Nobody Wants This è la storia d’amore che noi Millennials stavamo aspettando. Immaginatevi Veronica Mars e Seth Cohen insieme
Ah! I primi anni 2000! Gli anni del nuovo millennio, colmi di cambiamenti e rivoluzioni in ambito seriale. Qualche esempio? Il 2001 è stato l’anno di “Smallville”, dove il piccolo e adolescente Superman (anche se tanto piccolo non era) goffamente tentava di rimorchiare “occhioni da gatta” Lana Lang.
Nel 2004 si è visto precipitare l’aereo di linea 815 (ovviamente sto parlando di Lost) che ha fatto analizzare a più riprese l’opinione pubblica e che ha sconvolto l’intero modo di fare serie tv (e non solo). Ha sancito la fine di “Friends”, la sitcom a tutto anni ’90, in cui sei amici condividevano risate e caffè.
Il 2005, invece è stato l’anno di un certo Ted Mosby e il racconto della sua disperata ricerca della futura madre dei suoi figli. E quando è terminato Dawson’s Creek (2003) moltissimi Teen Drama hanno varcato la soglia delle case di innumerevoli adolescenti (compresa la mia).
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E difatti, mentre Pacey e Joey adempievano al loro tanto desiderato lieto fine, un adolescente e, apparentemente, sosia di Russel Crowe, accompagnato da un mingherlino e riccioluto divoratore di fumetti, innamorato della bella della scuola, ovvero Seth Cohen, entravano nelle nostre vite. Seth Cohen, ovvero Adam Brody, grazie al suo innegabile fascino e alla sua innegabile parlantina ha consacrato l’ideale che il “Nerd” può essere, oltre alla figura stereotipata di Steve Urkel, molto, ma molto attraente.
E poi è arrivata lei, Veronica Mars (Kristen Bell), unica nel suo genere, la ragazza che dopo Buffy The Vampire Slayer ha ridefinito il concetto di ragazza bionda che si ribella al lupo cattivo. Veronica Mars era colei che, per mezzo di inaspettati trucchi investigativi alla Sherlock Holmes, smascherava i colpevoli. Dando così vita ad un’icona seriale come mai prima.
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Entrambi, sia Adam Brody che Kristen Bell sono stati quindi volti noti nel panorama seriale. Ed è quindi stata una bella sorpresa apprendere che “Nobody Wants This”, con entrambi protagonisti sarebbe arrivata sui nostri schermi, e su Netflix oltretutto.
Quindi, anche solo spinti da una potente curiosità nel vederli complici, amanti, protagonisti e, di conseguenza, dividersi lo stesso schermo, noi Millennials ci siamo precipitati a guardare “Nobody Wants This” (attualmente al secondo posto delle serie più guardate su Netflix).
“Nobody Wants This” è la storia incentrata sull’improbabile relazione tra Joanne (Kristen Bell), una podcaster di successo che parla di ogni cosa possibile si riferisca al sesso, e Noah (Adam Brody), un rabbino pieno di saggezza e ambizioni. Presentati a una cena organizzata da Ashley, vicina di Noah e agente di Joanne, tra i due scocca subito la scintilla e un’incredibile intesa. Un’intesa palpabile, aggiungerei, e che non stanca mai. Complice, l’incredibile spontaneità che entrambi gli attori hanno sempre dimostrato di possedere.
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Il loro rapporto, che man mano vedremo crescere nel corso delle 10 puntate (della durata di poco più di 20/28 minuti, fatta eccezione per l’ultima di 31) dotate di una notevole fluidità tanto che terminano sempre troppo velocemente, non sarà semplice. Sarà infatti ostacolato soprattutto dalla famiglia di Noah, per il semplice fatto che il rabbino, oltre che la sua relazione con Rebecca (Emily Arlook), sua storica fidanzata, è terminata bruscamente e ad un passo dall’altare, è costretto a dare l’esempio ai membri della sua sinagoga e quindi dovrà sposare un’ebrea.
La fluidità della narrazione è palpabile in ogni episodio. Tanto che la serie, anche grazie alla presenza di Morgan (Justine Lupe), la sorella di Joanne e a Sasha (Timothy Simons), il fratello maggiore di Noah, acquista maggiore qualità oltre che brio e naturalezza. Le caratterizzazioni e le evoluzioni dei protagonisti e non protagonisti enfatizzano l’attenzione. Tanto da preferire (alle volte), spinti da una singolare curiosità, la presenza in scena di Morgan e Sasha.
Morgan, vera amica e sorella, sosterrà Joanne. Anche se in verità sarà contraria al principio, perché il rapporto che si creerà tra Joanne e il rabbino offuscherà il cinico giudizio della podcaster. E Sasha… Sasha dapprima insopportabile e appiccicoso fratello di Noah, si rivelerà essere una vera e propria punta di diamante di “Nobody Wants This”.
E le sottotrame che si creano, almeno quelle più importanti, come il disagio esistenziale espresso dalla madre di Joanne nei confronti del marito, trovano una risposta. Una soluzione.
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Ma la vera forza di “Nobody Wants This” sono i cliché. Se a qualcuno potrebbe sembrare stucchevole, fin troppo tedioso il rapporto che si creerà tra Noah e Joanne, allora potrà bocciare a più riprese “Nobody Wants This”. Si, perché la serie si nutre di cliché. E noi spettatori, sappiamo fin troppo bene come finirà ogni episodio. E va bene così. Perché la serie è genuina, recitata bene, dotata della giusta dose di curiosità. Perché sappiamo benissimo che quel bacio avverrà. Ma non sappiamo come sarà, cosa accadrà. Abbiamo la certezza (quante rom-com abbiamo visto per poterne avere la sicurezza?) che Rebecca tornerà a fare capolino nella vita di Noah, ma non conosciamo come avverrà. Possiamo solo immaginarlo.
Non solo. Aggiungerei, Kristen Bell una di noi. Per quanto all’apparenza Noah potrebbe sembrare l’uomo perfetto, Joanne ha lo straordinario potere ( Kristen Bell è stata bravissima in questo) di farci immedesimare nelle sue angosce. Nelle sue perplessità. Perché, onestamente. Tutte noi giovani (e anche meno giovani) siamo state nei panni di Joanne almeno una volta nella vita. Insicure, innamorate.
Per quanto “Nobody Wants This” possa essere fin troppo dolce (e per molti sicuramente lo sarà), è una storia che va assaporata dal primo all’ultimo fotogramma. Perché la chimica tra Adam Brody e Kristen Bell è davvero unica e vi sorprenderà.