“The Wolf of Wall Street”, uno dei film più acclamati di Martin Scorsese, è la vera storia di Jordan Belfort, meglio conosciuto come il Lupo di Wall Street.
La pellicola ripercorre l’ascesa e il declino di Jordan Belfort (Leonardo Di Caprio), dall’arrivo a Wall Street, dove cominciò a lavorare come stagista per la storica banca americana L.F. Rothschild; alla fondazione della sua società di brokeraggio, la Stratton Oakmont; fino alla definitiva rovina.
Uscito nel 2013, “The Wolf of Wall Street” sancì la quinta collaborazione tra Leonardo Di Caprio e il Maestro Scorsese; un sodalizio la cui origine risale al 2002, anno di uscita di “Gangs of New York”. E sebbene sia stato proiettato per la prima volta nel 2013, l’idea di trasformare la biografia di Belfort in film venne in mente a Di Caprio circa sei anni prima; ossia quando lesse per la prima volta il libro scritto dal Broker del Queens. Ma fu solamente al termine della lavorazione di “Shutter Island” che presentò a Scorsese la sceneggiatura di “The Wolf of Wall Street”.
Il soggetto entusiasmò fin da subito il regista di “Toro Scatenato”, ma non fu per niente semplice trovare qualcuno disposto a finanziare un simile progetto.
Gli elevati costi di produzione e le molteplici sequenze legate al sesso e all’uso di sostanze stupefacenti fecero storcere il naso a molte case di produzione. Le difficoltà legate alla mancanza di fondi fecero sì che Scorsese si allontanasse dal progetto di “The Wolf of Wall Street”. Tuttavia Di Caprio non si arrese. Era così determinato nel voler portare sul grande schermo la storia di Jordan Belfort che volle a tutti i costi che il regista fosse Scorsese. Così quando finalmente ottenne una risposta positiva da Riza Aziz e Joey McFarland della casa di produzione Red Granite, non esitò a contattare Martin Scorsese per comunicargli che aveva trovato i finanziamenti per realizzare il film. inoltre, i produttori erano disposti a concedere al regista piena libertà sulla scelta del cast e i membri dello staff.
“The Wolf of Wall Street” fu un progetto ambizioso, il cui unico scopo era quello di rappresentare sia la vita privata che lavorativa di Jordan Belfort. Ed anche se in molte scene potrebbe sembrare che i fatti legati alla vita del broker siano stati rappresentati fino all’eccesso da Scorsese, portando il tutto ad una sordida esagerazione, non è affatto così, poiché Belfort era un ricco arrogante che viveva di eccessi.
Una volta formato il cast, che comprende attori del calibro di Margot Robbie, che ottenne la parte dopo aver schiaffeggiato Di Caprio durante il provino invece di baciarlo; Jonah Hill, che pur di lavorare con Martin Scorsese accettò un compenso di “soli” 60.000 dollari; e Matthew McConaughey, che aveva da poco finito di girare “Dallas Buyers Club”, grazie al quale avrebbe soffiato l’Oscar proprio a Leonardo Di Caprio, le riprese ebbero finalmente inizio.
Di seguito vi proponiamo alcuni interessanti aneddoti legati alla realizzazione di “The Wolf of Wall Street”.
1 – La polvere che gli attori sniffano durante lo svolgimento della storia è Vitamina B ridotta in polvere. Ma non tutti gli attori hanno beneficiato degli effetti delle vitamine. Jonah Hill infatti, ha ammesso che tutte quelle inalazioni dal naso gli provocarono una brutta bronchite che lo costrinse ad un ricovero in ospedale.
2 – La sequenza in cui Mark Hanna si batte il pugno sul petto canticchiando un motivetto è stata improvvisata da Matthew McConaughey. Difatti si tratta di un rito che l’attore ripete ogni volta che si trova sul set di un nuovo film prima di cominciare le riprese di una scena. Difatti, durante lo svolgersi della suddetta, si può notare Di Caprio, disorientato dal comportamento del suo collega. Distoglie lo sguardo dalla telecamera, rivolgendosi verso Martin Scorsese in senso di approvazione, indicando McConaughey. Da grande amante delle improvvisazioni, Scorsese, decise di seguire il consiglio di Di Caprio ed includere il rituale di McConaughey nel film.
3 – La sequenza di seduzione tra Naomi e Jordan, in origine prevedeva che la ragazza indossasse un accappatoio. Tuttavia Margot Robbie insistette per girare la scena nuda poiché secondo lei:
“Il punto centrale di Naomi è che, in un mondo dominato dal denaro, il suo corpo è l’unica cosa che ha da offrire… Deve essere nuda“.
4 – Nonostante la nudità sia stata una sia idea, Margot Robbie ha dichiarato di non aver apprezzato le scene di sesso con Leonardo Di Caprio. In particolar modo la scena sul letto pieno di banconote. Difatti è stata particolarmente scomoda poiché le finte banconote avevano i bordi così spessi e taglienti, da causarle diverse ferite sulla schiena.
5 – Steven Spielberg, grande amico di Scorsese dai tempi dei Movie Brats, durante le riprese decise di trascorrere una giornata sul set assieme al regista di “Taxi Driver”. Scorsese colse l’occasione. Si fece aiutare a dirigere la scena della presentazione in ufficio di Steve Madden (interpretato da Jake Hoffman, il figlio di Dustin Hoffman). Difatti, tra i membri dei Movie Brats, che oltre a Spielberg e Scorsese comprendeva anche George Lucas, Brian De Palma, e Francis Ford Coppola. Era consuetudine seguire il lavoro dei colleghi e, occasionalmente, fornire preziosi consigli.
6 – La scena in cui Jordan è strafatto di Lemmon e striscia verso la sua Lamborghini è stata completamente improvvisata. Difatti, l’idea di aprire lo sportello con il piede è stata dell’attore, ma tuttavia tale movimento gli provocò un brutto strappo alla schiena.
7 – La scena in cui Donnie ingoia un pesce rosso è stata girata usando un pesciolino vivo. Tuttavia, per non essere accusati di maltrattamento verso gli animali, a Jonah Hill è stato permesso di tenere in bocca il pesce per soli tre secondi; ma gli è stato vietato di ingoiarlo.
8 – Il vero Jordan Belfort ha scontato 22 mesi in carcere. Una volta finito il periodo di detenzione, è diventato un oratore motivazionale. In “The Wolf of Wall Street” compare nella sequenza finale in cui interpreta il presentatore che annuncia l’arrivo di Belfort (Di Caprio) durante un meeting in Nuova Zelanda.