“The Sandman”, la serie TV targata Netflix tratta dall’omonimo saga fumettistica, trascina lo spettatore nella mitologia onirica creata da Neil Gaiman.
Adattare un’opera fumettistica, sia per il grande che per il piccolo schermo, non è mai un’operazione semplice. Difatti, spesso accade che gli autori di un film o di una serie tv, per presentare un prodotto che riesca ad attirare l’attenzione del pubblico (e a rispettare il budget delle case di produzione), siano costretti a prendersi delle libertà per quel che concerne la trama, correndo il rischio di snaturare la personalità dei personaggi o alcuni aspetti della trama stessa. Da opere come “The Umbrella Academy” o “Watchmen” sono state prodotte delle serie in grado di raccontare aspetti diversi della trama rispetto alle saghe fumettistiche.

E quando si tratta di trasporre una storia di culto come “Sandman”, capace di influenzare generazioni e generazioni di lettori creando icone della cultura pop come Morte e Desiderio, oltre allo stesso Morfeo, il compito risulta ancora più arduo.
Tuttavia, David Goyer, già responsabile della sceneggiatura di “Blade” e di “Batman Begins” (in collaborazione con Christopher Nolan), e Allan Heinberg sono riusciti a creare una serie tv in grado di rendere giustizia ad un capolavoro fumettistico come quello creato da Neil Gaiman.
“The Sandman” infatti, grazie anche al coinvolgimento dello scrittore inglese nella creazione del prodotto seriale, riesce a ripercorrere fedelmente le vicende narrate nei primi due volumi dell’opera di Gaiman, “Preludi e Notturni” e “Casa di Bambola” (editi in Italia da Panini Comics). Prendendosi le dovute libertà, senza mai snaturare la trama originale, gli autori sono riusciti a creare un prodotto tanto febbrile quanto coinvolgente. Il risultato è una serie TV in grado di trascinare lo spettatore nel mondo di Morfeo. I due autori difatti, supervisionati da Gaiman, oltre ad adattare l’opera cartacea per il piccolo schermo sono riusciti a ricreare quelle atmosfere oniriche che hanno reso “Sandman” una delle migliori opere fumettistiche di sempre.

Difatti, ogni variazione rispetto all’opera cartacea, dalla comparsa anticipata del Corinzio al sacrificio del povero Gregory, risulta essere funzionale allo svolgimento della serie tv.
Inoltre i personaggi non subiscono le ripercussioni del cambio di sesso o di etnia, che sia questo una scelta degli autori come nel caso di Morte, interpretata in maniera magistrale da Kirby Howell-Baptiste (attrice di origine afroamericana), o un’imposizione della Warner Bros. come l’idea di trasformare John Constantine nel personaggio femminile di Johanna Constantine, impersonata dalla protagonista di “The Serpent” Jenna Coleman. Invero, ogni personaggio reso LGBTQ inserito all’interno della serie TV, risulta plausibile oltre che funzionale ai fini della trama. E va considerato che molti dei protagonisti di “The Sandman”, come Lucifero o Desiderio, sono entità ultraterrene e divinità che trascendono l’identità sessuale.

Le interpretazioni di ogni attore e attrice risultano molto credibili, dalla sorprendente performance di Tom Sturridge nel ruolo di Morfeo a quella di Gwendoline Christie, che dona al personaggio di Lucifero un aspetto molto più spirituale (o angelico se vogliamo) rispetto alla controparte cartacea. Tuttavia, alcuni dei protagonisti peccano di un politically correct (probabilmente imposto da Netflix) troppo accentuato. Tanto da cadere nel tranello di snaturare alcune veridicità storiche piuttosto importanti.
Difatti, per quanto il cambio di etnia di personaggi come Rose Walker, Morte e Unity Kinkaid non intacchi lo svolgimento della vicenda, sembra piuttosto inverosimile che nel 1916 una famiglia afroamericana potesse permettersi una vita così agiata e una villetta a due piani.

Nonostante questo e il naturale cambio di ambientazione, “The Sandman” riesce nel difficile compito di creare una serie tv che vive di vita propria, ricreando alla perfezione le atmosfere e gli avvenimenti del fumetto di Neil Gaiman, distaccandosi quel tanto che basta dall’opera originale senza però risultare una mera imitazione. Dopo averci trasportato nel mondo onirico di Morfeo, Gaiman ci accompagna in un viaggio mitologico attraverso gli Inferi, le Terre del Sogno e il Mondo della Veglia. Tuttavia, a tratti, la trama della serie di Goyer e Heinberg perde quell’omogeneità che ha contraddistinto l’opera fumettistica, tanto da essere percepita come un prodotto antologico piuttosto che come un’unica grande stagione.
Di seguito il Trailer di “The Sandman”.
- Sandman – Preludi e Notturni: L’opera di Neil Gaiman tra mitologia e misticismo
- Sandman – Casa di Bambola: L’eterno conflitto tra Sogno e Desiderio
- Umbrella Academy: L’opera originale di Gerald Way e Gabriel Bà
- Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
- The Umbrella Academy 3: Una stagione che funziona solo a metà
- The Wilds 2: Adamo ed Eva, le due facce dell’Isola
- Stranger Things: Le origini del fenomeno mondiale creato dai Duffer Brothers
- Gentleman Jack: Anne Lister, la storia della prima lesbica moderna