“Nostro padre non ha mai perso l’occasione di ricordarmi quanto fossi inadeguata. Da bambina non è stato facile accettarlo.” (Vanya Hargreeves – “Umbrella Academy”)
L’emarginazione è una condizione individuale o collettiva di esclusione dai rapporti sociali, che spesso (troppo spesso) assume caratteri discriminanti.
Secondo la teoria dell’Effetto Pigmalione (o effetto Rosenthal) e il Teorema di Thomas (elaborato dal sociologo americano William Thomas), l’emarginazione è un circolo vizioso per cui il pregiudizio o l’opinione (sbagliata) su un determinato individuo all’interno di un gruppo, influenza a tal punto l’individuo stesso da portarlo a comportarsi secondo i canoni del giudizio iniziale.
Se tra i componenti di un gruppo si sparge la voce che uno di loro è particolarmente aggressivo, si svilupperà un senso di diffidenza che porterà il gruppo a trattare con freddezza e ad escludere il componente in questione. A sua volta, in molti casi, l’individuo escluso, sarà propenso a chiudersi in sé stesso e a reagire malamente, confermando il pregiudizio del resto del gruppo. (Secondo l’enciclopedia Treccani).
Questo fenomeno è facilmente riconducibile al personaggio di Vanya Hargreeves, interpretata da Ellen Page, protagonista della serie TV Netflix “The Umbrella Academy”.
Tratta dall’omonima serie di fumetti di Gerard Way e Gabriel Bà, “The Umbrella Academy” è la storia di sette ragazzi, diventati fratelli per caso, nati lo stesso giorno e in circostanze singolari: Luther (Numero Uno), Diego (Numero Due), Allison (Numero Tre), Klaus (Numero Quattro), Numero Cinque, Ben (Numero Sei) e Vanya (Numero Sette).
Viaggiare nel tempo, sforza smisurata, controllo della mente sono solo alcune delle strabilianti capacità dei sette fratelli che hanno colto l’attenzione di Reginald Hargreeves, un ricco avventuriero, che li recluterà per formare la “Umbrella Academy”, un’organizzazione fondata con lo scopo di salvare il mondo dall’apocalisse.
Sir Reginald è un uomo distaccato, che tratta i ragazzini come reclute da addestrare piuttosto che come figli, come persone.
Difatti il signor Hargreeves è concentrato più sul suo lavoro e sulla sua missione, che a fungere da figura paterna per i suoi ragazzi mascherati. Il distacco emotivo si noterà ancora di più quando pian piano identificherà i suoi “figli” con dei numeri e non con dei nomi propri. Sarà infatti Grace, la madre, ad assegnare un nome ai ragazzi.
Mancanza di affetto e freddezza è un atteggiamento che Sir Reginald attua con tutti i suoi ragazzi, senza nessuna eccezione. Ma poco tempo dopo la loro adozione inizierà a provare una particolare avversione nei confronti di Vanya, la Numero 7.
Vanya crescerà in maniera diversa dal resto dei suoi fratelli. Inizialmente ci viene presentata come l’emarginata della famiglia. Vanya è priva di poteri, allontanata sin da piccola da suo padre e dai suoi fratelli perché “diversa”, esclusa dalle missioni anticrimine a cui partecipavano Luther e gli altri, e da tutte le attività di famiglia. Di conseguenza, sentendosi sola al mondo, si rifugerà nel calore della musica che, grazie alle sue note, esprimerà i malesseri della sua esistenza.
Malesseri che Vanya si porterà dietro per tutta la vita, fino all’età adulta, sviluppando un senso di estrema insicurezza.
Crescendo perderà ogni contatto con i suoi fratelli e la musica diventerà la sua vita, darà lezioni private di violino e sarà in lizza per il ruolo da prima violinista nell’orchestra in cui suona. Ma il senso di emarginazione e inferiorità non l’abbandoneranno mai, specialmente in presenza delle colleghe musiciste che Vanya stessa ritiene più capaci di lei.
Dopo anni di solitudine, la prima persona che le si avvicinerà sarà Leonard, un ragazzo dal carattere ambiguo che Vanya incontrerà durante una lezione di violino. Nel ragazzo, Vanya troverà finalmente qualcuno che crede in lei, che le darà calore e affetto, sentimenti che fino ad allora non aveva mai provato.
Solo Allison si renderà conto di quanto freddo e distante sia stato il rapporto con Vanya, tuttavia quest’ultima, memore degli anni vissuta da emarginata, sarà molto restia a concedere fiducia alla sorella.
Grazie al rapporto con Leonard, Vanya scoprirà la sua vera natura e il vero motivo per cui Sir Reginald ha fatto sì che fosse esclusa dal resto del mondo, impedendole di entrare a far parte della famiglia.
Vanya, infatti, ha un potere distruttivo che la rende la più devastante e la più pericolosa della “Umbrella Academy”. Un potere talmente intenso che nessuno, neppure lei, è in grado di controllare. E quando i suoi poteri riaffioreranno, una volta scoperta la verità, la sua famiglia (specialmente Luther) farà quello che ha sempre fatto, e anche di peggio. Impauriti dalla potenza di Vanya, la chiuderanno in gabbia, emarginandola proprio come avevano fatto quando erano ragazzi. Così facendo in lei nascerà un nuovo sentimento di rabbia e rancore che esploderà, facendo rivoltare Vanya contro il mondo intero.
La violinista darà sfogo a tutta la rabbia repressa accumulata negli anni passati in solitudine, e in una bellissima sequenza la vedremo percorrere il corridoio della Umbrella Academy.
Percorrerà il corridoio dell’Umbrella, e tutti i ricordi sopiti, riaffioreranno in una rabbia incontrollabile. Vedrà, come un tuffo nel passato, i suoi fratelli respingerla proprio come facevano un tempo. Solo perché lei era diversa.
E adesso Vanya è il “male”, troppo incontrollabile per poterla calmare, troppo fragile per essere ascoltata e compresa.