Tutti noi conosciamo Son Goku; il simpatico e forzuto ragazzino con la coda da scimmia che a bordo della sua Nuvola Speedy viveva mille avventure e sconfiggeva nemici come l’Esercito del Fiocco Rosso, Ten Sing e Al-Satan. Un personaggio che per la generazione degli anni ’90 è diventato un’icona dell’ anime e dei pomeriggi all’insegna dei cartoni animati.
Goku fece la sua prima apparizione nel novembre del 1984, nel primo numero del manga creato dal famoso fumettista giapponese Akira Toriyama, già creatore di “Dr. Slump”, intitolato “Dragon Ball”.
Quello che non tutti sanno, è che in realtà Son Goku ha origini molto più antiche e spirituali.
Numerose sono infatti le leggende che parlano di guerrieri dall’aspetto scimmiesco, dotati di una forza sovrumana; anche se non sempre con l’animo buono ed innocente del più famoso eroe di Akira Toriyama. Le radici del piccolo Sayan, quindi, si annidano in antichi testi epici, in un misto di misticismo e religiosità.
Per esempio, alcuni studiosi sostengono che il personaggio di Goku sia ispirato alla divinità hindu Hanuman, una delle tante apparizioni di Shiva dall’aspetto di un’eroica scimmia.
Figlio di Vayu, divinità induista del vento e Guardiano del nord-ovest, Hanuman ereditò le doti del padre, come la velocità nel volo; la forza sovrumana; e una grande resistenza fisica.
Da sempre affascinato dal sole, che credeva essere un frutto maturo, durante la sua infanzia il figlio di Vayu volò fino alla grande stella con l’intento di coglierla e mangiarla, facendo così infuriare Indra, una delle divinità induiste più vigorose. La punizione che Indra inflisse a Hanuman fu tremenda: lo colpì con la sua arma più potente, Vajra (il Fulmine), che lo tramortì a tal punto da farlo crollare sulla Terra, causandogli la rottura del mento e la perdita della memoria.
Solamente dopo uno scontro con Vayu, che grazie alle sue doti aveva tolto l’atmosfera intorno alla Terra, facendo rischiare l’asfissia al genere umano, Indra decise di restituire la memoria ad Hanuman. Scosso da questa esperienza, il giovane Hanuman riconobbe Surya (divinità induista del Sole) come suo maestro supremo, chiedendogli umilmente di accettarlo come suo allievo. Farsi accettare nella sua cerchia di discepoli non fu compito facile. Per ottenere quel che chiedeva, Hanuman dovette ingigantirsi talmente tanto da riuscire ad oscurare il Sole. Colpito dalla sua insistenza e dalla sua forza, Surya decise di prenderlo sotto la sua ala per trasmettergli tutto il suo sapere.
Essendo protagonista di una miriade di Poemi Epici, le leggende che girano intorno alla figura di Hanuman sono innumerevoli.
Tra questi, il più famoso è il “Sundara Kanda”, il quinto libro del “Ramayana”. Nel poema, Hanuman fiancheggerà Rama in una sanguinosa guerra con il Re Rakshasa (spirito demoniaco) Ravana, e lo aiuterà a ricongiungersi a sua moglie Sita.
Trattandosi di un testo sacro e molto antico, la storia di Hanuman si distacca molto da quella di Akira Toriyama. Anche se è innegabile che Goku abbia dei tratti in comune con il suo antenato. Entrambi, infatti, hanno un animo nobile. Sebbene Hanuman lo sviluppi con il tempo a differenza del piccolo Sayan che fin da bambino dimostrerà di conoscere la differenza tra bene e male, essendo più che disposto ad aiutare le brave persone. Da notare come sia Goku che Hanuman siano dotati di una forza smisurata e di una grande resistenza fisica.
Entrambi dovranno persuadere il proprio mentore dando prova della loro determinazione per diventare così un discepolo. Son Goku, appassionato di arti marziali, sceglierà di sottoporsi agli allenamenti del Genio delle Tartarughe di Mare (il cui vero nome è Maestro Muten) uno dei più grandi lottatori del mondo.
Hanuman invece, vista la sua ossessione per il sole, entrerà nelle grazie niente meno che del Dio Sole.
Possiamo tranquillamente affermare che il “Ramayana”, possa essere l’opera che ha dato origine al personaggio di Son Goku, poiché molti studiosi sostengono che le avventure di Hanuman abbiano ispirato il racconto dello scrittore cinese Wu Cheng’En “Il viaggio in Occidente”, da tutti considerato il vero predecessore di Dragon Ball.
“Il viaggio in Occidente” racconta la storia di Sun Wukong, uno scimmiotto di pietra nato dalla terra ingravidata dal vento, che in seguito verrà battezzato come Son Goku dal Maestro Subhodi, uno dei mentori che il giovane guerriero troverà lungo il suo cammino.
Nel racconto di Wu Cheng’En, grazie alla sua smisurata forza, in breve tempo Sun Wukong riuscirà a portare il popolo delle scimmie nella leggendaria Caverna del Sipario d’Acqua nella Montagna dei Fiori e dei Frutti, guadagnandosi così il titolo di re delle scimmie. Preoccupato però che un giorno la sua felicità giunga alla fine, Sun Wukong deciderà di partire per andare ad incontrare il famoso Maestro Subhodi, un patriarca esperto della Via del Tao, che nella filosofia cinese rappresenta una specie di sapere supremo, una conoscenza illimitata del tutto. Dopo averlo accettato come allievo, il Maestro insegnerà a Sun Wukongl’arte dell’immortalità.
Grazie agli insegnamenti del Sommo Subhodi, Sun Wukong imparerà come difendersi dalle Tre Calamità, diventando un guerriero potentissimo con la capacità di trasformarsi in 72 forme diverse e di volare sopra una nuvola. Purtroppo la loro convivenza si concluderà in malo modo quando il Maestro si accorgerà che a Sun Wukong non interessa veramente comprendere la Via del Tao, ma soltanto imparare ad usare il suo immenso potere. Prima di cacciarlo, impedendogli di presentarsi al mondo come suo discepolo, Subhodi troverà però il tempo di ribattezzare lo Scimmiotto di Pietra.
E da quel giorno tutti quanti lo chiameranno Goku…
Ma, come dichiarato dal Maestro Subhodi, l’animo di Son Goku era tutt’altro che nobile. Lo scimmiotto infatti, userà le sue doti di guerriero; la grande forza; e la capacità di volare sopra una nuvola per arrivare fino al Regno del Cielo. Una volta giunto nel reame metterà tutto a soqquadro mangiando frutti proibiti che garantiranno l’immortalità per poi affrontare e sconfiggere interi eserciti. Le sue inarrestabili scorribande costringeranno l’Imperatore di Giada, custode del Regno dei Cieli, a chiedere aiuto direttamente al Tathagata Buddha, l’essere più potente di tutti. Esso sfiderà Goku a saltare sulla sua mano, e dovrà essere proprio Goku con le sue abilità a riuscire ad uscirne.
Convinto che la prova fosse un vero scherzo, lo scimmiotto accetta la sfida del Tathagata, ma nel momento stesso in cui salterà nel suo palmo, la mano diventerà talmente gigantesca da sembrare infinita. Goku la percorrerà tutta. E una volta arrivato alle dita, grandi come montagne, crederà di essere giunto alla fine del mondo. Lì verrà intrappolato dentro la mano del Tathagata Buddha.
Nella seconda parte del racconto, dopo aver subito l’ira del Tathagata Buddha ed essere stato sepolto sotto una montagna per 500 anni, Goku verrà liberato a patto che si prenda l’impegno di proteggere il monaco Sanzang, incaricato dal Buddha di recarsi in India per riportare in patria dei testi sacri.Goku accetterà la proposta, diventando così il primo discepolo di Sanzang.
Lungo il viaggio si uniranno a loro altri tre singolari personaggi, anch’essi sconfitti in passato dal Tathagata.
Il maiale antropomorfo, che come arma usa un rastrello, Zhu Wuneng; il demone fluviale Shan Wujing; e il figlio del Re Drago dei Mari del Sud, che assumerà la forma di un cavallo per trasportare il monaco. Insieme affronteranno mille nemici per fare in modo che il loro nuovo mentore riesca a portare a termine la missione affidatagli dal Buddha, tra cui il Re Demone Toro Niu Mowang; il Baigujing, capace di sterminare interi villaggi succhiando l’anima delle persone; e il Demone Ratto, le cui prede preferite sono proprio i monaci.
Ovviamente, il manga creato da Akira Toriyama ha molto meno a che fare con il misticismo e con la religione.
Son Goku infatti è un misterioso ragazzino, dalla forza smisurata ed una curiosa coda da scimmia. Esso vive da solo sui monti giapponesi dopo la prematura scomparsa di suo nonno Son Gohan. La sua vita cambierà dopo l’incontro con Bulma, una singolare ragazza poco più grande di lui alla ricerca delle Sette Sfere del Drago. Queste sono delle magiche sfere che se riunite evocano il potente Drago Shenron, un essere in grado di esaudire un qualunque desiderio della persona che lo ha richiamato. Una volta accortasi della forza del ragazzino, Bulma persuaderà Goku a seguirla ed aiutarla nella sua ricerca.
Tuttavia, anche se viene spogliato del suo significato religioso, il romanzo di Wu Cheng’En trova molte somiglianze con il manga creato da Akira Toriyama.
Durante la ricerca delle Sette Sfere del Drago; Goku e Bulma faranno amicizia con personaggi che poi entreranno a far parte della loro cerchia di amici. Il primo di essi è Olong, che nella versione italiana ha preso il nome di Oscar, un maialino con la capacità di trasformarsi in tutto ciò che vuole, anche se per breve tempo. In seguito dovranno vedersela con Yamcha, un predone del deserto accompagnato da Puar, un essere che ha le stesse capacità di Oscar. Questi in un primo momento tenterà di derubare i due amici, ma che poi finirà per diventare uno dei principali alleati ed uno dei migliori amici di Goku. Sul loro cammino faranno conoscenza anche di Chichi, una simpatica ragazzina con la quale Goku si sposerà una volta divenuti adulti.
Ovviamente anche in questa versione, Goku avrà il suo mentore, ovvero Il Maestro Muten (Il Genio delle Tartarughe di Mare), uno dei maggiori esperti di arti marziali a livello mondiale. Durante la permanenza sull’isola del Maestro Muten, Goku imparerà a padroneggiare la tecnica della Kamehameha, la potentissima Onda Energetica, inventata dal Maestro stesso. E farà la conoscenza di Crilin, un ex monaco che il Genio delle Tartarughe prenderà sotto la sua ala insieme a Goku. Inizialmente i due saranno rivali, ma in breve tempo diventeranno l’uno il miglior amico dell’altro.
In realtà, l’idea originale di Akira Toriyama prevedeva che la storia si sarebbe conclusa una volta raccolte tutte le Sette Sfere del Drago.
Così come nel racconto di Wu Cheng’En, Sun Wukong ha il compito di preservare l’incolumità del Monaco Sanzang. In Dragon Ball, Goku si prende la briga di proteggere la sua nuova amica, Bulma. Oscar, Yamcha e Puar rappresentano invece l’equivalente di Zhu Wuneng, Shan Wujing e del figlio del Re Drago dei Mari del Sud.
Il successo della prima serie fu talmente grande che Toriyama decise di ampliare la storia di Goku, introducendo nuove avventure e nuove personaggi, consacrando “Dragon Ball” come uno dei cartoni (anime) più importanti e conosciuti di sempre.
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