Nella notte tra il 10 e l”11 marzo 2024, Jimmy Kimmel è quindi tornato, per la quarta volta, sul prestigioso palco del Dolby Theatre di Los Angeles per presentare la 96esima cerimonia dei Premi Oscar. È forse il caso di dire che il conduttore newyorkese ci sta prendendo gusto?? Possibile.
È stata forse la migliore delle edizioni? No. Ma sicuramente ci sono degli siparietti divertenti che si sono alternati, in maniera abbastanza equa oserei dire, con i momenti più commoventi ed emozionanti. Quel che è certo, è che probabilmente, a livello di premiazioni, è stata una delle più prevedibili.
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Invero, chi mai sarebbe stato così stolto da non scommettere sulla vittoria di “Oppenheimer” (che ha concluso la nottata con ben sette statuette) e di Christopher Nolan? Nessuno. Così come nessuno avrebbe mai detto che “La zona d’interesse” non avrebbe trionfato nella categoria dedicata ai film stranieri, a discapito di “Io Capitano” del nostro amato Matteo Garrone, che durante il Red Carpet, ai microfoni di Rai Play, ha dichiarato che a breve partirà per il Senegal per presentare il film anche lì e che, per ovvi motivi, non è stato possibile riprodurlo. Veramente una bella iniziativa. Bravo Matteo!
E se Christopher Nolan è stato il trionfatore degli Oscar 2024, il grande sconfitto non poteva che essere Lui, il Maestro indiscusso, il regista più bistrattato degli Academy. Sto parlando ovviamente di Martin Scorsese e del suo “Killers of the Flower Moon” che, pur avendo a disposizione la bellezza di dieci nomination, è rimasto a bocca asciutta. Sarà per la prossima (speriamo).
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Naturalmente c’è stato chi, nel suo “piccolo”, è riuscito a togliersi qualche soddisfazione, come Cord Jefferson che ha ricevuto (meritatamente) l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale grazie ad “American Fiction”. E Da’Vine Joy Randolp che, alla sua prima nomination, ha ricevuto la statuetta per la miglior attrice non protagonista in “The Holdovers” ed è stata premiata niente meno che da una leggenda come Jamie Lee Curtis.
E come scritto poc’anzi, non sono mancati i momenti divertenti, come John Cena che è salito sul palco come mamma lo ha fatto per presentare i migliori costumi. Oppure “I Gemelli” Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito che sul palco del Dolby Theatre hanno ricordato i bei tempi in cui avevano provato a sconfiggere Batman. Mentre Michael Keaton dalla platea li invitava a “farsi ancora sotto”.
Naturalmente, agli Oscar 2024 non sono certo mancati i momenti emozionanti. Uno su tutti, il regista ucraino Mstyslav Cernov, vincitore del miglior documentario per “20 Days in Mariupol”, pellicola che racconta la devastazione che la guerra ha portato nel suo paese, ha dichiarato che, pur essendo al settimo cielo per la vittoria, “avrebbe voluto non girare mai questo film”, pregando che il conflitto finisca presto.
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Intanto Emma Stone, a soli trentacinque anni, ha ritirato il suo secondo Oscar come Miglior Attrice Protagonista dopo “La La Land”, per la sua performance in “Povere Creature!”. E adesso ditemi che non è una delle migliori attrici della sua generazione (vi sfido!). Che sia la prescelta dal firmamento in grado di eguagliare (se non superare) il record di Miss Katharine Hepburn??
E come ogni buona cerimonia degli Academy Awards che si rispetti, ci sono stati due grandi assenti. Il primo è il regista nipponico Hayao Miyazaki, che non ha potuto ritirare la statuetta guadagnata grazie a “Il ragazzo e l’airone”. L’altro è Wes Anderson, che avrebbe dovuto portarsi a casa il premio per il miglior cortometraggio per il bellissimo “La meravigliosa vita di Henry Sugar”, uno dei quattro short tratti dai racconti di Roald Dahl. E sinceramente trovo ironico, se non assurdo, che un artista come Anderson abbia vinto il suo primo Oscar per un cortometraggio dopo aver diretto un gioiello dell’animazione come “Fanstastic Mr. Fox” e un’opera indimenticabile come “Grand Budapest Hotel”.
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Anche le performance canore, dall’emozionante “What Was I Made For?” di Billie Eilish all’esilarante “I’m Just Ken” di Ryan Gosling (accompagnato niente meno che da Slash), sono state veramente degne di nota. Anche se alcune avrebbero forse meritato più spazio.
E poi… Vogliamo parlare di Kate McKinnon che, dopo aver scoperto che “Jurassic Park” non è un documentario sui dinosauri, confessa di aver inviato, per sbaglio, delle foto di nudo d’arte a Steven Spielberg?? Realtà o finzione??
E vogliamo parlare del meraviglioso tributo in Memoriam, grazie anche all’esibizione canora di Andrea Bocelli e suo figlio, Matteo? Anche qui, non c’è bisogno di parole. Vi lascio al video.
Ma basta ciarlare adesso. Ecco a voi la lista dei vincitori degli Oscar 2024:
Miglior film: Oppenheimer
- Miglior regia: Christopher Nolan (Oppenheimer)
- Miglior attore protagonista: Cillian Murphy (Oppenheimer)
- Miglior attrice protagonista: Emma Stone (Povere Creature!)
- Miglior attore non protagonista: Robert Downey Jr. (Oppenheimer)
- Miglior attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers)
- Miglior sceneggiatura non originale: American Fiction
- Miglior sceneggiatura originale: Anatomia di una Caduta
- Miglior fotografia: Oppenheimer
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- Miglior film d’animazione: Il Ragazzo e l’Airone
- Miglior colonna sonora: Oppenheimer
- Miglior canzone originale: What Was I Made For? (Barbie)
- Miglior montaggio: Oppenheimer
- Miglior film documentario: 20 Days in Mariupol
- Miglior cortometraggio documentario: The Last Repair Shop
- Miglior film internazionale: La Zona di Interesse