel mondo delle illusioni. Un’opera capace di ispirare la pellicola “La fiera delle illusioni” (1947) con Tyron Power e “La fiera delle illusioni – Nightmare Alley” (2021) di Guillermo del Toro.
Geek. Oggi è un termine di uso comune per indicare i ragazzi e le ragazze appassionate di tecnologia, di videogames e delle scienze in generale. Tuttavia, in origine tale termine serviva ad identificare i fenomeni da baraccone. I Geek erano tutti gli individui che avevano una particolarità che li rendeva degni di appartenere alla categoria dei Freaks. In particolare, il Geek era notoriamente riconosciuto come una persona estremamente eccentrica, capace, grazie alla sua stranezza fisica o comportamentale, di sconvolgere totalmente il pubblico. E nell’ambiente circense, tra i giostrai e gli imbonitori, il Geek per eccellenza era niente meno che il mangiabestie.
Proprio grazie alla figura del Geek, lo scrittore statunitense William Lindsay Gresham ci introduce nel mondo di “Nightmare Alley”, il suo celebre romanzo scritto nel 1946.
Nel libro di Gresham chiunque può diventare il mangiabestie. Egli viene definito come un essere disperato, un alcolizzato che vive ai margini dell’umanità disposto a tutto pur di ottenere un goccio di alcol, persino a comportarsi come un animale e mangiare un pollo vivo solo per il piacere di soddisfare la curiosità del pubblico pagante. Ed è da questa fantomatica figura che comincia la storia di “Nightmare Alley” il cui protagonista è Stanton Carlisle. Questi è un vagabondo che grazie alle sue capacità persuasive riuscirà a raggiungere un successo tale da risultare distruttivo sia per lui stesso che per tutti coloro che si troveranno sul suo cammino verso la ricchezza.
“Nightmare Alley” è un romanzo che nacque praticamente per caso, durante la Guerra Civile Spagnola (1936 – 1939). La fede marxsista di Gresham lo spinse a partire dall’America come volontario per aiutare la causa dei repubblicani che lottavano contro l’instaurazione della tirannia di Francisco Franco.
Purtroppo la guerra si concluse con la vittoria dei nazionalisti, e Franco poté creare il suo regime dittatoriale.
Ciononostante, il periodo passato in Spagna fu di grande ispirazione per W.L. Gresham, non tanto per le atrocità vissute durante la guerra, bensì per ciò che gli accadde in un paesino poco lontano da Valencia o, per meglio dire, per quello che gli capitò di udire poco prima di ripartire per l’America. Durante una serata in un pub, tra un boccale di birra e l’altro, un suo compagno di plotone gli raccontò la storia di un circo itinerante le cui principali attrazioni erano contorsionisti, donne barbute chiromanti, spiritualisti e, soprattutto, il famigerato Geek, un uomo talmente abbruttito e ridotto all’osso da ridursi a divorare un pollo vivo in cambio di un goccio di metanolo.
Tornato in patria, Gresham non ci mise molto a rielaborare la storia del suo compagno d’armi. Partorì così “Nightmare Alley”, ma la vera sfida fu trovare un editore disposto a pubblicare la sua opera. Ci vollero invero sei anni prima che qualcuno accettasse di dare una possibilità alla storia di Gresham. Ma una volta giunto nelle librerie colpì l’attenzione di molti appassionati lettori, tra cui la star di Hollywood Tyron Power che, affascinato dal personaggio di Stan Carlisle, sollecitò la 20th Century Fox a produrre l’adattamento cinematografico nel 1947.
Quello creato da Gresham è un prodotto dalle mille sfaccettature, con un protagonista che, al pari del Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, incarna le contraddizioni di quel sogno americano che in molti non hanno mai realizzato. Difatti, sebbene le motivazioni dei due personaggi siano completamente diverse, entrambi hanno talmente tanto la smania di potere e di ricchezza che sono disposti ad ottenerle a qualsiasi costo, che sia questo legale e morale oppure no.
Attraverso le pagine del romanzo Stan Carlisle ci viene introdotto come un uomo avveduto e ambizioso, tanto che ci sembra fuori posto tra i Freaks del circo itinerante di Ackerman–Zorbaugh.
Ben presto difatti, l’angioletto dai capelli biondi, gli occhi azzurri e il viso angelico, si dimostrerà essere un arrivista impassibile e inesorabile. Un imbroglione disposto a compiere qualsiasi ignominia, sfruttando l’ingenuità del prossimo per affondare i suoi artigli su una fetta dell’American Dream. “Nightmare Alley” risulta quindi essere una storia cupa ma coinvolgente, con un protagonista tanto odioso quanto intrigante. Un racconto tipicamente Noir. Ma al contrario di romanzi come “Mildred Pierce” di James M. Cain, pone al centro della vicenda un subdolo imbonitore, vittima di quel miraggio che, soprattutto nel dopo guerra, prometteva l’ascesa sociale.
Gresham però va oltre, creando un’opera in bilico tra la tradizionale novella Noir e il romanzo classico. Se l’estetica infatti ricorda molto i libri di Cain o di Woolrich, l’assenza di colpi di scena, l’andamento lento e pregno di contrarietà, ma in ogni caso godibile, lo rende un classico in piena regola.
Inoltre, a Gresham va il merito di aver creato un prodotto riflessivo, che nasconde molteplici significati nascosti, timori e turbamenti che si insinuano nel profondo di ogni lettore, costringendolo a chiedersi se dentro ognuno di noi ci sia un Geek pronto a prendere il sopravvento, trasformando l’essere umano in un mangiabestie.
La seguente edizione è stata pubblicata da Sellerio editore.
Articoli Correlati:
- Mildred Pierce: una donna in carriera nell’America della Grande Depressione
- Il Grande Gatsby: l’illusione dell’American Dream
- Canto di Natale: L’insegnamento di Charles Dickens
- Il Fantasma di Canterville: quel raffinato black humor nel racconto di Oscar Wilde
- La Ferrovia Sotterranea: il romanzo da Premio Pulitzer di Colson Whitehead