Libertà di scelta e libero pensiero; questo è il messaggio che Madonna vuole trasmettere con “Papa Don’t Preach”, il brano che fece storcere il naso agli alti esponenti del Vaticano. Una canzone che, alla sua uscita ebbe un impressionante impatto culturale; ma d’altronde, stiamo parlando di Madonna.
Fin dagli ultimi decenni del 1800 il movimento femminista ha sempre lottato per far sì che i diritti della donna venissero riconosciuti al pari di quelli dell’uomo, fino ad allora riconosciuto come figura dominante nel sistema politico e sociale. Fortunatamente, per merito di coloro che venivano chiamate Suffragette, molti furono i risultati raggiunti, come il diritto di voto ottenuto negli Stati Uniti nel 1920 con la ratifica del XIX emendamento. Nei decenni successivi, mentre le lotte rivoluzionarie riempivano le piazze di tutto il mondo, negli anni ‘60 ebbe inizio in America quella che viene definita la “Seconda Ondata Femminista”, conclusasi agli inizi degli anni ’80. Questo periodo viene comunemente ricordato come una svolta alla lotta per i diritti civili. Le suffragette riuscirono finalmente ad ottenere, tra le molte altre cose, la legalizzazione dell’aborto e il controllo delle nascite a ogni donna nubile.
Da quel momento, ogni donna americana si sentì finalmente padrona del proprio corpo e libera di scegliere.
Erano gli anni ‘80. Grazie a grandi successi come “Borderline”, “Lucky Star” e, soprattutto, “Like a Virgin”, Madonna si era imposta come nuova icona del panorama musicale mondiale. Attraverso i suoi testi, la popstar trattava tematiche controverse legate a religione, sesso e razzismo. Per questi motivi, venne accusata da molti critici di sfruttare tali argomenti per vendere dischi. Ma al contrario, come riportato nel documentario di Mtv “Behind the Music”, Madonna ha deciso di diventare una cantante per poter essere libera di esprimere il proprio pensiero attraverso i suoi testi.
La sopra citata “Like a Virgin”, per esempio, una delle canzoni più famose di Madonna, rappresenta il pensiero della cantante sull’amore e sulla razionalità che ne deriva. Difatti, al contrario di quanto sostiene Tarantino nella sua opera prima “Le Iene”, “Like a Virgin” non è per niente “una metafora della f**a grossa”, bensì il coronamento di una storia d’amore e sulla presa di coscienza di una ragazza che, finalmente, trova l’amore. Tanto è vero che la canzone, pubblicata nell’album omonimo “Like a Virgin” (1984), parla di una ragazza che, dopo aver vissuto esperienze con uomini sbagliati, incontra finalmente l’uomo che le fa battere forte il cuore.
Entrata nel panorama musicale come un fulmine a ciel sereno, Madonna ha da sempre usato i testi delle sue canzoni e la propria immagine pubblica per diffondere un messaggio specifico: il vero pericolo non è il sesso, bensì l’ipocrisia che si annida nella mente di ogni essere umano.
Così facendo nella maggior parte delle sue canzoni, Madonna ha da sempre diffuso la propria rivoluzione sessuale e, ovviamente, i profondi significati che ne derivano.
Due anni più tardi uscì l’album dedicato a suo marito Sean Penn, “True Blue”, uno dei lavori più evocativi della pop star, nel quale attraverso l’immagine di copertina e al servizio fotografico di Herb Ritts contenuto nel booklet, omaggiava dive hollywoodiane come Marilyn Monroe. Divenuto in breve tempo l’album più venduto del 1986, “True Blue” incluse successi divenuti globali quali “Live to Tell”, “Open your heart (Madonna)” e “Papa don’t Preach”.
Quest’ultima, alla sua uscita, suscitò non poco scalpore, soprattutto tra alcune associazioni femminili, che interpretavano il testo di “Papa don’t Preach” come un messaggio di incoraggiamento alle gravidanze adolescenziali. Tuttavia, sebbene la canzone parli di una ragazzina che rimane incinta, l’intento di Madonna non era quello di incoraggiare le ragazze e le giovani donne a fare sesso (al contrario delle insinuazioni del Vaticano), bensì sostenere la libertà di scelta e di pensiero di ogni singola donna.
But my friends keep telling me to give it up
Saying I’m too young, I oughta live it up
What I need right now is some good advice, please
Papa don’t preach, I’m in trouble deep
Papa don’t preach, I’ve been losing sleep
But I made up my mind, I’m keeping my baby, hm
I’m gonna keep my baby, ooh ooh
Daddy, daddy if you could only see
Just how good he’s been treating me
You’d give us your blessing right now
‘Cause we are in love
We are in love (in love), so please (so)
Papa don’t preach, I’m in trouble deep
Papa don’t preach, I’ve been losing sleep
But I made up my mind, I’m keeping my baby, hm
I’m gonna keep my baby, ooh ooh
Difatti dopo aver scoperto di essere in dolce attesa, la ragazza confesserà tutto al padre con la speranza di ricevere il suo appoggio e la sua comprensione. Intenzionata a tenere il bambino, anche a costo di crescerlo da sola, la giovane dimostrerà di avere le idee chiare sul suo futuro, nonostante abbia causato la delusione del padre, infrangendo i suoi principi; nonostante i consigli degli amici, che le suggeriscono di non portare a termine la gravidanza, lei non avrà nessuna intenzione di rinunciare al suo bambino.
“Papa don’t Preach” è una canzone che invita a esimersi dal giudicare. Difatti, ogni scelta dettata dal singolo, dovrebbe essere rispettata e organi di potere come la chiesa, dovrebbero evitare di interporsi e scavalcare l’alternativa dell’individuo. Difatti, Papa Giovanni Paolo II, apertamente conservatore e contrario all’aborto, lesse fra le righe del testo cantato da Madonna, un’istigazione al sesso occasionale e, cosa ancor più grave, all’interruzione della gravidanza. Non vi era cosa più sbagliata. Cercò difatti di impedire, senza successo, quello che diventò il primo concerto di Madonna in Italia.
Prima che Madonna arrivasse sulla scena musicale mondiale, era inaccettabile che una ragazza nutrisse un desiderio sessuale fuori dal matrimonio o dalle convenzioni sociali dettate dalla storia. Madonna, attraverso la forza della sua musica, ha abbattuto quelle barriere che, altrimenti, sarebbero rimaste immutate.