Sembra non avere pace questo 2021. Dopo la dolorosa notizia della scomparsa dell’inimitabile Raffaella Carrà, poche ore fa, ci è giunta notizia che anche Richard Donner, regista e produttore, noto per aver diretto film come la serie di “Arma letale”, “I Goonies”, “Ladyhawke”, “ S.O.S. Fantasmi”, “Maverick”, “Ipotesi di complotto”, è morto alla veneranda età di 91 anni.
A darne notizia è stata la moglie, produttrice e sua manager, Lauren Schuler Donner. Le cause, però sono ancora ignote.
Nato nel Bronx, classe 1930, Richard Donner appassionato di teatro e recitazione, iniziò la sua carriera come attore, anche se ben presto si dedicò alla carriera da regista, dirigendo spot pubblicitari. Verso la fine degli anni ’50 e inizi ’60, cominciò a dirigere episodi sporadici di alcune serie tv, come “Ricercato vivo o morto”, con protagonista Steve McQueen.
Grazie alle soddisfazioni ricevute da quelle primissime esperienze, si dedicò alla regia di alcune serie tv che hanno fatto la storia, come “Ai confini della realtà”, “L’isola di Gilligan”, “Kojak”, “I racconti della cripta”, “Perry Mason”, fino a quando, nel 1976 diresse Gregory Peck in “The Omen” (Il Presagio). Ma fu solo un paio di anni dopo, nel 1978 che Richard Donner ottenne la consacrazione della carriera: diresse Marlon Brando, Gene Hackman e Christopher Reeve in “Superman”.
In seguito, dopo aver collaborato alla realizzazione del seguito di Superman (anche se non accreditato), tra gli anni ’80 e gli anni ’90 ha contribuito a scrivere la storia del cinema Cult!
Dopo la sua scomparsa alcuni colleghi, tra cui Steven Spielberg, con cui anni fa Richard Donner aveva collaborato alla lavorazione del film “I Goonies”, ha speso splendide parole per l’amico, dichiarando a Variety:
“Dick aveva un forte comando sui suoi film, ed era molto portato in così tanti generi. Far parte della sua cerchia era come uscire con il tuo coach preferito, il professore intelligente, il motivatore fiero, il grande amico, il più fedele alleato e, ovviamente, il più grande Goonie di tutti. Era un ragazzone. Tutto cuore. Sempre. Non posso credere che se ne sia andato, ma la sua risata roca e cordiale rimarrà sempre insieme a me”.
Lo stesso Mel Gibson, che considerava Richard Donner come un mentore, ha dichiarato:
“Donner! Amico mio, mio mentore. Oh! Quante cose che ho imparato da lui… Ha unito al suo talento e alla sua grandezza una enorme umiltà, riferendosi a se stesso come un “semplice vigile urbano”. Ha lasciato il suo ego alla porta e richiesto quello degli altri. Era magnanimo di cuore e di anima, che ha donato generosamente a tutti coloro che lo conoscevano. Se accumulassimo tutte le buone azioni che ha fatto, si estenderebbe in qualche luogo inesplorato nel firmamento. Mi mancherà moltissimo, con tutto il suo spirito malizioso e la sua saggezza “
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