“Sandman – Casa di Bambola”, la seconda raccolta di storie dedicate a Sogno, racconta il conflitto tra Morfeo e suo fratello minore, Desiderio.
Leggende, mitologia e mistero si intrecciano nuovamente nel secondo capitolo della storia dedicata al Signore dei Sogni. Con “Sandman – Casa di Bambola” Neil Gaiman torna a raccontarci la storia di Morfeo. E, come nel primo arco narrativo “Sandman – Preludi e Notturni”, dovrà nuovamente fare i conti con le conseguenze della sua prolungata prigionia.
Difatti, dopo aver viaggiato attraverso gli Inferi e nella terra dei mortali per recuperare i suoi artefatti magici, Sogno sarà costretto a compiere un nuovo viaggio per scovare e ricondurre nel suo Regno quattro Incubi, tra cui il temibile Corinzio, che, approfittando dell’assenza del loro padrone, si sono allontanati dalla dimensione onirica.
Ma, soprattutto, dovrà trovare Rose Walker, il Vortice Onirico.
Rose è difatti colei che per un breve periodo di tempo è in grado (suo malgrado) di divenire il centro del Regno del Sogno distruggendo le barriere tra le menti dei sognatori rischiando così di far collassare tutto il Mondo dei Sogni.
Gaiman approfitta del caos che vige nel regno di Morfeo per introdurre Desiderio, un nuovo intrigante componente della famiglia degli Eterni, raffigurato come un’entità che trascende il genere sessuale.
Come spiega lo scrittore nella sua opera infatti, a Desiderio non basta una sola identità maschile o femminile. Desiderio è semplicemente ciò che desidera essere. Esso è una creatura infida e ambigua, assetato della bramosia di riuscire a sopraffare Morfeo e veder definitivamente crollare il Regno dei Sogni.
Ed è proprio la rivalità che lega i due Eterni, introdotta in maniera tanto velata quanto geniale nel primo capitolo della storia dal titolo “Tales in the Sand”, a muovere i fili della trama di “Sandman – Casa di Bambola”. Invero, sebbene la vera protagonista di questo secondo arco narrativo sia la sopracitata Rose Walker, sono gli intrighi architettati da Desiderio a fare da filo condutture al febbrile percorso che porterà Morfeo a scongiurare la minaccia rappresentata dal Vortice.
Invero, è l’intreccio degli eventi funge principalmente per far progredire la storia del Signore dei Sogni.
Come aveva già fatto con “Preludi e Notturni”, Neil Gaiman mette nuovamente in mostra le sue doti da romanziere. Grazie al suo estro riesce a catturare l’attenzione dei lettori servendosi delle vicende legate alla figura di Sogno per narrare le storie di Unity Kincaid, Gilbert (uno dei quattro incubi fuggiti dal Regno dei Sogni) e William Shakespeare (che poi ritroveremo nel terzo arco narrativo “Sandman – Le terre del sogno”). Essi, pur svolgendo la funzione di personaggi secondari, svolgono un ruolo importante nella trama che collega Morfeo al Vortice Onirico. E sia Unity che Gilbert avranno un decoroso epilogo che renderà omaggio alle loro azioni.
Nonostante riesca a dare una degna conclusione alla fiaba oscura di Rose Walker, Gaiman decide di chiudere “Sandman – Casa di Bambola” infondendo nel lettore una curiosità tanto fine quanto audace.
Infatti, come si intuisce dalle tavole di “Lost Hearts”, l’ultimo capitolo del secondo libro di Sandman, il conflitto tra Sogno e Desiderio non si è ancora concluso… non per Desiderio almeno.
Neil Gaiman ci trascina quindi in un nuovo conturbante incubo dai tratti ancora più febbrili rispetto a “Sandman – Preludi e Notturni”. Fin dalle prime tavole infatti si nota il cambio di stile grafico dovuto all’assenza di Sam Keith il quale, dopo aver illustrato “Preludi e Notturni” assieme a Mike Dringenberg e Malcolm Jones lll, ha definitivamente abbandonato il progetto Sandman. Inoltre, l’entrata nello staff di disegnatori come Chris Bachalo e Michael Zulli, riesce a marcare ancora più efficacemente la distinzione tra mondo reale e Regno dei Sogni. Passando da colori luminosi e vivaci a tinte estremamente ombrose, i disegnatori riescono a trasmettere un fervido senso di smarrimento che porta il lettore a chiedersi se ciò che i personaggi stanno vivendo sia effettivamente la realtà oppure solamente un’illusione onirica creata da Morfeo.
Infine, a differenza di “Preludi e Notturni” che aveva tutte le caratteristiche di una storia auto conclusiva, “Sandman – Casa di Bambola” pone le basi per i successivi capitoli della storia, costringendo il lettore a chiedersi chi sia il fratello perduto di Morfeo, quali siano i veri obiettivi di Desiderio e, soprattutto, quali sono i reali sentimenti di Sogno nei confronti della razza umana.
Di seguito l’edizione Edita da Panini Comics.
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