All’età di 94 anni ci ha lasciati l’attore Premio Oscar Sidney Poitier, protagonista di pellicola come “Indovina chi viene a cena?”; “La calda notte dell’ispettore Tibbs” e “I gigli del campo”.

Nato a Miami il 20 febbraio 1927, Sidney Poitier è stato uno dei più importanti attori del panorama cinematografico mondiale, non soltanto per essere stato il primo afroamericano ad aggiudicarsi il Premio Oscar per il miglior attore protagonista. Grazie alla sua gloriosa carriera, che comprende pellicole come “Indovina chi viene a cena?”, “La parete di fango”, “La calda notte dell’ispettore Tibbs” e “I gigli di campo”, Poitier è divenuto una vera e propria leggenda nonché un faro illuminante per le future generazioni di attori afroamericani.
Cresciuto nelle isole di Bahamas, prima di intraprendere la carriera da attore, Poitier, durante la Seconda Guerra Mondiale si arruolò nell’esercito degli Stati Uniti. Durante la permanenza nell’esercito prestò servizio in un ospedale della Veteran’s Administration di Northport. Qui si specializzò a lavorare con i pazienti con problemi psichiatrici, esperienza che gli tornò utile per interpretare il ruolo dello psichiatra ne “La scuola dell’odio”.

Dopo la fine della guerra, il futuro Ispettore Tibbs entrò nella compagnia teatrale American Negro Theatre, fondato ad Harlem nel 1949. Grazie a tale esperienza imparò i fondamenti della recitazione.
In seguito entrò in contatto con il mondo cinematografico. Nel 1955 ottenne il suo primo ruolo importante, nella pellicola di Richard Brooks “Il seme della violenza”. Tre anni più tardi arrivò la consacrazione definitiva, grazie al ruolo di Noah Cullen in “La parete di fango”, in cui recitò accanto a Tony Curtis. E nel 1963 (un anno dopo aver recitato in “La parate di fango”) interpretò l’operaio Homer Smith ne “I gigli del campo”, ruolo che gli valse il Premio Oscar come miglior attore ed anche un Golden Globe, il Premio BAFTA e l‘Orso d’Argento al festival di Berlino.
Ma soprattutto, Poitier viene ricordato per aver preso parte al film “Indovina chi viene a cena?” del 1967; pellicola in cui recitò accanto a due mostri sacri del cinema come Spencer Tracy e Katharine Hepburn, e all’avvenente Katharine Houghton (nipote della Hepburn). Un film dall’importanza immensa per l’epoca. La pellicola divenne un simbolo, poiché si schierò apertamente a favore dei matrimoni misti, che nell’America degli anni ‘60 erano ancora considerati illegali in molti stati.

Un ulteriore conferma del suo grande talento e dell’importanza avuta per la storia cinematografica arrivò nel 2002, quando l’Academy lo premiò con l’Oscar alla carriera.
Ancora oggi Sidney Poitier è considerato un punto di riferimento per tutta la comunità afroamericana, non soltanto per la sua carriera cinematografica ma anche, e soprattutto, per i suoi successi come cittadino americano. Difatti, l’icona di Hollywood, oltre ad essere nominato ambasciatore delle Bahamas, era stato insignito della Medaglia Presidenziale durante il mandato di Barack Obama grazie alla sua influenza e all’attivismo nelle lotte per i diritti degli afroamericani.

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