26 ottobre 2001, in Italia usciva “Rosso Relativo” l’album che cambiò per sempre la vita di Tiziano Ferro, nonché il panorama della musica italiana.
Cantautore italiano classe 1980, Tiziano Ferro oggi è considerato uno dei cantanti di maggior successo sia in Italia che a livello internazionale. Tuttavia, la sua carriera musicale ha stentato molto a decollare. Dopo aver lavorato come speaker per un programma radiofonico locale e varie esperienze nelle gare di karaoke amatoriale e nei piano bar, Tiziano Ferro decise di partecipare all’Accademia della Canzone di Sanremo, dove venne scartato per due anni consecutivi.
Ma è proprio nell’edizione del 1998 che Mara Maionchi e suo marito, Alberto Salerno, notarono il suo enorme talento. Assieme ai due produttori, Tiziano Ferro cominciò ad inviare le sue canzoni alle varie etichette discografiche, ricevendo un rifiuto dopo l’altro. E per ben tre anni non fecero altro che ricevere porte in faccia. Nonostante i dirigenti delle etichette si ostinassero nel non dichiararlo, il problema che li spingeva a non pubblicare le canzoni di Ferro era solo uno: il suo peso eccessivo.
Tuttavia, convinti del potenziale dei suoi testi, la Maionchi e Salerno convinsero i dirigenti della EMI (un’etichetta discografica italiana) ad investire su di lui e sulla sua voce, una scelta che sicuramente non rimpiansero.
Il 22 giugno 2001 uscì il primo singolo di Tiziano Ferro, “Xdono”, che in breve tempo proiettò il cantante di Latina verso il successo. La canzone riscosse il plauso del pubblico, tanto che venne trasmessa dalle emittenti radio internazionali, divenendo un successo planetario.
“Xdono” anticipò di qualche mese l’uscita del primo album registrato in studio da Tiziano, “Rosso Relativo”, che uscì il 26 ottobre del 2001. E da quel momento la sua vita cambiò radicalmente. Il successo internazionale non si fece attendere e “Rosso Relativo” fu talmente apprezzato all’estero da venir pubblicato anche in una versione spagnola dal titolo “Rojo Relativo”.
Per molti anni “Rosso Relativo” è stato l’album di maggior successo di Tiziano Ferro, registrando oltre due milioni e mezzo di copie vendute in tutto il mondo.
Ma quali furono le canzoni che resero indimenticabile “Rosso Relativo”?
1 – XDONO
Concepita su una panchina del Parco Comunale di Latina, “Xdono” ha avuto il grande merito di lanciare la carriera di Tiziano Ferro, e quindi di aprire la strada al successo mondiale di “Rosso Relativo”. Oltre tutto, “Xdono” diede il via alla rinascita dell’R&B italiano, genere che era già stato sperimentato da altre menti geniali come Lucio Battisti (“Nessun Dolore”; “Il tempo di morire”), Pino Daniele (“A me mi piace ‘o blues”) e Zucchero (“Senza una donna”). Tuttavia, a Tiziano Ferro e a “Xdono” va il merito di aver modernizzato il genere, dando il via alla nuova generazione di cantautori R&B. Difatti, sfruttando anche l’esperienza da corista, riuscì a fondere la sua passione per la Black Music, per il Gospel e per Suol Bianco, scostandosi dalla forma classica dell’R&B e portando il genere nel XXI secolo.
2 – IL BIMBO DENTRO ME
Di tutte i brani di “Rosso Relativo”, “Il bimbo dentro me” è senza dubbio il più autobiografico. Difatti il protagonista è un ragazzino paffutello, solitario, preso in giro dai compagni di scuola. Un ragazzino cresciuto che, tuttavia, convive con le ripercussioni di un bullismo subito e mai raccontato.
3 – IMBRANATO
Attraverso “Imbranato”, Tiziano Ferro racconta la storia di un amore non corrisposto e di quanto sia doloroso quando la donna che ami da te non voglia altro che una relazione senza nessun tipo di coinvolgimento sentimentale. Parlando in prima persona, il cantante si definisce “Imbranato” proprio perché, essendo follemente innamorato della donna con cui ha intrapreso una relazione basata sulla semplice attrazione fisica, non riesce a gestire una tale situazione sentendosi quindi inadeguato. L’interpretazione di Tiziano Ferro difatti è carica di un dilaniante introspezione emotiva.
4 – ROSSO RELATIVO
Bulimia o sessualità? “Rosso Relativo”, la canzone che da il titolo all’album, si presta a molteplici interpretazioni. Sebbene Tiziano Ferro stesso abbia dichiarato che il testo parli della dipendenza da cibo, che lo aveva portato ad essere un ragazzino bulimico, in molti sostengono che la protagonista della canzone sia una ragazza che, avendo paura di vivere la propria sessualità, si nasconde dietro ad uno schermo, esplorando l’oscuro mondo del sesso virtuale.
5 – LE COSE CHE NON DICI
“Le cose che non dici” è probabilmente una delle canzoni più significative di “Rosso Relativo”. Il testo lascia intuire che Tiziano Ferro, costretto a celare la sua omosessualità, stia appunto confessando il suo orientamento sessuale e il disagio che prova essendo obbligato a rinnegare la sua natura. Ma non solo… probabilmente “le cicatrici” citate nel testo sono le conseguenze del bullismo subito da ragazzino di cui non ha mai parlato con i propri genitori (come raccontato da lui stesso nel documento di Prime Video) alimentando un forte disagio interiore che ha dovuto portare dentro di sé per molto molto tempo.
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