La cronaca del primo giorno della 78esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il Leone d’Oro alla Carriera assegnato a Roberto Benigni, e il film di apertura di Pedro Almodovar “Madres Paralelas”.
“Il mio pensiero va alle madri e ai bambini dell’Afghanistan. Alle mamme pronte in quel gesto estremo a separarsi dai loro figli attraverso il filo spinato; e poi agli artisti di quel paese e alla famiglie che in questo momento corrono un rischio altissimo. Tanto più il lavoro è difficile quanto più l’apporto di tutti è fondamentale e il clima di condivisione necessario. Permettetemi quindi di dire grazie a tutti i lavoratori dello spettacolo. Come tutte le Arti celebrate dalla Biennale, Arte, appunto, e poi Architettura, Cinema, Danza, Musica e Teatro, anche noi siamo legati, tutti connessi. Come su un set cinematografico. E’ un vero onore essere qui, in un posto magico dove tutto può succedere. Un luogo che parla di noi come singoli ma anche come singoli che stanno insieme e formano un noi, un vero noi.”
Con questo discorso Serena Rossi, madrina della kermesse veneziana, ha aperto la 78esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, che è cominciata sotto il segno di Roberto Benigni.
Nel primo giorno del festival, l’attore e regista toscano è stato insignito del prestigioso Leone d’Oro alla Carriera, consegnatogli da Jane Campion che nel suo discorso ha definito Benigni “un genio comico con un cuore e una sincerità che possono incarnare la gioia”.
Questa volta il regista Premio Oscar non è saltato sulle poltrone spinto dall’euforia, ma è salito sul palco del Palazzo del Cinema di Venezia in maniera composta.
Come suo solito ha pronunciato un discorso tanto ironico quanto poetico, ringraziando il Presidente Mattarella “per il suo amore per l’arte, ho la soddisfazione di essere un suo contemporaneo, la vorrei abbracciare, in questi anni ci ha aiutato tanto, lei è un presidente straordinario, rimanga per la prossima Mostra, rimanga con noi magari fino ai mondiali di calcio in Qatar perché porta fortuna, porta bene. Presidente, deve rimanere qualche anno in più.”
E dopo aver scherzato sul fatto di aver “accennato qualche passo di rumba nudo” dopo aver ricevuto la notizia che sarebbe stato premiato con Leone d’Oro alla Carriera, Roberto Benigni è diventato serio, si è messo il cuore in mano, ed ha ringraziato Nicoletta Braschi, sua moglie, la sua Beatrice, la donna che per quarant’anni ha condiviso con lui la vita.
“Voglio dedicare qualche momento del mio discorso alla mia attrice prediletta: Nicoletta Braschi. A lei non posso nemmeno dedicarle questo premio, perché il premio è suo. Abbiamo fatto tutto insieme per quarant’anni ininterrotti di lavoro. Io conosco una sola maniera di misurare il tempo: con te e senza te. Ma ci possiamo dividere il premio. Io prenderei la coda mentre le ali sono tue perché se qualche volta nel lavoro che ho fatto qualcosa ha preso il volo è grazie a te, al tuo talento e al tuo mistero.”
La giornata è poi proseguita con la proiezione del primo film in concorso per il Leone d’Oro, ossia “Madres Paralelas” di Pedro Almodovar, altro illustre ospite assieme a Penelope Cruz.
Il film, un melodramma con chiari sfondi storici e politici, ha diviso in due le opinioni del pubblico e della critica. Difatti qualcuno ha apprezzato l’ultima fatica del regista spagnolo, mentre altri sono rimasti piuttosto delusi, aspettandosi qualcosa di più dall’autore di “Dolor y Gloria”.
“Madres Paralelas” è la storia di due donne madrilene, Janis (Penelope Cruz) e Ana (Milena Smit), entrambe single ed entrambe incinte, che si trovano a partorire nello stesso ospedale nel medesimo giorno. Grazie alla loro nuova amicizia, nata nell’anonimo corridoio di un ospedale, insieme troveranno la forza per vivere la loro vita assieme ai rispettivi figli.
In conclusione; il primo giorno della 78esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha senza dubbio regalato delle forti emozioni, ma questo non è che l’inizio…