Il ritorno in scena delle Yellowjackets dopo il grande successo della prima stagione.
Quattro anni fa, la prima stagione di “Yellowjackets” riuscì a cogliere l’interesse del pubblico grazie ad una trama che, per quanto non spiccasse per originalità, si dimostrò essere intrigante e coinvolgente. Merito anche dell’ottima caratterizzazione delle protagoniste e, soprattutto, dell’atmosfera in grado di trasmettere la giusta dose di angoscia, ansia e mistero.
Ambientata tra un passato oscuro e un presente in cui le protagoniste devono nuovamente fare i conti con le decisioni estreme prese durante la permanenza sui monti, a seguito dell’incidente aereo che le ha costrette a lottare per la propria sopravvivenza in un luogo dove la natura selvaggia domina incontrastata, la serie si sviluppa su due linee temporali. E, esattamente come la prima stagione, anche la seconda si tinge fin da subito delle tinte horror che avevano reso celebre la serie disponibile su ParamountPlus.
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Tutto ricomincia esattamente da dove si era conclusa la precedente stagione. Tra i monti, Lottie (Simone Kessell) sembra essere divenuta il capo spirituale delle Yellowjackets, mentre il gelido inverno mette a dura prova le sopravvissute. Nel presente invece, Misty (Christina Ricci) è alla disperata ricerca di Natalie (Juliette Lewis), che sul finale della prima parte era stata rapita da quelli che sembravano essere i membri di una strana setta. E Shauna (Melanie Lynskey) deve fare i conti con l’omicidio del suo amante.
Tra riti pagani, sacrifici e isterismi dettati dalla paura, puntata dopo puntata la trama si fa sempre più grottesca. Quel briciolo di collettività che manteneva la sanità mentale delle Yellowjackets sembra aver lasciato il posto agli impulsi primitivi e all’istinto di sopravvivenza. Il tutto in una storia che avvolge sempre le protagoniste in una macabra spirale di violenza, arrivando persino a privarle della loro umanità.
Alcune sequenze invero raggiungono picchi di impressionante impatto sia emotivo che visivo. E la fotografia che incornicia le foreste deserte, completamente avvolte dalla neve e dal ghiaccio, rende la seconda stagione di “Yellowjackets” un prodotto che, in quanto a suggestione, riesce a mantenere degli standard altissimi.
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Tuttavia, è la trama la parte dolente di questa seconda e molto attesa stagione, soprattutto a livello di sceneggiatura.
Perché, per quanto la storyline ambientata sulle montagne risulti sempre molto coinvolgente, anche se a tratti troppo ripetitiva se non prolissa, quella delle Yellowjackets adulte si prende decisamente troppo tempo prima di giungere ad una conclusione. Il cui esito è frettoloso e trova la sua logica narrativa nella parte finale, anche se questa risulta fin troppo veloce.
Ed anche se le interpretazioni delle protagoniste, sono convincenti e credibili, soprattutto quelle di Cristina Ricci e di
Juliette Lewis, la trama stenta a decollare. Neppure l’innesto di tre nuovi personaggi, come Lauren Ambrose e Simone Kessell, che impersonano Van e Lottie da adulte, e di Walter Tattersall (Elijah Wood), personaggio piuttosto ambiguo nonostante ispiri una certa simpatia, riesce a rendere più interessante una storia che è tanto ripetitiva da rasentare la noia.
Certo, la storia nella sua complessità continua ad essere estremamente affascinante. Ma la routine e la ridondanza di cui cade vittima rischia seriamente di far scemare l’interesse e la curiosità. E l’esponenziale aumento della brutalità di alcune sequenze non basta ad arginare le evidenti lacune della seconda stagione.
Nonostante le importanti svolte a livello narrativo, nel passato quanto nel presente delle Yellowjackets, la stagione non riesce a coinvolgere quanto ci si aspetterebbe da una serie di tale livello, emotivo e tecnico. Invero, la cura delle atmosfere tetre, con quel potente alone soprannaturale che avvolge le protagoniste che aveva catturato la curiosità di noi spettatori nella prima stagione, non basta a suscitare lo stesso interesse. E, soprattutto, lo stesso stupore.
Di seguito il Trailer della seconda stagione delle “Yellowjackets”.
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