“Vampira umanista cerca suicida consenziente”. Dalla Mostra del Cinema di Venezia una dark comedy unica ed originale.
Alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, oltre al concorso principale, esiste una rassegna parallela chiamata Giornate degli Autori. Lo scopo di tale concorso è quello di promuovere il cinema autoriale, indipendente e innovativo. Nel corso degli anni, molti nomi illustri sono stati premiati grazie alle loro pellicole: da Denis Villeneuve a Uberto Pasolini, fino a Kim Ki – Duk.
All’edizione del 2023 ad essere premiata per il Miglior Film è stata Ariane Louis-Seize, una talentuosa regista canadese alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa per un lungometraggio scritto per il grande schermo. Grazie al suo stile, sia grafico che registico, decisamente innovativo e all’originalità della trama, “Vampira umanista cerca suicida consenziente” ha riscosso il plauso della giuria. E a ragion veduta oserei dire…
Seguici su Telegram.
E finalmente, dopo quasi due anni di attesa, “Vampira umanista cerca suicida consenziente” arriva anche in Italia, sulla piattaforma di I Wonder Pictures, grazie all’etichetta Arthouse.
La storia si sviluppa, apparentemente, come un classico dramma adolescenziale per poi assumere i connotati di una dark comedy a chiare tinte horror. Sasha, interpretata da Sarah Montpetit, già protagonista di “Falcon Lake” (un altro gioiello che vi invito a recuperare), è una “giovane” vampira di appena 68 anni.

Ovviamente, grazie alla vita lungimirante della sua specie, ha l’aspetto di un’adolescente. Tuttavia, al contrario dei membri della sua famiglia, Sasha si rifiuta categoricamente di cibarsi di sangue umano. Anzi, solamente la visione di un umano sofferente la rende incredibilmente triste. E la giovane non cambia idea neppure quando i suoi genitori decidono di tagliarle le scorte di sangue.
Seguici su Youtube.
Ma tutto cambia quando incontra Paul (Felix-Antoine Bénard), un adolescente vittima di bullismo ed emarginato dai suoi compagni di scuola. Una condizione che lo porta a considerare l’ipotesi di togliersi la vita. Venuto a conoscenza della natura di Sasha, il ragazzo si offre di donarle tutto il suo sangue. Così i due decidono di trascorrere la notte insieme, esaudendo gli ultimi desideri del ragazzo prima che Sasha gli succhi via la vita.
Accompagnati dalla tenebrosa fotografia di Shawn Paulin, i due protagonisti si muovono quindi in una città notturna ma ben illuminata, perfetta per raccontare la storia di una vampira che comincia a sentire i morsi della fame e di un ragazzo emarginato e incline al gesto estremo, quale il suicidio. Il tutto sorretto da una regia che, per quanto conservi il suo stile autoriale, risulta molto ben definita e per niente disturbante. Nonostante i toni oscuri della fotografia. Ma, soprattutto, “Vampira umanista cerca suicida consenziente” riesce a fondere gli elementi tipici della commedia nera con una narrazione tanto sensibile quanto delicata, in grado di affrontare con leggerezza, ma, attenzione, non con superficialità, tematiche come l’eutanasia, il bullismo e l’empatia.

Falcon Lake: dal fumetto di Bastien Vivès, il film d’esordio di Charlotte Le Bon
E per quanto Felix-Antoine Bénard sia incredibilmente bravo ed espressivo nell’impersonare Paul, un ragazzo depresso e spaventato il cui unico pensiero è quello di togliersi la vita, è Sarah Montpetit che porta sulle spalle il peso di sorreggere l’intera trama. Occhi grandi ed espressivi, lunghi capelli neri e una carnagione (naturalmente) pallida, quello di Sasha è un personaggio complesso, che la giovane attrice riesce ad impersonare senza alcuna fatica. L’emotività dimostrata da Sarah Montpetit riesce a riempire lo schermo tanto risulta essere magnetica. Merito anche di un personaggio ben caratterizzato e di una sceneggiatura che sviluppa una trama profondamente introspettiva.
Scopri e ascolta i nostri Podcast.
Ai due protagonisti basta infatti uno scambio di sguardi per far intendere la pesantezza dei traumi che hanno condizionato la loro esistenza e per trasmettere quel senso di intensa che solo due anime affini possono provare. Perché, in fin dei conti, Sasha e Paul appartengono a due specie diverse. Ma, nonostante la loro natura di preda e cacciatrice, riescono a provare un’empatia tanto forte da legarli indissolubilmente. E solamente stando insieme Sasha e Paul possono essere veramente sé stessi.
Con un linguaggio unico nel suo genere, commovente e allo stesso tempo molto efficace, “Vampira umanista cerca suicida consenziente” riesce a trasmettere il messaggio che la disuguaglianza non è obbligatoriamente sinonimo di segregazione. Ognuno può trovare il proprio posto nel mondo e incontrare quella persona che, per quanto diversa, riesce a renderti felice, tanto da restituirti una ragione per vivere.
Di seguito il Trailer di “Vampira umanista cerca suicida consenziente”.