Il 1986 fu un anno cruciale per la carriera da attore di Tom Cruise. All’epoca aveva già lavorato in pellicole come “Amore senza fine” di Franco Zeffirelli e “I ragazzi della 56esima strada” di Francis Ford Coppola, e si era fatto conoscere nell’ambiente hollywoodiano per i ruoli da protagonista in “Risky Business” e “Legend”, ma fu grazie a “Top Gun” che raggiunse il successo.
Da quel momento, Tom ha preso parte e numerose produzioni, lavorando con i migliori registi del mondo e ottenendo ruoli da protagonista in film che sono entrati nella storia del cinema.
“Top Gun” è senza dubbio uno di questi film.
Selezionato dalla Biblioteca del Congresso nel 2015 per entrare a far parte del National Film Registry, “Top Gun” narra la storia di “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), un pilota di caccia della Marina Militare degli Stati Uniti, scelto, assieme al suo navigatore “Goose” Bradshaw, per partecipare al prestigiosa scuola “Top Gun” nella base di Miramar.
Il progetto nacque grazie ad un articolo di Ehud Yonay pubblicato sul numero di maggio 1983 del “California Magazine” dal titolo “Top Guns”. In particolare, Jerry Bruckheimer e Don Simpson, i due produttori del film, furono colpiti da una foto che ritraeva un pilota, ripreso dal suo punto di vista con il suo casco bianco e rosso, all’interno dell’abitacolo di un F-14, con a fianco altri due aerei da combattimento che volavano a circa novemila metri di altezza. Quella foto, scattata da CJ Heatley, funse come fonte di ispirazione per gli sceneggiatori, Jim Cash e Jack Epps Jr., che scelsero di scrivere un copione cercando di rappresentare ciò che era stato immortalato nella foto di Heatley, immaginando di scrivere il personaggio di Maverick appositamente per essere interpretato da Tom Cruise.
Una volta approvato lo screenplay, la Paramount Pictures decise di affidare la regia a Tony Scott, alla sua seconda esperienza da regista dopo “Miriam si sveglia a mezzanotte”.
Ma di curiosità legate alla lavorazione di “Top Gun” ce ne sono tantissime. Di seguito ve ne proponiamo qualcuna.
1- Per rendere più veritiero possibile il film, l’idea alla base del progetto era quella di girare senza l’uso di blue screen. Negli anni ’80 la tecnologia non era ai grandi livelli odierni, ma Jerry Bruckheimer e gli altri produttori del film, pensavano che per Top Gun avrebbero dovuto realizzare qualcosa di mai visto prima. Per questo, decisero di coinvolgere la Marina nel progetto, in modo da poter avere la possibilità di lavorare con degli autentici aerei da combattimento, gli F-14 per fare un esempio. I tempi per accettare il progetto non furono affatto brevi, anzi, tutt’altro. Ma ne valse la pena.
2 – Per non incappare in problemi legali con la Marina, la Paramount decise di assumere come consulente tecnico Pete Pettigrew, un ex pilota di F-14 fuori servizio che, in passato, aveva preso parte a numerose battaglie contro i MIG, gli aerei da combattimento sovietici. Così Pettigrew cominciò a collaborare con gli sceneggiatori Jim Cash e Jack Epps. Fornì loro tutti i particolari delle sue imprese da pilota, in modo da rendere il più veritiera possibile la sceneggiatura.
3 – Il Trofeo Top Gun, che viene assegnato a Iceman (Val Kilmer) e Slider (Rick Rossovich), quali migliori piloti dell’accademia, in realtà non esiste. Si è trattato di una licenza poetica degli sceneggiatori per donare una giusta conclusione alla storyline dei piloti.
4 – Durante la scrittura del soggetto, gli sceneggiatori avevano in mente solo Tom Cruise. L’attore, che fino ad allora aveva già lavorato con registi come Franco Zeffirelli, Francis Ford Coppola, e il fratello di Tony, Ridley Scott, era già un divo in piena regola. Faticarono non poco per averlo nel film. Per circa un anno e mezzo Bruckheimer e gli altri produttori del film, cercarono di convincerlo in tutte le maniere. Fino a quando la produzione organizzò qualcosa di veramente speciale in collaborazione con la Marina degli Stati Uniti.
Tom Cruise è famoso nell’ambiente per avere un gran sangue freddo e così, fecero sì che volasse con i Blue Angels, seduto nel sedile posteriore. Una volta salito sull’aereo, i piloti non fecero altro che fare una serie di avvitamenti convinti di spaventarlo! Invece, si trovarono di fronte, un Tom Cruise talmente elettrizzato e divertito che appena scese dall’aereo disse: “Voglio fare questo film”
5 – Il Tema di “Top Gun”, “Top Gun Anthem” l’assolo di chitarra composto da Harold Faltermeyer, è stato registrato prima che il film fosse girato. La sua grinta funse da ispirazione per la realizzazione del film.
6 – All’epoca del casting “Top Gun” era il progetto a cui tutti i giovani attori di Hollywood avrebbero voluto partecipare.
Il diciottenne Charlie Sheen, per esempio, si presentò al casting confessando di essere disposto a tutto pur di ottenere un ruolo. Ma venne scartato perché troppo giovane. Ironia della sorte, qualche anno dopo, Charlie Sheen è stato il protagonista della parodia di “Top Gun”, “Hot Shot!”. Tuttavia la produzione aveva un estremo bisogno di trovare qualcuno che fosse all’altezza di interpretare Iceman, la controparte di Maverick. E quando Val Kilmer, che aveva lo stesso agente di Tom Cruise, si presentò al casting con un occhio nero, Tony Scott pensò che fosse perfetto per la parte dell’antagonista. Convincerlo ad accettare il ruolo non fu semplice, ma alla fine il regista riuscì a persuaderlo.
7 – Una volta terminato il casting, Tony Scott e la produzione spedirono gli attori a seguire un corso condotto dalla Marina Militare.
Lo scopo della produzione di “Top Gun”, oltre ad addestrare gli attori a reagire in condizione di pericolo, era di far ottenere un attestato che permettesse loro di volare su gli F-14. Per quattro giorni, Tom e tutti gli altri attori vennero sottoposti a prove fisiche: acqua, mancanza di ossigeno, come eseguire un’espulsione e come superare qualsiasi tipo di emergenza in alta quota.
8 – Durante le riprese, la produzione riuscì ad ottenere il permesso di girare su una vera portaerei. La veridicità che Tony Scott desiderava portare su pellicola era fondamentale per la riuscita del film. Così, si mise all’opera e, posizionato in punti strategici, riuscì a filmare non solo il volo, ma gli atterraggi. Grazie ad una luce che solo in mare aperto poteva riuscire ad ottenere.
Purtroppo però il capitano della portaerei aveva degli ordini precisi a cui attenersi e il regista, gli attori e la troupe di Top Gun erano solo degli ospiti a bordo di un veicolo militare. Privato della luce che desiderava ottenere a causa di una virata improvvisa, Tony Scott era più che mai deciso a fare di tutto pur di avere la luce che desiderava per le sue riprese. Così prese una decisione sul momento: pagò di tasca sua il comandante perché virasse la nave. Per la modica cifra di 25.000 dollari, Tony Scott ottenne le riprese che tanto desiderava. Per soli cinque minuti di riprese!
9 – Per ottenere l’effetto desiderato durante le riprese delle scene di volo, Tony Scott installò delle cineprese all’esterno degli aeroplani.
Grazie a questo espediente, il regista riuscì a compiere delle riprese che all’epoca, in assenza della moderna computer grafica, erano pressoché impossibili da ottenere. Tutte le acrobazie e le virate che si vedono nel film sono state realmente eseguite da piloti professionisti mentre le scene in cui vediamo Tom Cruise e Val Kilmer pilotare i caccia, sono state riprese a terra con l’utilizzo di una piccola telecamera installata all’interno dell’abitacolo.
10 – Concluse le riprese, la produzione fece una serie di proiezioni di prova per valutare il gradimento del film. “Top Gun” mise tutti d’accordo sul fatto che fosse una buona pellicola ma che la storia d’amore tra Maverick e Charlie necessitasse di un maggior approfondimento. Così Scott e Bruckheimer convocarono Kelly McGillis e Tom Cruise, impegnato nelle riprese de “Il colore dei soldi” di Martin Scorsese, e chiesero al regista di poter avere il permesso girare altre sequenze con protagonisti Maverick e Charlie.
Gli fu concesso un solo giorno. Sfortuna volle che la McGillis si fosse tagliata i capelli. Quindi le fu chiesto di indossare un cappellino da baseball per nascondere il suo nuovo look. In un solo pomeriggio, girarono la scena dell’ascensore in cui Maverick incontra Charlie con indosso il cappellino da baseball. Per poi correre in un teatro di prosa dove era stato allestito il set di una camera da letto
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