Da “Notte prima degli esami” a “Il mio nome è mai più” fino a Louis Armstrong. Le news dal mondo della musica.
Esattamente quaranta anni fa quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte facevano il loro ingresso sulla scena musicale, in quella che sarebbe divenuta la canzone simbolo degli esami di maturità. E il brano che ogni maturando ascolta (o dovrebbe ascoltare) prima di sostenere la prova finale che dovrebbe sancire il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. “Notte prima degli esami”, così come “Cuore”, il disco di Antonello Venditti uscito nel remoto (mi duole il cuore ad usare tale termine) 1984, è una di quelle opere che, come una fiaba, racconta una delle esperienze più attese e (se vogliamo) traumatiche del cammino di ogni persona.
Potrebbero passare cento anni, e “Notte prima degli esami” sarebbe ancora dannatamente attuale. Oggi, come quattro decenni fa, la canzone di Venditti accompagna la nuova generazione di maturandi. Perché per Antonello Venditti non conta tanto il risultato, quanto il modo in cui scegli di trascorrere la tanto osannata attesa.
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Che sia una “notte di lacrime e preghiere”, riferito ovviamente a chi sente di non essere abbastanza preparato e vive l’esperienza nutrendo la speranza di poter comunque prendere il diploma. Oppure una “notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni”. Quella prima degli esami è una notte che raramente verrà dimenticata.
E comunque la vogliate mettere, anche a distanza di quaranta anni, “questa notte è ancora nostra”!
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Proprio per questo il cantautore romano classe 1949, durante il suo concerto alle Terme di Caracalla del 18 giugno 2024, in occasione dell’uscita della nuova versione rimasterizzata di “Cuore”, ha deciso di dedicare la canzone a tutti coloro che in quel momento erano chini sui libri. O sotto le coperte nel vano tentativo di prendere sonno. O ancora, esattamente come il protagonista del film “Notte prima degli esami”, alla disperata ricerca della ragazza amata.
Ma quello di Venditti non è stato un semplice concerto dedicato a “Cuore”. Bensì un tuffo nel passato che ha condotto il pubblico, attraverso la sua musica, nel ventennio degli anni ’70, caratterizzati da “Sotto il segno dei pesci”, e ’80.
Augurando buona fortuna a tutti gli studenti impegnati nell’esame di maturità, ecco alcune interessanti novità dal mondo della musica.
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1 – In America, più precisamente nello stato del Kansas, esiste un museo conosciuto come American Jazz Museum che, tra le altre cose, ospita mostre dedicate ad artisti del calibro di Charlie Parker, Duke Ellington, Louis Armstrong e Ella Fitzgerald.
Invero, quella dello storico museo, è una delle esposizioni musicali più importanti degli Stati Uniti e del mondo intero. E dal prossimo 23 giugno, il patrimonio culturale del museo si arricchirà notevolmente, con una nuova collezione unica nel suo genere.
Difatti, Rodman Marymor, uno dei collezionisti più conosciuti negli Stati Uniti, ha deciso di donare il proprio assortimento di manufatti dedicati al grande Miles Davis. Si tratta di una collezione (che racconta cinquant’anni di dedizione al musicista) che comprende dischi, registrazioni (ufficiali, radiofoniche e di concerti), fotografie, poster, libri e riviste.
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E per catalogare e quindi acquisire le migliaia di oggetti del fondo è stato scelto niente meno che Enrico Merlin, musicista italiano di fama internazionale. Nonché esperto di livello mondiale di musica jazz.
Dal 17 al 22 giugno il compositore nostrano sarà impegnato in quella che il direttore dell’ American Jazz Museum ha definito la più importante acquisizione culturale del museo.
2 – Venticinque anni fa imperversava la guerra nella Ex Jugolsavia e le truppe della NATO si preparavano ad invadere il Kosovo. Una situazione tragica che, a causa delle implicazioni politiche, faceva tremare il mondo intero. Una sensazione che sicuramente non vi sarà nuova considerato il momento che stiamo attualmente vivendo (ma non è questa la sede in cui parlarne, qui si parla di musica).
In quell’occasione infatti, tra le tante proteste, nacque il singolo più venduto della storia musicale italiana. Il 17 giugno del 1999, Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù (o Ligajovapelù) pubblicarono “Il mio nome è mai più”. Una canzone profonda e sincera che manifestava tutto lo sdegno dei tre artisti per l’insensato conflitto in corso (ma del resto, quale conflitto è mai sensato?).
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Sebbene siano passati più di due decenni dalla prima pubblicazione, “Il mio nome è mai più” è un brano decisamente attuale. E forse è proprio per questo che il prossimo 6 settembre, il singolo verrà nuovamente messo in versione CD singolo e in vinile. E, come venticinque anni fa, il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno di Emergency.
3 – Ma quello dei Ligajovapelù non è l’unico disco proveniente dal passato in arrivo sia sulle piattaforme digitali che nei negozi di musica. Invero, nel luglio del 1968, alla BBC di Londra, il grande Louis Armstrong assieme alla sua band, gli All-Stars, registrò un album dal vivo che intitolò “Luois in London”.
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L’esibizione, considerata l’ultima grande performance del musicista statunitense, venne trasmessa qualche mese più tardi (il 22 settembre) da un programma in onda su BBC TV dal titolo “Show of the Week – Louis Armstrong”. Inutile dire che fu un grande successo.
Ebbene, il prossimo 12 luglio, sarà di nuovo possibile acquistare “Louis in London” in una nuovissima versione. Oltre a poter godere del talento del leggendario musicista sulle piattaforme digitali, sarà possibile acquistare l’album in CD e in vinile. Saranno prodotte delle copie ad edizione limitata di colore blu. Oltre al classico nero.
Ma, in attesa dell’uscita del disco, la Verve Record ha distribuito il video ufficiale dell’esibizione dal vivo di “What a Wonderful World”.