“Raffaella Carrà ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.
Questo è il saluto che Sergio Japino, storico compagno della Carrà, ha voluto dedicare a Raffaella.
Stroncata a 78 anni da una malattia con la quale lottava da tempo, Raffaella Carrà è stata uno dei personaggi più amati e iconici del panorama televisivo. Nata Raffaella Maria Roberta Pelloni, la Carrà si guadagnò ben presto il titolo di Regina della televisione italiana.
Ballerina, cantante, attrice, conduttrice televisiva, autrice, Raffaella Carrà era la regina della dell’intrattenimento italiano. Per decenni Raffaella ha saputo coinvolgere, di generazione in generazione il pubblico italiano, con ogni performance, ogni tipo di show! Il suo debutto fu nel 1961, nella trasmissione “A tempo di danza”, a fianco di Lelio Luttazzi. Nove anni più tardi arrivò il successo di “Canzonissima”, assieme a Corrado, e Raffaella diventò la prima showgirl italiana del piccolo schermo. Ma non solo.
La sua audacia e spontaneità la portarono a diventare la prima conduttrice ad indossare un abito che mettesse in mostra il proprio ombelico… una notizia che all’epoca fece non poco scalpore!
Nella sua lunga carriera ha condotto programmi come “Milleluci” a fianco della grande Mina; “Carramba! Che sorpresa” e “Carramba! Che fortuna”; l’indimenticabile cinquantunesima edizione del Festival di Sanremo, assieme a Piero Chiambretti, Enrico Papi, Massimo Ceccherini e Megan Gale.
Ma la Carrà non era soltanto una conduttrice e showgirl. Difatti è stata artefice di alcuni dei più grandi successi della musica italiana. Dopo lo “scandalo” legato al suo ombelico, arrivò il successo canoro: il “Tuca Tuca”!
Grazie al “Tuca Tuca”, Raffaella Carrà sconvolse definitivamente le menti dei benpensanti, eseguendo un balletto dal fare “sensuale” e a tratti esplicito assieme a Enzo Paolo Turchi… e non solo! Divenne una Hit e una delle canzoni più ballate dal pubblico italiano (e non solo).
Negli anni a seguire Raffaella si è distinta grazie alla voglia di portare sorrisi e buonumore nelle case degli italiani. Da ricordare, “Ma che musica maestro” (sigla di apertura di “Canzonissima”); “Rumore”; “Tanti Auguri“; “Fiesta”; “Forte, forte, forte”; e soprattutto “A far l’amore comincia tu”.
Raffaella era una donna carismatica, anticonformista e provocatoria, che ha lavorato con i più importanti personaggi della televisione italiana, da Pippo Baudo a Gigi Sabani, da Renzo Arbore a Gianni Boncompagni. Per citare le parole di Renzo Arbore, riportate sul sito de La Repubblica “con lei su chiude il sipario su quel tipo di bella televisione educativa, istruttiva, elegante, allegra, semplice ma musicale. Gli storici credo che con Raffaella parleranno della fine di quella che è stata la bella epoque della televisione”.
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