“Vis a vis – il prezzo del riscatto” è una serie spagnola, trasmessa su Netflix, ambientata nel carcere femminile di Cruz del Sur. Qui arriva Macarena Ferreiro (Maggie Civantos), una bella e giovane bionda follemente innamorata del suo capo, un uomo sposato che ha sfruttato l’ingenuità della sua amante accollandole i suoi reati fiscali. Macarena, una donna per bene, in carriera e di buona famiglia, si ritroverà costretta ad affrontare e a sopravvivere in una realtà nuova e brutale. Una realtà fatta di violenza, abusi e sfruttamenti ma anche di amore, nuove amicizie e cambiamento.
Trattandosi di una serie ambientata in un carcere femminile e avendo (ovviamente) come protagoniste un gruppo di detenute di diverse età ed etnie, il paragone con “Orange is the new black” nasce praticamente spontaneo, anche se in questo caso il colore predominante è il giallo delle divise delle detenute di Cruz del Sur. Tuttavia, se si escludono i fattori basilari come l’ambientazione e la somiglianza tra personaggi principali, le due serie si distaccano completamente l’una dall’altra.
OITNB è senza dubbio una commedia drammatica, una dramedy, un prodotto dai toni leggeri anche se a tratti non risparmia scene di violenza.
“Vis a vis – il prezzo del riscatto” è un thriller in piena regola, con delle chiare tinte drammatiche. Una serie incentrata sulla dura vita delle detenute, sulle loro difficili interazioni e sui conflitti all’interno della prigione; con scene crude e disturbanti, e momenti di ansia costante, specialmente nelle prime due stagioni in cui sembra che ogni detenuta del carcere voglia fare del male a Macarena.
Le quattro stagioni da cui è composta scorrono piacevolmente. Ogni puntata invoglia ed incuriosisce a guardare la seguente, anche in virtù del fatto che si concludono sistematicamente con dei colpi di scena, che lasciano aperto il futuro delle detenute della prigione. In particolare quello legato alle due protagoniste, Macarena Ferreiro appunto, e la detenuta araba Zulema Zahir (Najwa Nimri), le classiche nemiche/amiche che tra tentativi di omicidio, ricatti e colpi bassi reciproci, diventeranno indispensabili l’una per l’altra.
Maca e Zule sono esattamente agli antipodi. Per quanto Macarena sia una brava donna che ingenuamente si è fatta incastrare; la Regina Araba è una criminale incallita con una fedina penale lunga quanto un treno.
Una donna di grande carisma, capace di mettere in soggezione tutte le detenute e a coinvolgerle nei suoi sporchi affari e trucchetti. Una donna apparentemente forte, dal cuore di ghiaccio e senza punti deboli, che brama più di ogni altra cosa la libertà. Zulema è disposta a tutto pur di evadere, anche a coinvolgere la famiglia Ferreiro nei suoi sporchi giochetti. Una guerra esterna alla prigione, una serie di sequenze adrenaliniche che vedranno protagonisti il padre di Macarena, Leopoldo (Carlo Hipolito), il latitante fidanzato di Zulema, e il commissario Castillo (Roberto Fidecaro).
Probabilmente questa è un’altra delle grandi differenze tra “Vis a Vis – il prezzo del riscatto” e “Orange is the new black”. In quest’ultima, anche se inizialmente Piper Chapman (Taylor Schilling) appare come la protagonista principale, ogni detenuta ha una propria storia che si sviluppa indipendentemente dal percorso che intraprenderà Chapman. Le ospiti di Cruz del Sur invece, per quanto abbiano una forte personalità, specialmente la gitana Saray Vargas (Alba Flores, l’amatissima Nairobi de “La casa di Carta”), risultano troppo spesso come personaggi di contorno alla trama principale che riguarda Macarena e Zulema. Aspetto che cambierà leggermente nelle ultime due stagioni anche in virtù dell’abbandono di Maggie Civantos, impegnata nelle riprese de “Le ragazze del centralino”.
E sebbene la qualità di ogni singola puntata mantenga degli alti standard, alcuni piccoli difetti non mancano.
Infatti, come accaduto per altre serie TV come “La casa di Carta”, “Vis a vis – il prezzo del riscatto” ha subito le conseguenze del cambio di produzione dopo la conclusione della seconda stagione. La più evidente di esse è il cambio di ambientazione, e con il passaggio da Cruz del Sur a Cruz del Norte alcune story line ed alcuni personaggi sono stati sacrificati senza una degna spiegazione, come il fratello di Macarena, Roman. Ed anche se questo non ha comportato nessun particolare cambiamento ai fini della trama, un maggiore approfondimento sarebbe stato gradito.
Possiamo tranquillamente affermare che le produzioni seriali spagnole sono in forte crescita, specialmente negli ultimi tempi grazie serie TV come “Vis a vis – il prezzo del riscatto” e “La casa di carta”, e Macarena e Zulema sono una delle coppie meglio riuscite degli ultimi anni, protagoniste anche di uno spin-off dedicato al loro rapporto dopo l’esperienza in prigione: “Vis a vis – L’Oasis”.
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